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Sette licenziamenti tra i lavoratori della Misericordia di Corsagna
A perdere il posto di lavoro, con decorrenza dal 1° aprile, saranno sette lavoratori impegnati nel servizio di soccorso e trasporto sociale. Alla base del provvedimento l’insostenibilità economica dei servizi svolti per l’associazione. Sette lavoratori della Misericordia di Corsagna, impiegati nel servizio di soccorso e trasporto sociale per persone bisognose di assistenza, perderanno il posto di lavoro a partire dal 1° aprile. La decisione arriva in seguito al consiglio direttivo dell’associazione del 14 gennaio, e sarebbe dovuta all’insostenibilità economica del servizio, che verrà pertanto dismesso dato che, secondo la Misericordia, avrebbe minato l’equilibrio economico delle sue altre attività. E’ stata inoltre esclusa ogni possibilità di ri-impiego dei suddetti dipendenti all’interno dell’associazione.
L’Azienda USL 2 sulle polemiche relative alle quote RSA per la Valle del Serchio
In merito al recente articolo relativo ad un allarme occupazionale nelle RSA della Valle del Serchio (quello presso la Residenza Balvedere di Barga) l’Azienda USL 2 di Lucca evidenzia di aver confermato negli ultimi anni le quote sanitarie già concesse in precedenza.“Gli interventi a favore della domiciliarità e la crisi economica hanno però determinato, e questo è un fenomeno che si registra anche in altre realtà, una contrazione generale della domanda di residenzialità – scroive l’Azienda – Specifiche convenzioni sono state attivate con RSA private per integrare la disponibilità delle strutture pubbliche presenti nel territorio della Valle, che ovviamente non possono soddisfare in maniera completa la domanda espressa dal territorio.L’obiettivo dell’Azienda USL 2 e dei Comuni della zona è comunque, a livello generale, quello di continuare ad implementare un nuovo modello di welfare territoriale, mirato a valorizzare l’integrazione tra interventi domiciliari e residenziali (prioritariamente temporanei) in modo da ritardare il più possibile l’inserimento definitivo dell’anziano in struttura. Ciò a tutela…
RSA Belvedere. Cresce il rischio di licenziamenti per le 17 dipendenti
A rischio 17 posti di lavoro e la prosecuzione delle attività della Residenza per anziani “Belvedere” nel centro storico di Barga.La certo non positiva prospettiva è emersa questa mattina nel corso di una conferenza stampa che le dipendenti hanno organizzato presso la sede CISL d Fornaci di Barga.A mettere a rischio il lavoro di tante persone, tutte donne tra infermiere, Oss, Adb e cuochi (tra dipendenti dirette e della cooperativa “La Cerchia” di Lucca che gestisce alcuni servizi) è il cronico calo di ospiti della RSA barghigiana legato specialmente alle nuove politiche messe in atto dall’ASL 2. Problematiche già oggetto di incontri e di confronti nei mesi scorsi. La situazione è stata sottolineata dal segretario provinciale della Fisacat CISL, Giampiero Guidi: “Secondo la proprietà (la famiglia Turri di Barga che ha fondato questa azienda nel 1987 e che dal 1993 ha spostato la sede da Coreglia presso i locali dell’ex conservatorio Santa Elisabetta nel centro storico di Barga ndr) il…
Tutti uniti per la difesa dei posti di lavoro alla KME
Tutti uniti, istituzioni, politici, sindacati e lavoratori, per portare avanti la battaglia per il mantenimento di tutti i posti di lavoro allo stabilimento KME di Fornaci. Una battaglia che si combatte non sul pensare a quali potranno essere le forme alternative di sostegno ai lavoratori licenziati, ma per far sì che non venga perso nessun posto di lavoro.Queste le parole conclusive dell’intervento del presidente della provincia, Stefano Baccelli al consiglio comunale straordinario convocato dal sindaco di Barga Umberto Sereni per discutere della crisi occupazionale di KME.Un intervento che ha riassunto la volontà di tutti gli intervenuti, politici, rappresentanti sindacali e istituzionali. Quei posti di lavoro vanno difesi fino a quando lo spettro dei licenziamenti non sia cancellato.Una riposta forte del mondo delle istituzioni locali, regionali e provinciali, testimoniata anche dalla presenza dell’assessore della Regione Toscana Bertolucci che ha rimarcato la piena attenzione della Regione Toscana sul problema della “Metallurgica” di Fornaci, finanche ad investire la task-force anticrisi nominata dalla giunta…
La vicenda KME: intervengono i sindacati e Rifondazione
La crisi KME e lo spettro di 130 possibili licenziamenti continua a tenere viva l’attenzione in una Valle del Serchio che sta cominciando seriamente a fare i conti con la recessione.Sui 130 esuberi presso lo stabilimento metallurgico di Fornaci torna ad intervenire il segretario provinciale FIOM-CGIL, Massimo Braccini secondo il quale non siamo ancora all’interno di nessuna procedura formale e, sono previsti ulteriori incontri sindacali: “ma teniamo a precisare che non accetteremo nessun tipo di percorso che non dia garanzie certe a tutti i lavoratori. L’azienda è da tempo che fa ricorso alla cassa integrazione ed è evidente che si presenta all’appuntamento della crisi già in crisi,ma questo non vuoldire che debbano essere i lavoratori a dover subire questa situazione”. “I lavoratori – continua Braccini – sono anni che stanno facendo sacrifici, in attesa dell’auspicata ripresa, ed è evidente che, anche questa volta, invece si presenta un quadro delicato e pesante, dove all’interno vi sono anche tutta una serie di…
Luvata: nuova fumata nera. L’azienda resta sulle sue posizioni
Il 23 settembre presso l’Associazione Industriali di Lucca, si è tenuto un altro incontro, nell’ambito di quanto previsto dalla procedura di mobilità, tra l’azienda Luvata di Fornaci di Barga e le Organizzazioni Sindacali.L’azienda, come rende noto Massimo Braccini, segretario provinciale della FIOM CGIL, ha comunicato ancora una volta la volontà di cessare l’attività produttiva a Fornaci di Barga, con il conseguente licenziamento di tutti i lavoratori dipendenti. Inoltre, rispetto alla possibilità di continuare almeno una piccola parte di lavorazioni, sono emerse notizie non molto definite , legate a eventuali progetti che dovranno essere chiariti tra molto tempo e che, secondo le organizzazioni sindacali soprattutto, non sono da tenere in considerazione come soluzione, seppur parziale, rispetto alla grave situazione che si è venuta a creare.Secondo il segretario provinciale Braccini, Luvata si è dimostrata un’azienda totalmente insensibile ed ha tenuto, fin dall’inizio di questa vertenza, un comportamento distante, di totale disinteresse rispetto ai problemi che sta causando. “Potevano darci la possibilità di…