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Braccini: “Calo ordini e instabilità economica in KME; serve confronto con l’azienda”
FORNACI – La Fiom chiede un incontro a KME e valuta necessario proclamare iniziative sindacali a tutela delle garanzie occupazionali ed in difesa dei siti produttivi. Così Massimo Braccini, coordinatore nazionale Fiom gruppo Kme dopo il coordinamento sindacale nazionale Fiom Cgil del gruppo Kme per esaminare lo stato della situazione degli stabilimenti dove permane un quadro di instabilità economica ed un calo degli ordinativi, accompagnato da un aumento dell’utilizzo della cassa integrazione. “Le lavoratrici ed i lavoratori del gruppo Kme vivono nell’incertezza lavorativa da troppi anni e serve un chiaro piano di prospettiva che lasci intravedere un percorso volto al ritorno ad una condizione di stabilità – dichiara Braccini – c’è bisogno di ulteriori impegni finanziari ed investimenti da parte della proprietà in Italia e chiarezza sul mantenimento di tutti gli stabilimenti.”. Per quanto riguarda lo stabilimento di Fornaci di Barga Braccini ricorda che 35 lavoratori, a causa dell’impossibilità dovuta all’emergenza sanitaria di portare avanti l’accordo che prevedeva almeno 8…
Braccini (FIOM): “le aziende che possono lavorare lo devono comunque fare secondo il criterio dell’essenzialità. Altrimenti prenderemo iniziatrice di mobilitazione”
In Provincia di Lucca, ed in particolare alla KME di Fornaci, ci sono state lunedì otto di sciopero proclamato dal sindacato FIOM. Dello sciopero e della necessità di fermare il più possibile le produzioni o comunque di ridurre all’essenziale le attività che possono restare aperte, ne ha parlato ieri il segretario toscano del sindacato metalmeccanici FIOM , Massimo Braccini che peraltro giudica positiva l’iniziativa di ieri. “Ieri otto ore di sciopero che mi sembra sia ben riuscito: solo in KME a Fornaci, differentemente da quando dato indicazione a livello regionale, dove le tre sigle sindacali FIM FIOM e UILM avevano chiesto unitariamente a tutte le imprese e le loro associazioni di rappresentanza a optare per una fermata generale di lunedì 23 e martedì 24 marzo, lo sciopero è stato portati avanti solo dalla FIOM: Secondo noi era giusto farlo perché c’erano le condizioni perché si dovesse avviare da tempo una fase di rallentamento produttivo e di messa in sicurezza ed…
Il Ministero del Lavoro rifinanzia cassa integrazione straordinaria. Braccini: “Necessaria verifica scadenze ammortizzatori sociali su KME”
Il ministero del lavoro il 3 aprile ha emanato una circolare con la quale ha Comunicato il rifinanziamento per l’anno 2020 della proroga del trattamento della Cassa integrazione straordinaria per riorganizzazione e crisi aziendale. Le risorse messe a disposizione sono limitate anche rispetto agli anni precedenti, ma estendono nche per l’anno 2020, nel limite delle risorse disponibili, la possibilità alle imprese con rilevanza economica strategica, anche ubicate in più regioni e dove permangono esuberi, di poter richiedere la proroga dell’intervento straordinario di integrazione salariale. Così riporta Massimo Braccini, il coordinatore nazionale FIOM Gruppo KME, massimo Braccini “Nel panorama toscano abbiamo sicuramente alcune imprese dove bisogna verificare la scadenza degli ammortizzatori sociali, in particolare modo riguardo gruppi di rilevanza nazionale che hanno sedi in più regioni come la KME, che sta portando avanti un programma di investimenti che va ulteriormente approfondito, ma che necessita sicuramente di un ulteriore accompagnamento con ammortizzatori sociali. Alla KME vi è stata la cessione delle barre,…
KME su cessione barre di ottone: “Ignoranza delle più elementari normative sindacali quella di Braccini
Lo dice KME in risposta alle dichiarazioni del coordinatore nazionale FIOM per il Gruuppo KME, Massimo Braccini. “Il comunicato del coordinatore nazionale Fiom, Braccini – dice l’azienda – mostra o una plateale ignoranza delle più elementari normative sindacali o, piuttosto, il goffo tentativo di ricerca di visibilità anche a scapito della verità dei fatti. L’annuncio dell’azionista Intek Group relativo all’accordo raggiunto da KME A.G. per la cessione del business delle barre di ottone al gruppo cinese Zhejiang Hailiang Co. Ltd. è infatti un passaggio coerente con il piano strategico annunciato dal Gruppo per una focalizzazione del proprio portafoglio prodotti sui laminati di rame e leghe e sui prodotti speciali. Tale strategia è confermata anche dall’accordo dello scorso luglio per l’acquisizione di MKM, produttore tedesco di laminati in rame e leghe di rame. Comunque, facendo finta di credere alla buonafede delle affermazioni, così si smentiscono: Non esiste dunque alcuna cessazione di attività, nessuna modifica della attività, solo un cambio di azionariato per il…
