Una giornata dedicata alla crescita delle strutture sanitarie ed assistenziali della Valle del Serchio quella che si è vissuto sabato 7 marzo. Alla presenza dell’assessore regionale alla sanità, Enrico Rossi, sono stati inaugurati l’ampliamento del centro socio sanitario di Piazza al Serchio e la nuovissima residenza per la salute mentale presso il distretto sanitario di Fornaci di Barga che rappresenta una novità all’avanguardia sia per la regione che a livello nazionale.
Rossi ha preso parte assieme al direttore generale dell’ASL 2, Oreste Tavanti ed al presidente della conferenza zonale della conferenza dei sindaci, Umberto Sereni all’inaugurazione nella prima mattinata del centro di Piazza al Serchio, ubicato in via Comunale, reso più funzionale per rispondere meglio alle necessità delle popolazioni e che oggi è dotato anche di un nuovo edificio in cui vengono attivati nuovi servizi quali il dipartimento per l’emergenza ed urgenza e la medicina di gruppo; ma che vede anche l’adeguamento strutturale e funzionale dell’edificio esistente dove si continua a svolgere l’attività di sempre come il servizio di assistenza sociale, di salute mentale, il consultorio pediatrico ed il rilascio dei certificati medico-legali.
In tarda mattinata è stata la volta della importante novità realizzata presso il centro sanitario di Fornaci di Barga, la residenza per la salute mentale che offre un innovativo tipo di risposta per le crisi psichiatriche e che diviene uno dei punti portanti del nuovo modello organizzativo per la salute mentale svolto in valle del Serchio dall’equipe guidata dal dott. Mario Betti. Qui non solo trattamenti e terapie psichiche convenzionali, ma una serie di trattamenti sanitari integrativi ed alternativi che di fatto, come riconosciuto dallo stesso assessore regionale Rossi, fanno di Fornaci un modello da studiare e da poter anche importare a livello nazionale; magari con la creazione auspicabile proprio a Fornaci di una scuola di formazione, come da invito rivolto nel corso dell’inaugurazione Domenico Giuffrè coordinatore regionale del Tribunale dei diritti del malato, per dare la possibilità al personale medico di apprendere le tecniche e le terapie sperimentali che a Fornaci ed in Valle del Serchio, come sottolineato da Betti, hanno già dato frutti davvero buoni.
Nella nuova residenza si ha una struttura a rapido turn-over, che permette di gestire le crisi e le degenze in tempi rapidissimi e che fornisce trattamento altamente differenziati. I principali obiettivi che si vogliono perseguire anche in questa struttura sono il miglioramento clinico, comportamentale e della qualità della vita degli utenti; la prevenzione e la riduzione dei ricoveri ospedalieri ed un maggior supporto alle famiglie.
La nuova struttura è stata progettata dall’architetto Francesco Rondina ed oltre ad offrire tutti i comfort si integra in modo ottimale con lo stile architettonico del centro sanitario di Fornaci risalenti ai primi del ‘900.
Il costo dell’intervento su Fornaci è stato di 620 mila euro di cui 420 mila a carico dell’ASL e 200 mila della Regione. Su Piazza al Serchio si è invece investito complessivamente 400 mila euro.
Tag: sanità, enrico rossi, piazza al serchio, socio sanitario, residenza, salute mentale
Valter Ghiloni
11 Gennaio 2012 alle 8:17
Re: Gaddi replica al consigliere Bondi sull’ospedale
Marroni sfonda una porta aperta.
Passo a volo d’angelo dall’ospedale al più ampio panorama dell’economia italiana.
Se vogliamo risanarla si deve avere il coraggio di vietare l’appalto di servizi: ogni azienda, ASL comprese, deve avere in forza tra i propri dipendenti tutto il personale necessario per compiere la missio sua propria: medici, infermieri, oss, osa, addetti alla mensa, pulizie, soccorritori, autisti…. per rimanere in tema ASL.
Il meccanismo degli appalti (e sub sub subappalti) crea solo sacche di inutile spesa.
E lo stesso l’affidamento a terzi (anche volontari) di servizi esterni.