Parte dalla Valle del Serchio l’idea di una reale sinergia e integrazione tra medici di medicina generale e gli specialisti ospedalieri per la gestione dei pazienti affetti da patologie renali.La sezione aggregata di Nefrologia e Dialisi della Valle, in collaborazione con i medici di famiglia del territorio, organizza infatti per sabato 21 febbraio – a partire dalle ore 9 al Centro Internazionale “Il Ciocco” di Castelvecchio Pascoli – il primo incontro sul tema“Insufficienza renale cronica e ipertensione: sinergia tra il medico di medicina generale e lo specialista ospedaliero”. Al convegno è prevista la presenza di esperti nazionali nel campo della Nefrologia, dell’ipertensione e delle complicanze cardiovascolari di tali patologie. L’apertura dei lavori sarà affidata al sindaco di Barga e presidente dell’articolazione zonale della Conferenza dei Sindaci della Valle del Serchio Umberto Sereni, al direttore generale dell’Azienda USL 2 Oreste Tavanti e all’assessore regionale al diritto alla salute Enrico Rossi.Si tratta di un evento di grande rilevanza per tutta la Valle perché per la prima volta viene organizzato un convegno che consente di fornire indicazioni condivise tra il medico di medicina generale e lo specialista ospedaliero, che sono chiamati a collaborare ed interagire sempre di più, anche alla luce delle novità tecnologiche e organizzative di una sanità in continua evoluzione.Il collegamento ospedale-territorio è molto importante per la gestione dell’insufficienza renale cronica e dell’ipertensione. La variabilità del decorso clinico di un paziente con malattia renale dipende infatti da molti fattori fra i quali assumono un particolare rilievo il tempo intercorso fra l’esordio della patologia, la sua corretta diagnosi e l’attuazione di una terapia appropriata. Queste decisioni riguardano direttamente il medico di famiglia, che rimane il punto di riferimento del cittadino, e lo specialista ospedaliero, che prende in carico il paziente. “Il convegno del 21 febbraio – evidenzia il sindaco Sereni – e tutta l’attività dei centri di dialisi di Barga e Castelnuovo sono un’altra prova della collaborazione fra la Garfagnana e la Valle del Serchio. Perché i risultati vengono se si collabora. Ricordo che lo sciagurato accordo del 1995 prevedeva un unico centro dialisi a Barga e niente a Castelnuovo. Io mi sono battuto perché anche a Castelnuovo ci fosse un centro dialisi ricevendo forti critiche anche in consiglio comunale. Oggi possiamo dire che abbiamo risposto adeguatamente alle esigenze della nostra gente con due centri che hanno un alto livello di qualità e di specializzazione per tutti i cittadini della Valle del Serchio. Questa collaborazione è anche alla base del convegno, iniziativa che dimostra la serietà del lavoro svolto grazie anche al notevole valore del personale che opera tutti i giorni nei due centri. Noi realizziamo e gli altri creano problemi. Non abbiamo voluto una guerra che divide ma una pace che ha costruito. La logica di una sanità su due gambe, gli ospedali di Barga e Castelnuovo, che collaborano insieme ha dato i suoi risultati”. “Grazie ai tre centri di dialisi presenti nella nostra Azienda e tutti afferenti al primario di Nefrologia – aggiunge il direttore Tavanti – questa attività ha assunto un aspetto strutturato e integrato. In Valle la recente creazione di una sezione aggregata ci permette poi di operare in modo più incisivo, per fornire risposte adeguate ai cittadini e per integrare le strutture di dialisi di Barga e Castelnuovo. E’ infatti necessaria una vera sinergia per gestire in maniera sempre più appropriata questa problematica e un intervento corretto in questo ambito può determinare vantaggi di grande rilevanza per la popolazione. Ringrazio quindi tutti gli operatori per quanto hanno fatto e per la disponibilità a lavorare insieme. Un grazie particolare al dottor Rosati, direttore della Nefrologia aziendale, e alla dottoressa Fontana, responsabile delle sezione aggregata, per l’impegno anche personale profuso”.Alcuni dati sull’attività della Nefrologia in Valle del SerchioFra le 9.000 e le 10.000 prestazioni annue (un dato in continua crescita), 42 pazienti in trattamento emodialitico cronico, l’accreditamento entro il prossimo mese di marzo.Sono numeri importanti quelli della sezione aggregata di Nefrologia e Dialisi della Valle del Serchio che ha iniziato il suo percorso lo scorso ottobre. E poi tanta formazione per medici e infermieri, corsi di aggiornamento e il