La Settimana Santa è sempre ricca di eventi religiosi e liturgici, ed a volte accanto alle celebrazioni canoniche i parrocchiani organizzano eventi “alternativi” ma ugualmente rappresentativi di questo periodo dell’anno liturgico così sentito.
Così, ad esempio, martedì 7 aprile è stata rappresentata nella Chiesa del Santissimo Nome di Maria a Fornaci la Passione di Cristo, messa in scena dai volenterosi dell’Unità Pastorale (che hanno costruito scenografie e preparato costumi) con la Schola Cantorum e la partecipazione dei Mercantidarte, sotto la direzione artistica di Nilo Riani . All’ingresso della chiesa, due cesti per chi volesse lasciare un’offerta: non per le opere parrocchiali, comunque sempre tante, ma per le popolazioni dell’Abruzzo colpite dal terremoto di domenica scorsa, costrette, loro malgrado, ad un vero calvario. La rappresentazione (ispirata dal film di Mel Gibson) è tratta da una sceneggiatura riadattata con brani originali dei vangeli ed una singolare presenza narrante: il demonio. Così, tra parti recitate, cori, assolo e voci narranti fuori campo stasera si è revocata la Passione, dal momento dell’ultima cena alla risurrezione e all’apparizione di Cristo ai suoi discepoli increduli, per un momento religioso diverso, ma ugualmente importante per prepararsi alla Pasqua.
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