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Immigrazione, quali cause?
Giovedì 7 settembre a Barga, presso la sala Colombo, organizzata dai Circoli P.R.C. di Barga/Garfagnana, Borgo a Mozzano / Bagni di Lucca si terrà alle 21 un incontro con la popolazione su: “Immigrazione: quali cause?” A parlarne il Responsabile Immigrazione del Partito di Rifondazione Comunista Nazionale Stefano Galieni Secondo Galieni e secondo anche gli organizzatori: Gli Stati Uniti cominciarono col finanziare, addestrare, armare in Afghanistan i Talebani di Al Qaeda per combattere il governo di orientamento comunista. Poi venne l’IRAQ, dove volevano esportare la “democrazia”, poi la Libia, poi la Siria per non citare tutti i paesi in conflitto al loro interno al solo scopo di dividerli per meglio vendergli le armi e rapinare le loro ricchezze. Tutto questo non ha fatto altro che provocare centinaia di migliaia di morti innocenti e milioni di sfollati, che in gran parte rimangono nei singoli paesi o nei paesi limitrofi. Una minoranza attraversa il mediterraneo, rischiando di annegare, per raggiungere le nostre coste.…
Migranti ospitati a Colle Fobia? Bonini: “No, vorrebbe dire ghettizzarli”
Pubblicato nei giorni scorsi nella cronaca grossetana di un giornale regionale, era apparso tra i luoghi probabili per ospitare i migranti che continuano a sbarcare sulle coste italiane, per quanto riguarda la regione toscana, anche il centro didattico faunistico- ambientale di Colle Fobia, una struttura che è composta di tre diversi edifici che possono ospitare fino a 42 persone e che si trova nella montagna barghigiana. Una struttura molto bella, che si trova a 700 m. slm, immersa nel verde e nella natura e completamente isolata, gestita dalla Unione dei comuni. Nelle proprietà che la Regione ha nei vari comuni toscani, sarebbe stata indicata anche la possibilità di trasferire una parte di migranti presso il centro di Colle Fobia, ma la notizia non ha trovato conferme ufficiali da Barga come ci spiega il sindaco di Barga, Marco Bonini: “Già a maggio, prima delle elezioni, avevamo fatto presente alla Regione che quella struttura non sarebbe stata idonea ad ospitare i migranti.…
A Casoli l’aiuto dei richiedenti asilo
Anche loro hanno fatto la loro parte per aiutare la popolazione locale ad affrontare i gravi danni causati dalla tempesta di vento di giovedì. Sono i ragazzi ed uomini provenienti dal Mali, Pakistan, Bangladesh, Ghana, Costa d’Avorio ed ospitati a Casoli, nel comune di Bagni di Lucca, come richiedenti asilo. Hanno trovato accoglienza presso l’azienda agrituristica Il Lago, nell’ambito del progetto d’accoglienza Mare Nostrum, dopo aver vissuto tutti una vera e propria odissea che li ha portato in Italia con i viaggi della disperazione dalle coste libiche., Anche loro nei giorni scorsi hanno dato una mano nella sistemazione e nella pulitura della strada che collega la frazione del comune con la statale 12 del Brennero, dopo gli ingenti danni provocati dal forte vento, che fra l’altro ha fatto rimanere anche Casoli, così come molte altre zone del comune e del territorio provinciale, senza energia elettrica e linee telefoniche.
- 1 di Stefano Elmi
La storia di Tomas e la solidarietà della nostra terra
Tomas Orock Bessem è arrivato dal Camerun come tanti altri passando dalla Libia e successivamente da Lampedusa. Insegnante in una scuola primaria a Mamfe (ovest Camerun), e come molti suoi coetanei ha rischiato in cerca di un’occasione migliore. Era il 2010.In Libia ha fatto molti lavori che i libici non volevano fare, specialmente nell’ambito dell’edilizia, ma allo stesso tempo, alla sera, insegnava inglese privatamente ad alcune famiglie. Non un minuto di tempo libero, poi la guerra e la necessità di spostarsi ancora. Si è imbarcato per un altro continente, l’Europa. “Personalmente ho pagato 200 euro, ma altri pagavano anche di più” afferma Tomas. Così dopo cinque giorni di viaggio, senza né acqua né cibo, su di un barcone malandato, cui l’elenco delle nazionalità a bordo parlerebbe più di un qualsiasi studio sui flussi migratori Tomas è arrivato a Lampedusa. “Mi ricordo che la maggioranza delle persone imbarcate venivano dalla Nigeria, ma molti altri provenivano da: Congo, Camerun, Burkina Faso, Liberia,…