Il circolo di Rifondazione Comunista della Garfagnana ancora all’attacco sulla questione del trafoto della Tambura. Ribadendo la sua contrarietà, sottolinea che l’operazione potrebbe avrere, come dicono, gli stessi effetti negativi sull’ambiente dei trafori oper la TAV nel Mugello.“Mentre non passa giorno senza che un esponente della neonata “banda del buco” (di solito – e con identici argomenti – un sindaco del PD o del PDL),non intervenga sulla stampa per illustrare gli straordinari benefici che deriverebbero alla Garfagnana dal traforo della Tambura – scrive Rifondazione – i loro colleghi del Mugello, dopo aver sponsorizzato per dieci anni un progetto simile (per la realizzazione della Tav), di fronte agli
irrimediabili danni idrogeologici e ad altri scempi provocati dai lavori di realizzazione di quell'”indispensabile” opera, fanno mea culpa, rendendosi conto di aver trasformato la loro zona in “un paesaggio lunare” (la definizione è di Alessia Ballini, Sindaco di San Piero a Sieve).
Sarebbe il caso che gli “amministratori riuniti” (dal berlusconiano Puglia ai sindaci PD di vari comuni, fino al podestà di Barga Marcucci), facessero un giro nel Mugello, per verificare di persona cosa può accadere ad un territorio quando chi lo governa ha la trivella facile e, accecato dalla polvere e dalle manie di grandezza, non si accorge dei disastri che sta provocando.
Forse le loro certezze granitiche svanirebbero, e potrebbero comprendere i motivi che hanno spinto il consiglio comunale di Massa ad approvare un ordine del giorno che, quasi all’unanimità, boccia “l’operazione buco” targata PD-PDL Garfagnana.
Secondo il Sindaco del capoluogo apuano, infatti, quel traforo sarebbe un disastro”
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