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Una serie televisiva ispirata al libro di Helen Fitzgerald
GLASGOW (SCOZIA) Una bella notizia è appena aggiunta dalla famiglia Casci da Glasgow. La moglie del giornalista Sergio, Helen Fitzgerald, nuora di Angela Botti e Peter Casci, vedrà la realizzazione televisiva da parte della BBC e di Synchronicity Films del suo libro giallo “The Cry” con i noti attori Jenna Coleman (Victoria e Doctor Who) and Ewen Leslie e con il supporto del produttore Glendyn Ivin. Un thriller psicologico in 4 puntate girato a Glasgow e a Melbourne. L’autrice di “The Cry” è una dei 13 figli di una famiglia cresciuta a Victoria (Australia). Da anni vive a Glasgow conil marito Sergio Casci e suoi due figli. Lavora da oltre 10 anni come assistente sociale. Ha pubblicato già altri 3 romanzi con Faber: Dead Lovely, My Last Confession and The Donor. Ogni anno passano le vacanze estive a Barga paese nativo della famiglia Casci. Helen ha già accettato il mio invito di fare una presentazione del suo libro quest’estate a Barga.…
I “Lucchesi che si sono distinti all’estero”. Ci sono anche Sergio Casci e Viola Vannucci
Si terrà sabato 13 settembre, alle ore 10.30, nella sala Ademollo di Palazzo Ducale, la tradizionale cerimonia di premiazione dei “lucchesi che si sono distinti all’estero”. La manifestazione, nata nel 1970 su iniziativa della Camera di Commercio e dell’Associazione Lucchesi nel Mondo, è stata presentata stamani 4 settembre nel corso di una conferenza stampa alla quale sono intervenuti il vice presidente della Camera di Commercio, Ademaro Cordoni, e il presidente dell’Associazione, Ilaria Del Bianco. Come è stato sottolineato nel corso dell’incontro, il premio è il riconoscimento per quei conterranei che, operando nel campo dell’imprenditoria e del lavoro, delle professioni, della cultura e del volontariato, hanno contribuito alla crescita economica e sociale dei Paesi di accoglienza, tenendo alto il nome di Lucca e della sua provincia. I lucchesi nel mondo sono anche un importante punto di riferimento per le aziende della nostra provincia. Un punto di riferimento che nasce dai vincoli che legano Lucca ai propri figli all’estero e ai loro…
- 2 di Sergio Casci
If this was America…
IN SCOTLAND, people think I’m a reasonably clever guy. In Italy, they think I’m an idiot. It’s a language thing. Both my mother and father have Italian as their mother tongue, and in my youth it’s all we ever spoke in the house. As a result, I grew up with a good accent. It was both a blessing and a curse. The blessing is obvious, the curse less so. It stems from the fact that, like any language, the Italian spoken at home has a limited vocabulary. Words which Italian children learn in the playground, the workplace, in academic textbooks and at the cinema, were rarely if ever used.As a result, when summer came and I found myself trying to impress girls at Onesti’s cafe in Barga, I came across not as a cosmopolitan Scot with a remarkably good grasp of the language, but as a home-grown plodder, unable to discuss anything other than pasta or football.The predicament might have…