Sono stati approvati dall’esecutivo della Conferenza dei Sindaci e ratificati dalla Conferenza Zonale dei Sindaci della Valle del Serchio i progetti per la non autosufficienza, destinati ad attivare un sistema integrato di servizi in grado di rispondere in maniera adeguata alle esigenze degli anziani che hanno perso la loro autonomia e delle famiglie che se ne prendono carico.Grazie agli ingenti fondi erogati dalla Regione Toscana è infatti possibile attivare percorsi assistenziali flessibili e tarati sullo specifico bisogno espresso dalla cittadinanza.Per quanto riguarda la zona Valle del Serchio sono stati riuniti i finanziamenti messi a disposizione nel secondo semestre 2008 e quelli per il 2009 e si è quindi arrivati alla cifra considerevole di 1.325.000 euro, che saranno quindi utilizzati – d’intesa tra i comuni della Valle del Serchio, l’Azienda USL 2 e la Provincia di Lucca – per fornire un aiuto importante alle famiglie della Valle alle prese con situazioni particolarmente delicate, grazie a misure di grande rilevanza come il potenziamento dell’assistenza domiciliare, semi-residenziale e residenziale.Conclusa la sperimentazione e a seguito dell’avvenuta approvazione della seconda tranche di finanziamenti, i progetti diventano esecutivi, senza che comunque tra le due fasi ci sia stata una discontinuità.
Progetti di sostegno alla domiciliarità
Uno dei punti chiave alla base degli interventi previsti è l’idea di mantenere il più possibile le persone anziane nel proprio ambiente domestico. Quasi il 50 per cento dei fondi stanziati dalla Regione Toscana verranno utilizzati per progetti di sostegno alla domiciliarità.
1) Progetto Assistenti Familiari – Sostegno alla domiciliarità dell’anziano attraverso un contributo mirato all’assunzione di un’assistente familiare (la cosiddetta badante) in grado di garantire alla persona, oltre che il mantenimento della domiciliarità, una buona qualità della vita.
2) Contributo alle famiglie per spese assistenziali – il contributo è finalizzato a sostenere le spese socio-assistenziali e sanitarie delle famiglie che mantengono nel proprio contesto abitativo l’anziano non autosufficiente, evitando o posticipando il suo ricovero nei servizi sociosanitari residenziali.
3) Buoni servizio – Sostegno alla domiciliarità dell’anziano non autosufficiente attraverso l’erogazione di voucher spendibili dall’anziano o dalla sua famiglia per l’acquisto sul mercato “accreditato” (cooperative, associazioni) di ore di assistenza OSA e infermieristica.
4) Assistenza Domiciliare Integrata – Sostegno alla domiciliarità attraverso l’erogazione di “pacchetti assistenziali” domiciliari, di alta e media intensità, previsti dalla normativa regionale in materia e degli ausili necessari a garantire la permanenza a domicilio dell’utente.
Progetti per le attività semiresidenziali
Un altro 25% del fondo regionale per la non autosufficienza verrà utilizzato per il Progetto di potenziamento del Centro Diurno Alzheimer di Castelnuovo Garfagnana. Il progetto si pone l’obiettivo di aumentare l’offerta semiresidenziale destinata agli utenti con questa particolare patologia invalidante, riconoscendo il pesante carico assistenziale a cui sono sottoposte le famiglie interessate dal problema e cercando di valorizzare le donazioni infrastrutturali ad oggi presenti sul territorio.
Progetti per le attività residenziali
Un 25% dei finanziamenti permetterà infine di potenziare le attività residenziali.
Il Progetto per gli inserimenti temporanei mira a potenziare i ricoveri temporanei a favore di soggetti residenti nella zona Valle del Serchio in dimissione dall’ospedale o provenienti dal domicilio, le cui condizioni siano tali da richiedere la presa in carico per difficoltà socio-ambientali, socio-assistenziali o socio-sanitarie, che impediscono la permanenza dell’utente a domicilio.
Il Progetto per riservare dei posti per situazioni di emergenza e urgenza in RSA è destinato a casi di risoluzione urgente in maniera temporanea (massimo 5 giorni) in attesa dei consueti percorsi di presa in carico della persona non autosufficiente e prevede l’individuazione di due posti letto di pronta disponibilità in RSA.
E’ infine previsto un Progetto per incrementare i posti convenzionati in RSA, un intervento mirato ad aumentare l’offerta complessiva di posti letto disponibili nelle locali RSA in previsione di una futura significativa espansione dell’attuale domanda, che potrà essere solo in parte gestita e contenuta con gli interventi di sostegno alla domiciliarità.
Tutti questi progetti hanno un budget previsto di copertura di un anno e mezzo, quindi fino a metà del 2010, e verranno sottoposti ad una verifica trimestrale, che potrà eventualmente servire per ritarare o ridefinire alcuni degli interventi programmati.
Secondo un’ipotesi d’impatto che è stata presentata nell’ultima riunione della Conferenza Zonale dei Sindaci, che si è svolta nei giorni scorsi a Barga, con questo piano molto articolato si stima che potranno essere assistiti 256 anziani non autosufficienti in più rispetto a quelli attuali.
“Il problema della non autosufficienza – evidenzia il direttore generale dell’Azienda USL 2 Oreste Tavanti – è uno dei più rilevanti nell’ambito del miglioramento delle condizioni di salute nelle persone anziane. Con questi progetti potremo migliorare i sistemi organizzativi territoriali, garantendo un livello sempre più adeguato di copertura del bisogno e una vera continuità ospedale-territorio”.
“Esprimo grande soddisfazione – dice il presidente della Conferenza Zonale Umberto Sereni – per questi interventi che entrano nella loro fase esecutiva e che permetteranno di assicurare ai cittadino la certezza sui tempi e una maggiore qualità delle risposte assistenziali: aumenterà il numero dei soggetti non autosufficienti assistiti e verrà creata una rete territoriale in grado di garantire risposte flessibili e tempestive. Questo grazie anche all’impegno delle amministrazioni comunali della Valle e del mondo del volontariato”.
Tag: asl, 2, usl, non autosufficienza, progetti
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