L’opinione del sindaco Umberto Sereni
Erano tante, davvero tante le persone che la mattina di sabato 8 marzo hanno preso parte ai festeggiamenti per l’inaugurazione del nuovo Ponte sul Serchio. Nonostante la pioggia a centinaia, uomini e donne, giovani e anziani, si sono dati appuntamento lungo le strade e le spallette del nuovo ponte pavesate di bandiere tricolore: Era a vedersi uno spettacolo commovente ed esaltante: l’immagine vera e sincera dei sentimenti del nostro popolo che con la sua presenza mandava messaggi di grande significato civile. Sicuramente intendeva tributare riconoscenza e apprezzamento per chi aveva voluto ed aveva realizzato quella poderosa opera pubblica. E poi intendeva riaffermare quel diritto al progresso che l’intera Valle del Serchio aveva espresso con la lunga mobilitazione per il Ponte.
E’ anche per questi motivi che possiamo considerare sabato 8 marzo come una giornata “storica” per la Valle: Lo è per il fatto in sé: l’inaugurazione di un nuovo ponte – e che ponte !- che unisce le due sponde del Serchio. Da sempre i ponti sono la premessa di crescita e di sviluppo. Il nuovo ponte già fa sentire i suoi benefici effetti: in quella che era una zona acquitrinosa e deserta stanno ora crescendo due centri industriali con capannoni attrezzati che cambiano tutto il panorama della zona.
Tra poco dal nuovo ponte partirà una strada diretta che lo congiungerà con lo stabilimento della Metallurgica liberando così dal traffico pesante la lunga fascia dei paesi che da Calavorno, a Ghivizzano, a Piano di Coreglia, a Ponte all’Ania arriva a Fornaci. Per quei centri sarà un grande beneficio di sicurezza e di salute. E di sviluppo.
Grande poi è la spinta che la realizzazione del nuovo ponte genera sulla vita e sulla mentalità della Valle. Un’opera realizzata è un forte incoraggiamento a tante altre opere: il Positivo genera il Positivo. Per tutta la Valle si sente un’aria nuova, fatta di tante cose positive: da Ponte all’Ania a Mologno si vedono i segni di notevoli investimenti edilizi. Edifici abbandonati vengono recuperati, nuove aree vengono trasformate . Grandi progetti si preparano per Barga e per Fornaci.
Dappertutto c’ è voglia di fare. Il meraviglioso spettacolo della folla che sabato 8 marzo ha festeggiato il nuovo ponte in un tripudio di bandiere tricolori è stato uno spettacolo della Democrazia Virtuosa: il popolo artefice del suo avvenire. E’ questa l’Italia che vogliamo!
Viva l’Italia che cresce!
Umberto Sereni
Lascia un commento