FONTANAMAGGIO: PRESENTATO IL PROGETTO DEL PARCO DEL SISTEMA STORICO E AMBIENTALE DI BARGA

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Saranno spesi circa 1 milione e 500 mila euro che serviranno anche per continuare gli interventi di messa in sicurezza dei versanti franosi del Rio Fontanamaggio
BARGA – Presentato a Barga il nuovo progetto per la realizzazione di un Parco del sistema storico e ambientale di Barga. L’investimento è di 1 milione e mezzo di euro. Il primo lotto per 1 milione è già oggetto di gara e il via dei lavori è previsto entro luglio. Il secondo lotto per 500mila euro partirà a settembre. L’obiettivo futuro è arrivare ad avere un prato al posto di un enorme solco in mezzo a Barga, che collegherà il centro storico e la zona del Piangrande. Il tutto, come illustrato dal geologo Carlo Chines, riempiendo questa pericolosa ferita con materiali idonei.
Quello presentato ieri in Comune è un progetto che riguarda la creazione di un Parco a ridosso del centro storico di Barga che si colloca appunto nell’ambito del più ampio progetto, per un costo di 13 milioni di euro, destinato alla messa in sicurezza dei due versanti del Rio Fontanamaggio. Ad oggi per la messa in sicurezza sono già stati spesi 700mila euro con interventi puntuali su zone a maggior rischio.
“Si tratta – ha detto il sindaco Sereni – di una tappa attesa dell’operazione iniziata nel dicembre 2006, un’operazione strategica per la rimodulazione dell’assetto urbano di Barga e la messa in sicurezza dei due versanti. Gli interventi già realizzati sono piaciuti ai cittadini per l’estetica, il basso impatto ambientale, la qualità delle opere”. Dello stesso avviso il presidente della Comunità Montana Media Valle, Marco Bonini: ” è un grosso impegno per Barga e per l’intera Valle che vede collaborare in un gruppo di lavoro il Comune e la Comunità Montana. Un grande impegno e per questo ringrazio, anche a nome del sindaco Sereni, il consigliere regionale Marco Remaschi che ha seguito il progetto in Regione e tutti i tecnici. I lavori che presentiamo stamattina sono finanziati sul programma per i Beni culturali delle Regione Toscana per 1,5 milioni di euro. Abbiamo in cantiere anche altre richieste di finanziamento al Ministero dell’Ambiente per circa 800mila euro”.
I lavori di messa in sicurezza ad oggi già fatti, come spiegato dall’ing Daisy Ricci, sono invece quello sull’ansa di Via Marconi con strutture in pietra a ridosso della parete che sostiene tutto il centro storico e quello in via del Giardino di consolidamento del versante a rischio.
L’architetto Angela Piano ha illustrato invece il progetto Parco. Sul versante del Fontanamaggio saranno realizzati dei gradoni di contenimento per la messa in sicurezza con la creazione di un’area da destinare a spettacoli all’aperto e nella parte bassa una zona d’acqua. Da un lato quindi la messa in sicurezza, ma dall’altro la costruzione di collegamenti e percorsi strutturati come un sistema, con aree ricreative e culturali. I percorsi uniranno l’attuale Parco Kennedy, l’area dell’ospedale, il centro storico, il Piangrande dove si punta a valorizzare il patrimonio edilizio di pregio delle ville del Novecento. Attenzione particolare per i materiali: pietre, una pavimentazione come quella usata nella parte antica di Barga, panchine che sono muretti e che si collocano nel parco senza impatto ambientale. E poi pannelli informativi e illuminazione come quelli che ora sono nel centro storico.
Il secondo lotto di 500mila euro, illustrato dall’ing. Ceccarelli, prevede la messa in sicurezza e consolidamento del versante di Via Puccini e la creazione di un nuovo sentiero che da S. Bernardino scende per poi collegarsi ai percorsi del nuovo Parco e al centro di Barga.
“Un progetto innovativo e che deve diventare un progetto pilota per la salvezza del territorio”, così l’ha definito l’assessore provinciale Alessandro Adami.
Alla presentazione sono intervenuti anche rappresentanti dell’Associazione Industriali di Lucca, dell’Autorità di Bacino del Serchio, l’arch di fama nazionale Borsi; un sostegno è arrivato anche dall’on Ermete Realacci. L’impegno adesso è proseguire nella ricerca di finanziamenti coinvolgendo l’Autorità di Bacino e il Ministero visto che si tratta di sicurezza ambientale.

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