convegno nefrologico in programma sabato 21 febbraio, il primo in assoluto in Valle del Serchio.Si stanno inoltre concretizzando alcune novità importanti come l’informatizzazione di questi servizi da parte dall’Azienda USL 2, un’inziativa al via proprio in questi giorni e che permette ai tre centri (Lucca, Barga e Castelnuovo) e ai medici di medicina generale di lavorare avendo a disposizione, in tempo reale, una sorta di carta di identità medica del paziente che dal canto suo è libero di muoversi sui tre centri.La presenza di questa rete garantisce poi la possibilità di adottare nuove metodiche dialitiche, grazie a un protocollo comune.Inoltre è da segnalare il percorso “abbreviato” che caratterizza la gestione del paziente in ambulatorio nefrologico: dopo la visita il medico, oltre a fissarne una seguente, prescrive gli eventuali esami strumentali e fissa direttamente gli appuntamenti per eseguirli. La sezione aggregata della Valle del Serchio, la cui responsabile è la dottoressa Giacomina Fontana, ha iniziato il suo percorso nell’ottobre 2008 con una serie di obiettivi in comune fra la Valle e Lucca, come quello di intraprendere percorsi di formazione per il personale, sia medico che infermieristico, condividendo metodiche e strumenti.Si punta inoltre ad uno stretto coinvolgimento dei medici di medicina generale.La Nefrologia e Dialisi della Valle del Serchio collabora attivamente con l’unità operativa di Medicina di Barga e con la sezione aggregata di Castelnuovo; svolge poi attività ambulatoriali con l’ambulatorio nefrologico e di predialisi e l’ambulatorio per l’ipertensione dove per la prima volta in zona i pazienti possono accedere gratuitamente al deservice ipertensione di Lucca facendo uno screening di 1° e 2° livello. E poi la dialisi con 42 pazienti in trattamento. A questo proposito è da evidenziare che la malattia renale, come riportato anche da autorevoli riviste mediche, sarà la malattia del terzo millennio e la Valle del Serchio sta lavorando sulla prevenzione e sulla diagnosi precoce. La popolazione dialitica sta infatti crescendo e soprattutto è in aumento l’età media dei pazienti. A Barga l’Azienda USL 2 sta anche realizzando il nuovo Centro Trasfusionale e della Dialisi per una spesa di circa 1 milione di euro.
Umberto Sereni, al direttore generale dell’Azienda USL 2 Oreste Tavanti e all’assessore regionale al diritto alla salute Enrico Rossi.
Si tratta di un evento di grande rilevanza per tutta la Valle perché per la prima volta viene organizzato un convegno che consente di fornire indicazioni condivise tra il medico di medicina generale e lo specialista ospedaliero, che sono chiamati a collaborare ed interagire sempre di più, anche alla luce delle novità tecnologiche e organizzative di una sanità in continua evoluzione.
Il collegamento ospedale-territorio è molto importante per la gestione dell’insufficienza renale cronica e dell’ipertensione. La variabilità del decorso clinico di un paziente con malattia renale dipende infatti da molti fattori fra i quali assumono un particolare rilievo il tempo intercorso fra l’esordio della patologia, la sua corretta diagnosi e l’attuazione di una terapia appropriata. Queste decisioni riguardano direttamente il medico di famiglia, che rimane il punto di riferimento del cittadino, e lo specialista ospedaliero, che prende in carico il paziente.
“Il convegno del 21 febbraio – evidenzia il sindaco Sereni – e tutta l’attività dei centri di dialisi di Barga e Castelnuovo sono un’altra prova della collaborazione fra la Garfagnana e la Valle del Serchio. Perché i risultati vengono se si collabora. Ricordo che lo sciagurato accordo del 1995 prevedeva un unico centro dialisi a Barga e niente a Castelnuovo. Io mi sono battuto perché anche a Castelnuovo ci fosse un centro dialisi ricevendo forti critiche anche in consiglio comunale. Oggi possiamo dire che abbiamo risposto adeguatamente alle esigenze della nostra gente con due centri che hanno un alto livello di qualità e di specializzazione per tutti i cittadini della Valle del Serchio. Questa collaborazione è anche alla base del convegno, iniziativa che dimostra la serietà del lavoro svolto grazie anche al notevole valore del personale che opera tutti i giorni nei due centri. Noi realizziamo e gli altri creano problemi. Non abbiamo voluto una guerra che divide ma una pace che ha costruito. La logica di una sanità su due gambe, gli ospedali di Barga e Castelnuovo, che collaborano insieme ha dato i suoi risultati”.
