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Il Serchio delle Muse torna nella millenaria Pieve di Loppia
La millenaria Pieve di Loppia ha ospitato il terzo appuntamento del Festival “il serchio delle muse” e lo ha fatto con un bellissimo concerto dedicato alla musica classica con un programma particolarmente interessante. Un viaggio musicale dal classicismo viennese al romanticismo tedesco, attraverso due figure uniche della musica classica, il compositore austriaco Franz Joseph Haydn e Felix Mendelssohn. Ad eseguire il repertorio il trio di violino, violoncello e pianoforte – composto da Paolo Ardinghi, Veronica Lapiccirella e Sergio De Simone. La serata è stata aperta dai saluti istituzionali in un contesto molto particolare che vede la Pieve di Loppia, oggetto di un restauro importante grazie alla sinergia tra popolazione, aziende, istituzioni e la fondazione Cassa di Risparmio di Lucca. E’ giusto ricordare che l’idea della ristrutturazione della millenaria pieve era iniziato proprio al termine di uno dei concerti del Serchio delle Muse. Ad assistere al concerto un pubblico numeroso con la presenza anche di Claudio Roni, figlio dell’ideatore del…
Al via i lavori sul tetto della Millenaria Pieve di Loppia
Con un sopralluogo dei componenti del comitato che si sta occupando del reperimento dei fondi, si è di fatto ufficialmente aperto il cantiere dei lavori del primo lotto del progetto di ristrutturazione e valorizzazione dell’antica pieve romanica di Loppia. Costeranno circa 300 mila euro e saranno eseguiti dalla Impresa Edile Giacchini di Ponte all’Ania. In particolare questo primo intervento è finanziato per c200 mila euro dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e per la rimanente parte dai fondi per i quali è a lavoro, grazie alle donazioni ed alle iniziative messe in cantiere in questi mesi, il comitato promotore. Presidente di questo gruppo è l’arciprete di Fornaci don Giovanneo Cartoni, il primo a credere nell’importanza di valorizzare questo storico luogo di culto. Tra le varie iniziative per la raccolta di fondi e per portare avanti i lavori, la possibilità di acquistare simbolicamente, con le proprie donazioni una parte del tetto della chiesa. Il primo ad aderire è stato…
Con “La Pieve di Loppia” di Viola Colombini inaugurata la stagione letteraria estiva
Hanno preso il via gli appuntamenti del calendario estivo “Itinerari letterari a Barga, tra ville e angoli suggestivi”, programma culturale approntato in collaborazione tra Comune di Barga, Unitre Barga, Fondazione Ricci, Istituto Storico Lucchese sez. Barga, Pro Loco Barga e Cento Lumi. Il calendario intende ravvivare l’estate barghigiana all’insegna della cultura, con presentazioni di libri, convegni, conferenze che toccheranno le splendide dimore e gli angoli più belli del nostro comune. E la prima presentazione letteraria si è infatti tenuta nella millenaria Pieve di Loppia, edificio religioso tra i fiori all’occhiello del nostro patrimonio storico artistico; non a caso, giacché ha avuto come oggetto il libro di Viola Colombini dedicato proprio a “La Pieve di Loppia. Oltre mille anni di storia”, vincitore del Premio di Studi Storici Antonio Nardini indetto da Fondazione Ricci e Istituto Storico. Lo studio della giovane Viola, edito da Cento Lumi, vuole raccogliere non solo la lunga storia di questo edificio, preziosa perla artistica e architettonica della…
Valentino Moriconi, l’organo di Loppia e il suo “ingegnosamente costrutto” (prima parte)
FILECCHIO – Valentino Moriconi, in gioventù Sergente degli Alpini ma da tutti apprezzato come appassionato corista della Pieve di Loppia, oltre ad essere suonatore e conoscitore del bell’organo della chiesa, di cui mai pago di udirne la melodia e perché non potendo portarselo a casa, ne ha costruito uno da sé per averlo sempre alla mano ogni qualvolta la passione fortemente lo chiamasse alla panchetta, a questo personaggio chiedemmo se avesse voluto dirci qualcosa dei due aspetti dell’organo pubblico che è alla Pieve e, il suo; del primo la sua storia e qualità del secondo come sia andata che lo abbia costruito e oggi, dopo diverso tempo lo ha scritto nero su bianco, come ci dice lui, però: C’è voluta la Prigionia Covid. Così, con le parole che seguono, è giunta la sua importante e attesa missiva: Ti mando il racconto del restauro dell’organo di Loppia e, a seguire, la descrizione del mio organo. Sarei già contento se avrai la pazienza…
