Continua nel comune di Barga la protesta degli utenti a causa dei disservizi di recapito postale. La posta continua a non arrivare e sempre più persone si sono rivolte al nostro giornale, dopo anche l’articolo pubblicato nei giorni scorsi, per denunciare il perdurare del problema e per raccontare la propria esperienza.
Alcuni, come già riportato, non ricevono la posta da oltre un mese. Altri la ricevono a singhiozzi; nel senso che la posta di diversi giorni viene recapitata tutta insieme dopo diverso tempo. Ci sono utenti che si sono visti recapitare avvisi di pagamento, bollette da pagare, fatture le cui scadenze erano già trascorse da tempo con tutti i conseguenti disagi che ne derivano.
La signora Maria Arrighi, una bargo-scozzese rientrata a Barga si dice a dir poco scandalizzata: “E pensare che in Gran Bretagna la posta si riceve in due giorni! Ieri ho ricevuto delle lettere che erano state spedite il 28 ottobre. Lettere spedite da Gallicano e che per arrivare a Barga ci hanno messo ben 13 giorni.”
Gualtiero Pia ci ha telefonato apprezzando il nostro servizio: “E’ una situazione che deve essere risolta perché è inaccettabile che succedano queste cose!”.
Dello stesso parere Mauro Guidi: “Siamo veramente messi male. Per quindici giorni non ho ricevuto nessuna corrispondenza, ma c’è gente che aspetta da un mese”.
E’ il caso del prof. Gian Luigi Ruggio, conservatore di Casa Pascoli: “Da un mese sono senza posta. In questo caso mi hanno detto che il problema è però dovuto all’assenza di un portalettere per la mia zona. E così la posta non arriva”.
Già, perché oltre al discorso dello smistamento il problema è relativo anche alle unità di portalettere che sono state ridotte. E quelle che ci sono quasi mai conoscono il territorio e si trovano in difficoltà a recapitare la posta.
La gente comincia ad essere esasperata e non riesce a capire il perché di tale pesante disservizio. Alcuni hanno anche ipotizzato l’ipotesi di avanzare una denuncia per interruzione di pubblico esercizio.
Comunque sia il problema persiste. Tutto è legato soprattutto alla decisione di Poste di centralizzare a Firenze il servizio di smistamento della posta che prima veniva svolto presso l’ufficio centrale di riferimento per ogni comune. Adesso tutto quello che viene spedito o che deve essere ricevuto deve passare da Firenze e non è raro, oltre al fatto di ricevere la corrispondenza con gravissimi ritardi, che la posta venga addirittura smarrita e che non arrivi mai a destinazione. A volta questo è causato da qualche imprecisione nell’indirizzo, ma a volte viene persa e basta nelle operazioni di smistamento.
Tag: protesta, ritardi, posta, portalettere, disservizi
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