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Sabato torna a Castelnuovo la tradizionale Fiera del formaggio
Torna a Castelnuovo, sotto il loggiato Porta, la Fiera del formaggio, che però non sarà come da tradizione il 1° Settembre, ma questo 3 settembre arricchendo così il vasto programma della tradizionale “fiera delle donne” che si celebra da sempre la prima domenica del mese. La Fiera del Formaggio è forse l’evento più antico che viene celebrato a Castelnuovo in epoca moderna; nasce nel lontano passato dall’esigenza dei pastori che, quando rientravano dalla transumanza sugli alpeggi della Garfagnana, aveva molto formaggio da vendere e insieme la necessità di acquistare beni di altro genere. Oggi, grazie all’amministrazione comunale, alla pro-loco e alla collaborazione dell’Unione Comuni Garfagnana, si continua a celebrare questo appuntamento all’insegna della tradizione e della valorizzazione delle bontà locali. Certo i pastori non sono più numerosi come un tempo; però partecipano alla tradizionale gara del formaggio che anima questo evento: ogni anno una commissione qualificata ONAF (Organizzazione Nazionale degli Assaggiatori di Formaggio) esamina e assaggia ben oltre 30 forme di formaggio Pecorino, Caprino, Vaccino e misto…
La preparazione del formaggio
Per GiornalediBargaTV alcune immagini girate in località Montate con la preparazione del formaggio a cura dei fratelli Marisa e Giulietto Marchi. Abbiamo appreso nell’occasione anche alcuni termini legati agli attrezzi che oggi come decenni e decenni orsono servono ancora per preparare il formaggio e per ottenere dal resto la ricotta. La mestatoia (in abete), lo speciale mestolo per girare il latte e favorire la sua coagulazione, che dà origine alla cagliata; il cassino, il recipiente che poi serve, raccolto il formaggio, per farne uscire tutto il siero; la caldaia, ovvero il grande calderone dove si scalda il latte e poi il siero per arrivare alla produzione successivamente della ricotta… Poi la “creazione” del formaggio, fatta come sempre, come da tanto tempo ed anche in un passato meno recente si fa il formaggio da queste parti: ogni sera, tutto l’anno; dopo la mungitura delle pecore che avviene sia al mattino che alla sera, verso il tramonto. Abbiamo visto uscire tre belle…
- 4 di Maria Elena Caproni
Un vecchio mestiere con una nuova visione: Giordano e le sue capre
“Io sto con le capre” titolava Stefano Elmi qualche anno fa per descrivere la coraggiosa scelta di Giordano Bonaccorsi di mollare studi e futuro “normale” per dedicarsi al mestiere di pastore. E in questi anni Giordano è rimasto con le capre fino a realizzare il suo progetto: vivere di questa vita, campare del suo lavoro. Pastore? Allevatore? Imprenditore agricolo? Le definizioni poco contano ora che di capre ne ha 170 (alcune camosciate, la maggior parte di razza garfagnina), allevate con tutti i crismi e i rispetti del caso per produrre latte da trasformare in formaggio. Ad essere onesti, però, questa frase non basta per descrivere quello che Giordano fa. Perché dietro ci sono sì sacrificio e passione, ma pure competenza, intelligenza e innovazione. Giordano – assieme alla sua compagna Hanna che con lui forma l’azienda agricola Bonaccorsi Giordano – ha scelto di fare il pastore con criterio, con l’apertura mentale necessaria per fare qualcosa di diverso, al contempo antico eppure attuale. “Ho…