Un brutto episodio sicuramente quello avvenuto nella notte di sabato ad un’Ape Piaggio di proprietà di un cittadino romeno abitante in zona. Il fatto è avvenuto nel piazzale Don Minzoni e per Rifondazione si tratta di un vero e proprio atto intimidatorio a danno della popolazione immigrata. Come scrive il circolo di Barga si tratta: “dell’ultimo atto di una serie continuativa di minacce rivolte a questo immigrato, onesto lavoratore e bravo padre di famiglia.
Episodi come questo – afferma Rifondazione – si stanno moltiplicando anche nelle nostre zone e non fanno che palesare l’ondata di xenofobia ed intolleranza che sta attraversando il paese. Rifondazione Comunista si schiera e sempre si schiererà contro ogni atto d’intimidazione come questo, contro ogni forma di violenza gratuita, contro ogni manifestazione di razzismo nei confronti della popolazione immigrata. Diciamo che è l’ora di finirla con questi episodi d’indisturbata criminalità ed invitiamo a non sottovalutare quest’ultimo gravissimo fatto, segno tangibile della permissività morale alla “caccia all’immigrato” cavalcata dalla destra lungo questi ultimi mesi”.
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Andrea Salvoni
21 Gennaio 2012 alle 11:35
Re: Il Mercato Contadino sarà presto realtà
Ben detto. Ma evidentemente il vizio è nella delibera di giunta (…) non nelle intenzioni di Maria Elena.
Detto questo, oltre al fatto che il mercato contadino venga materialmente fatto, l’importante sono i presupposti e le finalità con il quale esso verrà approntato.
Un mercato contadino ha senso solo se contornato e sostenuto da una discontinuità delle politiche territoriali: avere la possibilità di comprare un kg di patate biologiche a km zero non ha nessun valore se parimenti vengono intubati i nostri torrenti per fini privati (vedi Corsonna ed Ania); la sostenibilità della produzione delle risorse alimentari va di pari passo con la sostenibilità dell’utilizzo del territorio (ed è sotto gli occhi di tutti l’odierna ed incontrollata cementificazione – basta fare un giro qua a Fornaci in località Caterozzo).
Che il mercato contadino possa essere dunque solo il primo e giusto passo verso la conversione delle scelte amministrative in merito alla preservazione dell’equilibrio territoriale, poichè ad oggi i segnali erano tutto fuor chè positivi.
Inoltre, vista l’importanza del bene pubblico e del suo utilizzo, sarebbe opportuno che le scelte inerenti ad esso fossero adeguatamente discusse ed esposte prima di ogni approvazione comunale, coinvolgendo tutta la cittadinanza e senza esimersi da un libero confronto pubblico; e si badi bene che qui non si chiede la luna, visto che in alcuni comuni del nord, la partecipazione diretta dei cittadini su interventi di rilevanza strategica socio-ambientale, è già una realtà.