Prosegue l’opera di riqualificazione dell’emergenza dellla valle dove scorre il rio Fontanamaggio, la profonda spaccatura a ridosso del centro storico di Barga. I lavori eseguiti da Terra Uomini e Ambiente continuano velocemente e adesso l’intera area mostra già un nuovo aspetto. Fino ad oggi sono infatti già stati investiti 2 milioni di euro. Sono stati così realizzati, e sono in corso, interventi per la messa in sicurezza del versante ma anche di recupero legato alla bellezza naturalistica del luogo così come ha spiegato ieri il presidente della Comunità Montana della Media Valle, Marco Bonini, nel
fare il punto sullo stato di avanzamento dell’opera: “la Comunità Montana della Media Valle in collaborazione con il Comune di Barga ha attivato finanziamenti per la messa in sicurezza della zona. Lavori necessari per sistemare le pericolosità di un versante a rischio idrogeologico. Fondi ottenuti per la difesa del suolo. Questo ma non solo perché con il progetto “Parco storico ambientale di Barga Castello” abbiamo poi ottenuto 1 milione di euro dalla Regione, e spenderemo come quota parte con fondi per la difesa del suolo altri 330mila euro, per il recupero della bellezza naturalistica di questa area. Dove prima il Fontamaggio presentava pericolosità e spazi non utilizzabili saranno creati dei sentieri pedonali che puntano a far conoscere la bellezza di questo parco e addirittura un anfiteatro con gradoni in pietra per spettacoli all’aperto”.
Questo intervento, sottolinea Bonini, è sotto gli occhi di tutti basta vedere la mole del lavoro fatto, sta cambiando volto all’intera cittadina di Barga. Esiste peraltro anche un progetto globale dove si colloca il recupero e valorizzazione del Fontanamaggio infatti come già annunciato dall’Amministrazione Sereni proprio qui si prevede un collegamento con una nuova viabilità che parte dal nuovo ponte “Puccetti” sul fondovalle e arriva a Barga.
Nella foto alcuni degli interventi di rinforzo già realizzati in questi messi da TUA
Tag: terra, uomini, Fontanamaggio, bonini, ambiente
Valter Ghiloni
1 Agosto 2012 alle 14:47
Re: Spazio Libero replica sul bilancio di previsione 2012
No, Giuseppe, non faccio parte di nessuno. Ho solo una mia testa, bacata, sopra le righe e incapace di farmi stare zitto. E politicamente scorretta.
Leggo quanto scrivono da destra e da sinistra e mi vengono tristi pensieri.
Una riflessione. Lo Stato, la Regione, la Provincia, il Comune sono famiglie di fatto. Invocano diritti (maggiori entrate) a carico dei cittadini senza preoccuparsi più di tanto degli stessi, così come le famiglie di fatto invocano i diritti delle famiglie legalmente costituite senza volerne gli oneri relativi.
Uno dei fondamentali dell’economia è che in una situazione di deficit è necessario tirare la cinghia, ridurre le spese, tagliare i costi. In nessun manuale di economia si legge che è possibile aumentare le entrate. Solo nel pubblico si sragiona in questo modo perverso. Da secoli, da generazioni, ma un modo sbagliato di ragionare. Andava bene finhè c’era il feudatario, non nelle democrazie.
Parimenti uno dei fondamentali della società è che a fronte di un diritto esiste un dovere. Impossibile avere l’uno senza subire l’altro.
Ora una domanda, ai nostri signori amministratori di destra e di sinistra, del centro e fuori dal centro: le mie entrate, quelle dei pensionati, dei cassintegrati, dei disoccupati chi le aumenta, se loro aumentano quelle degli Enti? Dovremo andare a rubare per pagare le tasse? E’ contro la mia etica…
Ecco perchè mi sentirei quasi offeso a sentirmi dire di far parte di Spazio Libero, ma anche del PD o dell’Udc e perdonatemi gli altri che dimentico non per volontà ma perchè mi fa quasi rabbrividire solo citarne alcuni; perchè nella gran parte di casi si tratta di soggetti come sopra, senza i fondamentali.
Prendiamo in mano il bilancio dell’Ente, portiamolo in piazza di fronte a tutti i cittadini e spieghiamo analiticamente ogni singolo capitolo di spesa, poi vedrete i suggerimenti per ridurre i costi senza danneggiare i cittadini. Oddio, senza danneggiarne troppi, alcuni, quelli che finora hanno usufruito di benefici da quel bilancio sicuramente verrebbero danneggiati.
Ma è così fuori dal mondo pensare che nel pubblico impiego sia assurdo che ci siano soggetti con stipendi 10/15 volte più alti di altri a parità di tempo lavoro? E che quegli stipendi debbano essere dimezzati?
E che chi chiede un servizio lo debba pagare mentre se il servizio è obbligato pr la collettività il suo costo debba esser posto a carico della collettività?
Esempio, politically scorrect come tutto il mio intervento, ma io non sono corretto politicamente:
– nettezza urbana, servizio obbligatorio per la collettività, costo calmierato dall’intervento dell’Ente gestore che si fa carico di una parte del costo lasciando al cittadino una tariffa politica di compartecipazione.
– asilo nido: servizio a domdanda individuale, costo interamente a carico del richiedente
Riportato all’economia spicciola, a casa mia si mangia ciò che è possibile acquistare, non si acquista sperando che poi qualcuno intervenga a pagare il conto.
Questa dovrebbe essere la sana pubblica amministrazione…
Continuo?