“Grazie ai tre centri di dialisi presenti nella nostra Azienda e tutti afferenti al primario di Nefrologia – aggiunge il direttore Tavanti – questa attività ha assunto un aspetto strutturato e integrato. In Valle la recente creazione di una sezione aggregata ci permette poi di operare in modo più incisivo, per fornire risposte adeguate ai cittadini e per integrare le strutture di dialisi di Barga e Castelnuovo. E’ infatti necessaria una vera sinergia per gestire in maniera sempre più appropriata questa problematica e un intervento corretto in questo ambito può determinare vantaggi di grande rilevanza per la popolazione. Ringrazio quindi tutti gli operatori per quanto hanno fatto e per la disponibilità a lavorare insieme. Un grazie particolare al dottor Rosati, direttore della Nefrologia aziendale, e alla dottoressa Fontana, responsabile delle sezione aggregata, per l’impegno anche personale profuso”.
Alcuni dati sull’attività della Nefrologia in Valle del Serchio
Fra le 9.000 e le 10.000 prestazioni annue (un dato in continua crescita), 42 pazienti in trattamento emodialitico cronico, l’accreditamento entro il prossimo mese di marzo.
Sono numeri importanti quelli della sezione aggregata di Nefrologia e Dialisi della Valle del Serchio che ha iniziato il suo percorso lo scorso ottobre. E poi tanta formazione per medici e infermieri, corsi di aggiornamento e il convegno nefrologico in programma sabato 21 febbraio, il primo in assoluto in Valle del Serchio.
Si stanno inoltre concretizzando alcune novità importanti come l’informatizzazione di questi servizi da parte dall’Azienda USL 2, un’inziativa al via proprio in questi giorni e che permette ai tre centri (Lucca, Barga e Castelnuovo) e ai medici di medicina generale di lavorare avendo a disposizione, in tempo reale, una sorta di carta di identità medica del paziente che dal canto suo è libero di muoversi sui tre centri.
La presenza di questa rete garantisce poi la possibilità di adottare nuove metodiche dialitiche, grazie a un protocollo comune.
Inoltre è da segnalare il percorso “abbreviato” che caratterizza la gestione del paziente in ambulatorio nefrologico: dopo la visita il medico, oltre a fissarne una seguente, prescrive gli eventuali esami strumentali e fissa direttamente gli appuntamenti per eseguirli.
La sezione aggregata della Valle del Serchio, la cui responsabile è la dottoressa Giacomina Fontana, ha iniziato il suo percorso nell’ottobre 2008 con una serie di obiettivi in comune fra la Valle e Lucca, come quello di intraprendere percorsi di formazione per il personale, sia medico che infermieristico, condividendo metodiche e strumenti.
Si punta inoltre ad uno stretto coinvolgimento dei medici di medicina generale.
La Nefrologia e Dialisi della Valle del Serchio collabora attivamente con l’unità operativa di Medicina di Barga e con la sezione aggregata di Castelnuovo; svolge poi attività ambulatoriali con l’ambulatorio nefrologico e di predialisi e l’ambulatorio per l’ipertensione dove per la prima volta in zona i pazienti possono accedere gratuitamente al deservice ipertensione di Lucca facendo uno screening di 1° e 2° livello. E poi la dialisi con 42 pazienti in trattamento. A questo proposito è da evidenziare che la malattia renale, come riportato anche da autorevoli riviste mediche, sarà la malattia del terzo millennio e la Valle del Serchio sta lavorando sulla prevenzione e sulla diagnosi precoce. La popolazione dialitica sta infatti crescendo e soprattutto è in aumento l’età media dei pazienti. A Barga l’Azienda USL 2 sta anche realizzando il nuovo Centro Trasfusionale e della Dialisi per una spesa di circa 1 milione di euro.
Tag: dialisi, nefrologia, insufficienza, renale, sanità
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