L’azienda PCMC Italia, con sede a Diecimo di Borgo a Mozzano, da domani primo ottobre attuerà i contratti di solidarietà, una riduzione generalizzata dell’orario di lavoro che riguarderà tutti i lavoratori dipendenti. La PCMC occupa circa cento dipendenti, produce macchine per carta e, già nel periodo estivo aveva messo a conoscenza la RSU e la scrivente Organizzazione sindacale delle varie difficoltà che stava incontrando l’impresa, in particolar modo dovute alla concorrenzialità, al calo dei prezzi e alla riduzione degli ordinativi, tanto da pensare ad una riduzione del personale.
Abbiamo avviato una serie di confronti, volti a trovare una soluzione ed abbiamo concordato un progetto di rilancio che va ad intervenire sulla riduzione complessiva dei costi,una maggiore copertura di mercato e la ricerca di migliori livelli di tecnologia per far fronte alle diverse esigenze internazionali. Insieme a questo, abbiamo mantenuto una ferma posizione riguardo al mantenimento dei livelli occupazionali, concordando e definendo l’apertura della procedura dei contratti di solidarietà, riuscendo a stabilire un principio fondamentale: lavorare meno – lavorare tutti. Troviamo che con questo accordo, insieme ad altri interventi mirati,abbiamo contribuito a dare una risposta importante ai problemi che si erano venuti a creare in questa azienda, contribuendo a mantenere integra un’impresa con tutti i suoi dipendenti, in modo da accompagnarla alla normale ripresa dell’attività che, siamo convinti riprenderà in tempi brevi.
Quanto successo alla PCMI è a ns. avviso un campanello d’allarme riguardo l’andamento dell’industria produttrice delle macchine per carta nella zona di Lucca. Nel giro di pochi chilometri abbiamo molte aziende che si fanno concorrenza tra di loro e, non è escluso che vi possano essere, a breve, problemi anche per altre imprese. La questione della concorrenza in casa bisogna valutarla attentamente. Fermo restando l’autonomia di ogni singola impresa, pensiamo che, a livello territoriale si debba aprire un’attenta riflessione con tutti i soggetti interessati, visto che il settore meccano cartario, con tutto l’indotto che vi ruota intorno, occupa oltre tremila lavoratori e costituisce uno dei punti di eccellenza dell’economia locale. Il territorio non può non interrogarsi su quali scenari potrebbe riservare nel medio periodo questo comparto, ben sapendo che, non tutto si regola da solo.
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