A seguito di numerose richieste, da parte di agricoltori e privati cittadini in relazione alla possibilità della vendita di uova destinate al consumo umano allo stato sfuso e cioè non preconfezionate, il Servizio Veterinario dell’Azienda USL 2 ha verificato che esistono tutti i presupposti legislativi per esercitare tali attività all’interno della Provincia di Lucca e nelle Province confinanti.in base alla normativa in vigore a livello comunitario, nazionale e regionale, il responsabile del Servizio Ambrogio Pagani, fornisce infatti tutte le informazioni necessarie ai cittadini interessati.
A chi si possono vendere le uova?
“Le uova possono essere vendute a tutti, siano essi consumatori finali che attività produttive”.
Dove è possibile vendere le uova ?
“Le uova possono essere vendute direttamente in allevamento, in un negozio di proprietà del produttore, in un mercato, porta a porta, in un negozio diverso dal produttore, ad attività produttive (pasticcerie gelaterie ecc).
Esiste una quantità massima di uova da poter commercializzare allo stato sfuso ?“Al momento attuale non esiste una quantità massima di uova destinate al commercio allo stato sfuso, come invece previsto per la selvaggina o per il pesce; tuttavia a seconda della quantità di galline allevate cambiano i requisiti igienico sanitari e di benessere animale relativi all’allevamento”.Ma allora, cosa si deve fare per poter vendere le uova ?“Ci sono alcuni passaggi obbligati.La prima cosa da fare è effettuare la richiesta di registrazione dell’allevamento, che deve essere inviata al Servizio Veterinario. Il modulo può essere scaricato dal sito internet del Dipartimento di Prevenzione (Area Veterinaria – Modulistica) della nostra Azienda o compilato direttamente presso il Servizio Veterinario.La seconda cosa è effettuare la richiesta di registrazione dell’attività come allevamento di galline ovaiole: anche in questo caso la richiesta deve essere inviata al Servizio Veterinario ed il modulo può essere scaricato dal sito internet del Dipartimento di Prevenzione o compilato direttamente presso il Servizio Veterinario.Una volta ottenuta la registrazione, copia della richiesta deve essere inviata al SUAP del Comune su cui è situato l’allevamento.A questo punto l’allevamento viene inserito in un registro tenuto dal Servizio Veterinario, a disposizione per eventuali controlli”.Cosa cambia in base alla quantità di galline?“Qualora l’allevamento di galline ovaiole superi il numero di 250 unità le caratteristiche strutturali dell’allevamento dovranno essere conformi ad un decreto del 2000 del Ministero della Sanità, mente quando il numero di galline allevate supera le 350 unità, le caratteristiche strutturali dell’allevamento dovranno essere in linea con un decreto legislativo del 2003 in materia di benessere animale. Qualora l’allevatore già registrato, aumenti il numero di animali allevati, superando questi limiti, dovrà informare tempestivamente il Servizio Veterinario competente per territorio”.Cosa è necessario invece per documentazione e etichettatura?“Per quanto riguarda questi aspetti dobbiamo considerare dove le uova vengono vendute. Per la cessione di uova al mercato, direttamente in allevamento, in un negozio di proprietà del produttore: è sufficiente apporre un cartello nei pressi del contenitore contenente le uova dove sia indicato il nome ed il luogo dell’azienda produttrice, il numero di registrazione dell’allevamento ed il suo significato (allevamento a terra, in gabbia ecc), la data di raccolta delle uova e la data di scadenza pari a 21 giorni dalla data di deposizione (in genere 15 giorni dalla data di raccolta).Per la cessione di uova in un negozio di proprietà diversa dal produttore , oltre indicazioni precedenti, il produttore dovrà consegnare al venditore le uova accompagnate da un documento di trasporto il cui fac-simile è allegato alla richiesta di registrazione, con il quale si assicuri la rintracciabilità delle uova.Per la cessione di uova con il sistema porta a porta o presso attività produttive è sufficiente che il produttore consegni all’acquirente le uova, accompagnate da un documento in doppia con il quale si assicuri la rintracciabilità delle uova e che contenga tutte le informazioni riportate nel cartello”.
Tag: vendita uova, asl 2, Veterinaria
Maurizio Giordano
16 Giugno 2021 alle 9:44
Buongiorno mi chiamo Maurizio volevo sapere i prezzi.della vostra azienda grazie
Inga
25 Maggio 2022 alle 14:57
Buongiorno.Voglio sapere come deve vendere le uova avanzate a casa mai.grazie