26 dicembre: un giorno per non dimenticare

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Chissà se quel 26 dicembre 1944 nevicava. Chi era presente quel giorno dice che invece piovesse, anche bombe. Stamani invece, a Sommocolonia una timida bufera portava dei fiocchi di neve piccoli e asciutti sul monumento ai caduti, sulla strada da intitolare alla Divisione Buffalo, sulla rocca: il paese deserto sembrava stesse riflettendo sull’anniversario di quella battaglia che ne squassò la pur poco serena vita in tempo di guerra.
Gli unici temerari presenti stamattina in paese erano gli Alpini del gruppo di Barga e pochi altri giunti per assistere alla messa; l’amministrazione comunale aveva già provveduto a deporre in sordina le corone di alloro rimandando l’intitolazione della strada al prossimo 25 aprile, perché nonostante il brutto tempo non si poteva certo rinunciare ad un appuntamento così atteso e sentito.

Alle 12 in comune invece erano in tanti ad assistere alla presentazione del libro del maggiore Vittorio Lino Biondi, che in questa seconda edizione integra e arricchisce la cronaca della battaglia di Sommocolonia descritta nell’omonimo libro.
Il sindaco Sereni ha introdotto la presentazione ribadendo la necessità di non dimenticare i caduti in primo luogo, e non meno importante, i colored della Buffalo che combatterono quel giorno, oggi riportati all’attenzione dal film di Lee e ulteriormente valorizzati dall’elezione del primo presidente USA di colore.
Parallelamente al libro “la battaglia di Sommocolonia” è stato presentato anche il libro di Daniele del Giudice (massese, già autore di diversi saggi in materia militare sulla linea Gotica – settore occidentale) “Operazione Temporale d’Inverno” ritenuta la migliore analisi storico-militare dell’operazione “Temporale d’Inverno”, azione militare che comprese i territori tra il Passo delle Forbici e il Monte Romecchio.
Il libro di Biondi si concentra invece interamente sulle vicende di Sommocolonia, sfatando miti, ribadeno certezze e portando alla luce anche errori e scorrettezze, tutto in nome di una verità storica che sia corretta e non faziosa, raccolta tra l’altro anche dai testimoni che in quei giorni si trovarono spettatori di una battaglia tanto cruenta.
La ricerca della verità non si esaurisce nella descrizione della battaglia, ma viene avvalorata anche dalla mostra inaugurata dopo la presentazione del libro presso Le Stanze della Memoria, resa possibile anche grazie al contributo del gruppo storico Linea Gotica in Lucchesia e del comitato paesano di Sommocolonia.
L’esposizione raccoglie ogni genere di reperto adatto ad inquadrare i fatti e a descriverli: fotografie, documenti, giornali, reperti militari che costituiscono il primo nucleo del materiale che andrà a costituire il futuro centro di documentazione permanente di Sommocolonia, ideato perché non si spenga il ricordo di quanti operarono e combatterono in questi luoghi e perché la memoria del dolore che questi fatti causarono non vada perduta.

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