Ai Colori del Serchio di scena le castagne e la Pieve di Loppia
LUCCA – Stasera torna protagonista alla trasmissione televisiva “I colori del Serchio”, diretta da Abramo Rossi, la magnifica Pieve di Loppia. La nuova puntata è in onda su Noi Tv da questa sera, sabato 3 ottobre alle 21, con diverse repliche nei prossimi giorni e fino a sabato prossimo. Il servizio di apertura è dedicato alla stagione della raccolta delle castagne ormai alle porte con immagini ed interviste ai principali esperti provinciali, Massimo Giambastiani e Ivo Poli. Si parlerà poi della millenaria Pieve di Loppia con il bel documentario, ricco di immagini e interviste, cvhe raccontano la comunità di ieri e di oggi attorno alla pieve e poi la storia e la tanta religiosità di cui è ricco questo luogo di culto. Appuntamento dunque ai Colori del Serchio, sabato 3 ottobre alle ore 21 e per tutta la settimana a venire
Alla scoperta della millenaria Pieve di Loppia. Da sabato sera ai “Colori del Serchio” su Noi Tv
LOPPIA – Sabato sera su NoiTv all’interno della trasmissione “I colori del Serchio”, Abramo Rossi vi accompagnerà alla scoperta della millenaria Pieve di Loppia, Grazie ai tanti gli ospiti che racconteranno la storia, le emozioni e la fede che questa chiesa rappresenta ieri come oggi. Il servizio che può essere classificato anche come documentario, sarà suddiviso in due parti dalla durata di circa 20 minuti cadauna; è stato realizzato grazie alla preziosa collaborazione di Marcello Ricci e dell’Unità Pastorale di Fornaci, Loppia e Ponte all’Ania. Le immagini e le interviste sono state realizzate prima del DPCM sul Coronavirus Ecco quando andrà in onda: Sabato 4 aprile NoiTv ore 21 Repliche: Domenica 5 aprile Ore 9-15-23 Lunedì 6 aprile Ore 16.15 e una di notte Martedì 7 aprile Ore 23 circa Mercoledì 8 aprile Pomeriggio e una di notte Giovedì 9 aprile Ore 15.30 Venerdì 10 aprile Ore 23
La Pieve di Loppia e le sue domande (Terza e ultima parte)
Prima di passare alla presunta storia che si potrebbe celare dietro il documento pubblicato nel 2001 da Guido Tigler, la Bolla di Gregorio IX del 1240, pensiamo sia utile dire un poco degli eventi che si andarono determinando in Valle e che videro Barga e Loppia, con loro gran dispiacere, attori principali in difesa dei diritti di tutti i garfagnini. Per farlo ricorriamo al canonico del Duomo di Barga e storico dei più eruditi circa le più antiche memorie della stessa Barga: Pietro Magri (Le Fornaci di Barga 1839 – Barga 1904). Questi scrisse e pubblicò lavori di sicuro interesse e molto documentati e noi andiamo ora rileggendo dal suo “Territorio di Barga” del 1881 e cosa scrive degli anni che precedono la ricordata Bolla di Gregorio IX del 1240, utile per farsi un’idea degli avvenimenti che la sospinsero. Dice Magri che nonostante i diplomi imperiali che volevano la Garfagnana libera da soggezioni, i Lucchesi non tralasciavano di molestarla, aspramente…
La Pieve di Loppia e le sue domande (seconda parte)
Con il primo articolo ci siamo lasciati con l’idea di vedere alcune notizie intriganti circa la vita della Pieve di Loppia ma intanto riprendiamo la strada lasciata circa i potenti Canossa. Aggiungiamo a questo nostro breve racconto della Pieve di Loppia e a onor di cronaca, uno sconosciuto personaggio legato alla Chiesa Romana, un cardinale, Bosone (o Boso), nominato Breakspear, che lo storico tedesco F. Geisthardt in “Der Kammerer Boso”, Berlino 1936, vorrebbe originario o nato a Loppia, vissuto nel secolo XII e morto a Roma nel 1181. Questa figura è molto intrigante per le sue connessioni in Toscana con il potere della Chiesa Romana. Di lui resta da dirsi e per quanto si sappia, che mai è entrato in un qualsiasi racconto sull’importante chiesa di Loppia o nei racconti di storia locale. Tornando ai Canossa, già entrati politicamente in questa parte della Toscana prima ancora che Bonifacio (+1052) ne fosse investito (1027-28), mantengono forte la loro presenza con…