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Braccini: “In Italia si profila un restringimento produttivo e occupazionale del gruppo KME”
Lo dice Massimo Braccini, coordinatore nazionale FIOM Gruppo KME che riferisce di un accordo raggiunto tra KME ed il gruppo cinese, Zhejiang Hailiang Co, per la cessione delle barre in ottone e dei tubi negli stabilimenti del gruppo Europeo. Cessione che riguarda comunque lo stabilimento di Serravalle Scrivia e non quello di Fornaci di Barga. “Apprendiamo con stupore dell’accordo – dice Braccini – In Italia le barre vengono prodotte nello stabilimento di Serravalle Scrivia (Al) e vi lavorano circa 150 dipendenti, mentre la lavorazione dei tubi, sempre prodotti nel sito di Serravalle, era già stata passata ad altra società di cui Kme detiene il 51%, ma che a seguito di questa operazione prevediamo sia ceduta definitivamente. Il 22 ottobre 2018 abbiamo firmato con Kme un accordo sindacale che prevedeva il rilancio dei siti in Italia (Fornaci di Barga, Serravalle Scrivia, Firenze) con specifici investimenti. Alla Kme Brass di Serravalle nell’accordo è prevista la specializzazione dello stabilimento nel settore barre di…
La FIOM su contratto KME: “L’accordo getta le basi per garantire la ripresa produttiva e le garanzie occupazionali”
A commentare positivamente anche l’approvazione del contratto aziendale da parte dei lavoratori di KME è il coordinatore nazionale della FIOM KME, Massimo Braccini che oltre a sottolineare il grande risultato del 90% di sì, aggiunge: “L’accordo prevede il rilancio dei siti produttivi in Italia, investimenti, aumenti dei volumi produttivi, potenziamento delle linee di fusione, ripresa dell’attività di ricerca e sviluppo, creazione di un polo accademico, un progetto per la produzione di energia, specializzazione dello stabilimento di Serravalle nel settore barre, conferma del ruolo internazionale e di certo servizi della sede amministrativa di Firenze. Siamo molto soddisfatti dell’esito del referendum e ringraziamo tutti i lavoratori per la partecipazione. Riteniamo che questo accordo getti le basi per garantire la ripresa produttiva e le garanzie occupazionali di questo importante gruppo in Italia dopo una lunga fase critica. L’intesa prevede anche una commissione congiunta al fine di monitorare l’andamento aziendale e favorire relazioni industriali partecipative. Sarà nostro compito verificare costantemente la situazione al fine di garantirne l’applicazione”.
Kme Italy, il 25 settembre il confronto per il rinnovo del contratto
Sull’incontro in programma il 25 settembre a Fornaci tra KME e sindacati, interviene anche Massimo Braccini, coordinatore nazionbale FIOM del Gruppo KME. Quello in programma nei prossimi giornis aròà infatti un incontro a livello nazionale per discutere del rinnovo dell’accordo aziendale di gruppo che vede interessate le sedi di Fornaci di Barga, Serravalle Scrivia e Firenze. “Il nostro obiettivo – scrive Braccini – è quello di rilanciare il gruppo in Italia, favorire gradualmente il reintegro di tutti i lavoratori interessati agli ammortizzatori sociali nel gruppo attraverso l’aumento dei volumi produttivi e la garanzia degli investimenti, così come concordato anche presso il Ministero dello Sviluppo Economico, e definire un premio che dia risposte in termini di miglioramenti salariali a tutti i lavoratori. Vorremmo trovare un’ intesa che guardi ai prossimi tre anni, definisca in ogni sito gli specifici investimenti ed i tempi di attuazione, preveda incontri di verifica e analisi, anche attraverso strumenti già in essere come la commissione economica congiunta…
Al Ministero presentato il piano di rilancio KME; servono ammortizzatori sociali per evitare esuberi
Si è svolta o a Roma il previsto incontro tra il Ministero, Kme ed i sindacati per parlare del piano industriale di rilancio e della necessità di rinnovare gli ammortizzatori sociali che, senza una proroga, scadranno definitivamente a settembre con il rischio di tanti esuberi. A riferire dell’incontro è il coordinatore nazionale UILM Guglielmo Gambaedwlla ed il coordinatore nazionale FIOM gruppo KME Massimo Braccini. Per Braccini:“Nell’incontro svoltosi in data odierna presso il Ministero dello sviluppo economico l’azienda Kme ha presentato il piano industriale di rilancio, mettendo in evidenza che l’investimento complessivo ammonterà a circa 70 milioni di Euro. I tempi di attuazione sono previsti in 18/24 mesi e prevedono anche un impianto di autoproduzione di energia elettrica, (soggetto a specifiche autorizzazioni) la creazione di un polo accademico e sull’economia circolare. Questo permetterebbe un recupero complessivo dell’occupazione, ma ad oggi permane un esubero di 140 lavoratori sui circa 1000 addetti tra gli stabilimenti di Fornaci di Barga, Serravalle Scrivia ed il…
