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Fusione tra Castiglione e Villa Collemandina, sì al referendum
FIRENZE – Nei comuni di Castiglione di Garfagnana e di Villa Collemandina, in provincia di Lucca, si procederà al referendum consultivo per l’istituzione – dal 1° gennaio 2019 – del Comune di Villa di Castiglione. Il via al referendum è stato dato oggi, mercoledì 10 gennaio, nel corso dei lavori della commissione Affari Istituzionali e Bilancio, presieduta da Giacomo Bugliani (Pd), che ha licenziato a maggioranza la proposta di deliberazione per l’indizione della consultazione. L’audizione dei sindaci dei comuni interessati, Daniele Gaspari e Dorino Tamagnini, primi cittadini rispettivamente di Castiglione di Garfagnana e di Villa Collemandina, ha presentato due realtà contigue non solo per territorio ma anche per servizi, sottolineando la necessità di dare una nuova organizzazione nell’interesse della popolazione. I 1800 abitanti di Castiglione, insieme ai 1300 di Collemandina, andranno a formare un Comune di circa 3000 unità, dimensione più congeniale e di peso, secondo i sindaci, che hanno ricordato il percorso partecipativo promosso sul territorio e le delibere…
Il Comitato: stop alle fusioni
Stop alle fusioni dei comuni. Ribadisce la sua ferma posizione il Comitato per l’attuazione della costituzione Valle del Serchio. Lo fa con questo comunicato: “Dopo le vicende della proposta di fusione di Appennino in Garfagnana, sulla quale la decisione dovrà essere presa ormai in breve tempo, il dibattito sul tema è tenuto vivo da quello che è accaduto a Gallicano. Lo stop che il Sindaco Saisi ha clamorosamente decretato alla consultazione informale per la unificazione con Molazzana e Fabbriche di Vergemoli, che noi del Comitato auspichiamo sia una definitiva rinuncia ad ogni ipotesi di fusione, conferma ancora una volta le ragioni dell’attività informativa che abbiamo svolto in questi ultimi mesi. Rivendichiamo con forza un ruolo determinante nell’avere contribuito a far conoscere le motivazioni di contrarietà alle fusioni dei Comuni, nel far comprendere che non si tratta di processi automatici, predeterminati e scontati. Il dibattito di queste ultime settimane dimostra che finora l’argomento era stato trattato con superficialità e senza gli…
Ok da consiglio regionale a referendum su fusione dei comuni di Pieve Fosciana, Fosciandora e San Romano in Garfagnana
“Via libera dal Consiglio regionale al referendum sulla fusione dei comuni di Pieve Fosciana, Fosciandora e San Romano in Garfagnana. È il coronamento di un processo che sta andando avanti da tempo e vede già lavorare congiuntamente i diversi enti locali su più fronti, grazie a una gestione associata dei servizi. Il percorso, che ha portato alla proposta di legge di iniziativa della Giunta è condiviso con le singole amministrazioni che si sono espresse favorevolmente per l’istituzione del comune di Appennino in Garfagnana. Ai sindaci va quindi tutto il mio apprezzamento per aver sostenuto convintamente questa scelta, primi sul nostro territorio dopo la fusione di Fabbriche di Vallico e Vergemoli; confido quindi che tutti i cittadini condividano lo spirito che ha mosso i nostri amministratori e accolgano positivamente quest’importante novità. Come Pd ci siamo fin da inizio legislatura mossi a sostegno delle fusioni con una risoluzione ad hoc che ha consentito l’avvio di un grande e importante percorso di partecipazione…
Fusioni: no al mercanteggiamento dei Comuni
Il “Comitato per l’Attuazione della Costituzione Valle del Serchio” entra nel dibattito, molto vivo in questo periodo, delle fusioni tra Comuni esprimendo il proprio parere negativo, nella sostanza e nel metodo e annunciando iniziative politiche e di mobilitazione su questa tematica, in particolare nei referendum che dovranno consentire alle popolazioni interessate di pronunciarsi sulle singole proposte di Fusione tra Comuni. “No al mercanteggiamento dei Comuni – scrive – le fusioni proposte sono motivate da soli aspetti economico finanziari, non rispondono a criteri organizzativi, geografici, territoriali etc.. Si corre dietro ad incentivi temporanei, per sbarcare il lunario qualche anno, sacrificando storie e tradizioni di comunità secolari ad una logica puramente economicistica. Le fusioni in procinto di realizzarsi sono state decise in maniera troppo frettolosa e senza un coinvolgimento sufficiente delle popolazioni interessate, senza un coordinamento tra le varie ipotesi, senza una visione d’insieme dell’intera Valle del Serchio. Le fusioni ridurranno i Comuni più piccoli in periferie di quelli maggiori; dopo il…