La Pieve di Loppia e le sue domande (prima parte)
Pubblico su questa testata il lavoro che realizzai per il piccolo convegno storico che tenemmo l’8 settembre 2018 presso la Pieve di Loppia, organizzato dall’Istituto Storico Lucchese Sezione di Barga, Proloco Santa Maria Assunta e Unitre Barga, cui detti per nome “Note storiche sulla genesi e vita della Pieve di Loppia”, che rientrava nel titolo dell’iniziativa: La Pieve di Loppia madre delle nostre chiese. Lo faccio con lo spirito del curioso, perché reputo sia giunto il momento di cercare d’uscire da uno storico codificato circa la vita dell’importante chiesa, così iniziando a porci quelle domande che la stessa chiesa ci indica e invita a cercare di rispondere. Non a tutte possiamo dare uno spiraglio di storia, però, almeno cercheremo di percorrere vie che ci possono condurre a intravedere una nuova luce, attentamente riflettendo sul saputo che la storiografia della chiesa e di Barga ci offre. Iniziamo dicendo, che parlare della Pieve di Loppia, cosa fosse nel reale, prima che fosse…
Un appello per il tetto della Pieve di Loppia
Cari amici, barghigiani e loppiesi all’estero, come sapete, nel patrimonio architettonico, artistico, affettivo del territorio da cui provenite, c’è un monumento dalla storia molto importante, la Pieve di Santa Maria Assunta in Loppia. Edificio religioso dalla vita millenaria, è madre naturale delle chiese della Valle del Serchio, in epoca medievale legate ad essa per ragioni spirituali e storiche. Il suo primato è incrementato da un ricchissimo patrimonio artistico e architettonico frutto di secoli di storia e di fede. Ma la Pieve di Loppia, ancora oggi aperta al culto, non è solo un edificio di muratura, ma soprattutto un luogo del cuore cui tante persone si sentono legate da ricordi personali, da aneddoti, da rapporti familiari e amicali. Questo luogo è stato per lunghi secoli il punto di riferimento dei nostri avi: per i momenti lieti e tristi della vita di ogni fedele, per i giorni di festa e i tempi di dolore della comunità, per importanti eventi storici e per…
- 1 di Redazione
Le campane della Pieve di Loppia hanno di nuovo voce
Le campane della Pieve di Loppia hanno di nuovo voce; sono tornate a suonare, dopo tanti mesi, proprio stamani. Suonano, come ci fa sapere il pievano di Loppia don Giovanni Cartoni, dalle 7 alle 22: l’ora, il quarto, la mezz’ora e i tre quarti e alle 20 l’Ave Maria. Ne saranno felici tutti i parrocchiani che non udivano la “voce” delle campane della pieve di Loppia dall’inizio dell’anno, da quando un violento temporale danneggiò tutto il sistema elettronico. Il grido di aiuto per le campane lo lanciò l’allora pievano don Antonio Pieraccini ed è stato poi raccolto dalla gente di Loppia e Filecchio con entusiasmo e dal nuovo pievano don Giovanni Ora l’intervento è stato concluso e questo è stato possibile anche grazie alla gara di generosità che ha coinvolto sabato scorso 170 persone che hanno partecipato proprio alla cena per le campane di Loppia. Era stato messo insieme in quella occasione quanto serviva per completare l’intervento dopo quanto già…
Una vera e propria mobilitazione per ridare voce alle campane della Pieve di Loppia
Ore 23,15 del 19 novembre, arrivo a casa dopo una lunghissima giornata ed essendomi dimenticato questa mattina d’accendere il riscaldamento prima di partire per lavoro, come ben sanno gli ospiti abituali, le mie quattro mura risultano a quest’ora molto più fredde – non chiedetemi il perché – di quanto già non lo sia questa prima fredda serata invernale. Mi ricordo che il Galeotti s’è raccomandato stamani di scrivergli qualche riga circa la serata di beneficenza di sabato scorso a Filecchio per raccogliere fondi da destinare al ripristino dell’impianto che azionava il suono delle campane della Pieve di Loppia. M’accendo quindi il caminetto, mi sistemo sul divano, prendo il PC ed inizio a scrivere; tanto adesso a casa mia è talmente freddo anche per provare a dormire… Inizio dalla doverosa cronaca snocciolando prima di tutto i numeri che penso già ci trasmettono molto: 170 commensali che hanno riempito la sala parrocchiale al pian terreno e due altre stanze al primo piano…
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