Kme, per Braccini incontro al Mise decisivo
Lo dice Massimo Braccini, coordinatore nazionale FIOM gruppo KME che conferma che lunedì prossimo si terrà a Roma l’incontro tra il ministero dello sviluppo economico, con l’azienda KME. “Registriamo da parte della Kme una volontà di rilancio negli stabilimenti in Italia – accompagnati da un piano industriale, presupposto necessario per avviare una discussione in sede ministeriale e farci riconoscere anche adeguati ammortizzatori sociali volti ad accompagnare un programma di investimenti complessi e recupero occupazionale – dice Braccini – Il settore della metallurgia riteniamo che debba ritenersi fondamentale per un paese industriale e va considerato nella stessa misura della siderurgia. Dopo molti anni di incertezze e molteplici accordi sindacali, costati molti sacrifici ai lavoratori, crediamo che vi possano essere di nuovo le condizioni, se il progetto della Kme è credibile e fondato da entità di cospicui investimenti, per uscire da una lunga fase di incertezze e aprire un nuovo scenario di sviluppo che può determinare non solo le garanzie occupazionali, ma…
Coordinamento nazionale sindacale: per KME vengano riconosciuti specifici ammortizzatori sociali”
Il coordinamento nazionale FIM FIOM UILM del gruppo KME si è riunito oggi a Virageggioper discutere della questione KME. Le tre sigle sindacali ritengono, secondo il coordinamento, che l’industria della trasformazione del rame ed i suoi derivati siano un settore strategico per un paese industriale. Lo dichiarano in particolare Narcisa Pellegfrini (FIM), Massimo Braccini (FIOM) e Giacomo Saisi (UILM): “L’azienda KME è da molti anni accompagnata da una pesante crisi che abbiamo gestito con molteplici accordi sindacali volti alla salvaguardia degli impianti e dell’occupazione. Si intravedono nel gruppo timidi segnali di ripresa, ma vi sono seri rischi per le garanzie degli attuali livelli occupazionali. L’ azienda ha presentato a grandi linee un piano industriale supportato da specifici investimenti che riteniamo vada esaminato presso i ministeri competenti con il supporto dello stesso governo in tempi brevi, affinché vengano riconosciuti specifici ammortizzatori sociali per accompagnare la fase di rilancio e garantire l’occupazione e l’integrità del gruppo in Italia. Crediamo che il rame…
Braccini su KME. Chiesto dai sindacati l’incontro con il Ministro Calenda
“Purtroppo non notiamo una ripresa che possa lasciar intravedere una condizione che garantisca un rilancio e l’integrità del gruppo in Italia. Per questo – replica Massimo Braccini alla risposta di KME che ha espresso contrarietà ad un confronto insieme ai sindacati al ministero – è stata inviata dalle organizzazioni sindacali una richiesta di incontro al Ministro Calenda. “Riteniamo necessario – scrive Braccini in un suo comunicato – che il ministro Calenda ci convochi in tempi brevi” Braccini si dice preoccupato dalla situazione e ricorda che a settembre 2018 a Fornaci scadranno gli ammortizzatori sociali che riguardano circa 80 unità: “Kme fa parte delle industrie storiche del nostro paese e da molti anni è accompagnata da una pesante crisi che abbiamo gestito con molteplici accordi sindacali volti alla salvaguardia degli impianti, dell’occupazione e provando a mantenere gli investimenti. Ormai sono molti anni però che vengono utilizzati ammortizzatori sociali e dall’autunno verranno meno. Purtroppo non notiamo una ripresa che possa lasciar intravedere…
Braccini (FIOM): “Settore industria del rame deve essere strategico per l’Italia”
L’industria della trasformazione del rame fornisce un importante contributo all’economia di un paese industriale e deve risentire di tutta l’attenzione nazionale del Governo affinché vi siano investimenti certi e piani di rilancio visionati che garantiscano le missioni produttive, la salvaguardia degli impianti, la tutela occupazionale ed ambientale. Così Massimo Braccini, coordinatore nazionale Fiom gruppo KME, che interviene non sul dibattito in corso in questi giorni circa il piano industriale che passerebbe anche attraverso la produzione in proprio di energia elettrica, ma per sottolineare che nonostante i possibili progetti di rilancio delle produzioni annunciati da KME, la situazione resti critica e complessa per il futuro “Sono molti anni – dichiara – che in Italia manca una visione strategica dell’industria del futuro ed una politica industriale. Crediamo che grandi conglomerati industriali come il gruppo KME, leader in Europa del settore del rame e che in Italia mantiene importanti produzioni industriali nei siti di Serravalle Scrivia ( AL) – Fornaci di Barga (LU) nonché…
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