E’ attivo “L’archivio delle voci”, un progetto unico in Italia, nato grazie all’infaticabile ed appassionato lavoro d’équipe, che permetterà di ancorare “ad aeternum” una memoria storica vissuta però, ed è questa la vera novità, da semplici cittadini senza fama e senza gloria.
Questo il progetto realizzato dal polo universitario di Rimini, dipartimento di scienze storiche.
E in questo interessante esperimento, fruibile via internet cliccando il sito www.archiviodellevoci.eu, c’è anche lo zampino di un barghigiano che, grazie alla sua professionalità e passione per le discipline storiche, ha contribuito insieme al professor Paolo Sorcinelli e alla dottoressa Daniela Calanca, alla nascita di questo “polo” di storia sociale. Si tratta del molognese Gianluigi Di Giangirolamo, che ha curato insieme a Daniela Calanca le testimonianze di personaggi “normali”, di soggetti tra loro differenti per sesso, età e condizione sociale. L’ archivio è strutturato in cinque sezioni tra loro integrate: I Giardini della memoria, Memoria over 90, Catturare le storie, Capitani d’impresa, Il senso dei luoghi. Protagonisti cittadini comuni e luoghi comuni: piazze, chiese, teatri e cinema, porti, monumenti e giardini. Un lavoro certosino, che raggruppa oltre 500 ore di registrazioni, 300 storie di vita, cinque sezioni, un sito e due dvd. E, ci calza a pennello, anche un pezzo di Mediavalle.
Tag: storica, memoria, archivio delle voci
Lascia un commento