LUCCA – Maggiore impegno per la ricostruzione delle stazioni abbandonate sulla tratta ferroviaria Lucca – Aulla, potenziamento degli scali merci esistenti e avvio dei lavori del nuovo complesso a Minucciano, ma anche maggiore attenzione per i pendolari attraverso un massiccio intervento di sostituzione dell’attuale materiale rotabile, spesso e volonetieri vecchio ed in cattive condizioni. Queste le richieste che i sindaci della Valle del Serchio hanno posto all’attenzione dell’ingegner Calogero Di Venuta, appena insediatosi quale nuovo direttore compartimentale di Rfi. Il tutto è avvenuto nel corso di un incontro organizzato dall’amministrazione provinciale e svoltosi presso la sala consiliare della Comunità montana della Mediavalle. Considerata l’importanza dell’argomento, sono intervenuti tra gli altri il presidente della Provincia Stefano Baccelli, il consigliere provinciale Arturo Nardini, il presidente dell’ente montano Marco Bonini e, in rappresentanza dell’azienda Trenitalia, Di Venuta insieme al collega, l’ingegner Pantaleoni. Prima del confronto i dirigenti di Trenitalia hanno voluto visitare alcune delle sedici stazioni disseminate tra Lucca e Minucciano a cominciare da quella di Fornaci di Barga dove sono in corso importasnti interventi di riqualificazione avviati dalla Provincia d’intesa con il comune di Barga. Un sopralluogo per sottolineare gli obbiettivi della Provincia di Lucca che dovrebbero essere le priorità della ormai imminente firma dell’atteso protocollo d’intesa tra Palazzo Ducale e Rfi per avviare la riqualificazione delle stazioni che versano in condizioni di degrado, prime fra tutte quelle di Bagni di Lucca, Borgo a Mozzano e Diecimo – Pescaglia. Gli amministratori provinciali e locali hanno anche insistito sulla necessità di potenziare gli scali merci, in un periodo in cui il costo del servizio è calato in maniera esponenziale rispetto al passato. Un’opportunità che le aziende della Valle sono disposte a cogliere al volo, ma che trova ostacoli non di poco conto a causa della difficoltà di organizzazione del servizio da parte di Rfi. Secondo i rappresentanti di comuni e provincia si trrata di un obiettivo irrimandabile perché si possono ammortizzare i costi sociali in termini di impatto ambientale e di potenziamento delle strade secondarie. Di fatto, ad oggi, i raccordi ferroviari presenti sulla tratta adibiti per il trasporto merci si trovano a San Pietro a Vico, Diecimo, tra Ghivizzano e Fornaci all’altezza dello stabilimento delle Industrie Cartarie Tronchetti, a Fornaci di Barga e infine a Castelnuovo. Per questo si sente la necessità di avviare anche uno scalo in quel di Pieve S. Lorenzo, nei pressi della stazione di Minucciano. Dal canto suo, l’ingegner Di Venuta ha assicurato il suo impegno per soddisfare le richieste del territorio, ma ha posto la necessità di avviare dei percorsi condivisi solo in presenza di progetti fattibili, e di un efficace rapporto costi/benefici. Il che, tradotto in soldoni, significa che le varie amministrazioni comunali direttamente investite dalla questione, dovranno pigiare il tasto dell’unità del territorio, e creare una sinergia che arrechi benefici a tutta la Valle.
Bagni di Lucca, Borgo a Mozzano e Diecimo – Pescaglia.
Gli amministratori provinciali e locali hanno anche insistito sulla necessità di potenziare gli scali merci, in un periodo in cui il costo del servizio è calato in maniera esponenziale rispetto al passato. Un’opportunità che le aziende della Valle sono disposte a cogliere al volo, ma che trova ostacoli non di poco conto a causa della difficoltà di organizzazione del servizio da parte di Rfi.
Secondo i rappresentanti di comuni e provincia si trrata di un obiettivo irrimandabile perché si possono ammortizzare i costi sociali in termini di impatto ambientale e di potenziamento delle strade secondarie. Di fatto, ad oggi, i raccordi ferroviari presenti sulla tratta adibiti per il trasporto merci si trovano a San Pietro a Vico, Diecimo, tra Ghivizzano e Fornaci all’altezza dello stabilimento delle Industrie Cartarie Tronchetti, a Fornaci di Barga e infine a Castelnuovo. Per questo si sente la necessità di avviare anche uno scalo in quel di Pieve S. Lorenzo, nei pressi della stazione di Minucciano.
Dal canto suo, l’ingegner Di Venuta ha assicurato il suo impegno per soddisfare le richieste del territorio, ma ha posto la necessità di avviare dei percorsi condivisi solo in presenza di progetti fattibili, e di un efficace rapporto costi/benefici. Il che, tradotto in soldoni, significa che le varie amministrazioni comunali direttamente investite dalla questione, dovranno pigiare il tasto dell’unità del territorio, e creare una sinergia che arrechi benefici a tutta la Valle.
Tag: stazione, lucca-aulla, rfi, ferrovia, stazioni
Alex
10 Febbraio 2009 alle 13:55
Lucca-Aulla
Tutte le volte prima delle Elezioni si parla di potenziare la Lucca-Aulla ma poi, passata la festa, gabbato lo Santo.