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Le Comunità toscane al tempo del Risorgimento. Dizionario Storico. Sabato la preentazione
BARGA – Dalla A di Abbadia San Salvatore alla Z di Zeri: le 322 comunità della “Grande Toscana” al tempo del Risorgimento sono oggetto della meticolosa indagine curata dal professor Fabio Bertini. La ricostruzione storica prende avvio dagli ultimi anni di governo del granduca Pietro Leopoldo e dal suo progetto di riforma (ma talora si spinge a considerare anche più antiche radici storiche) e attraversa i grandi eventi successivi: la dominazione napoleonica, la Restaurazione, per soffermarsi sui fondamentali momenti di rivolta e di lotta per le libertà, l’indipendenza e l’unità nazionale, a volte anche facendo riferimento in proiezione a eventi successivi. Le voci del Dizionario riguardano non solo le popolazioni un tempo granducali, ma anche quelle che, in modo transitorio o continuo, hanno fatto parte di altri Stati, come Parma e Modena, e altre ancora che, un tempo toscane, oggi si trovano in altre regioni. Non solo della grande Storia si parla dunque, di celebri battaglie, di scambi di troni…
Presentazione del volume “Le comunità toscane al tempo del Risorgimento”
BARGA – Le comunità toscane al tempo del Risorgimento. Sabato 14 ottobre alle ore 16, presso la fondazione Ricci onlus in via Roma a Barga, avverrà la presentazione di questo volume, un dizionario storico di Fabio Bertini. Alla presenza e con l’intervento dell’autore, introdurranno i docenti dell’Università di Firenze Claudio De Boni e Christian Satto.
Presentato lo studio di Tognarelli sulle acqueforti di Vittorini
Un nuovo volume arricchisce gli studi sulla figura e sull’opera del pittore barghigiano Umberto Vittorini: si tratta di “30 Acqueforti d’autore. L’arte incisoria di Umberto Vittorini”, catalogo delle acqueforti esposte lo scorso primo luglio alla Fondazione Ricci con la curatela di Cristian Tognarelli. Cristian, che possiamo oggi definire uno dei massimi estimatori e conoscitori del lavoro del maestro, propone in queste pagine un commento e una catalogazione delle opere realizzate con questa particolare tecnica, di cui si è sempre conosciuto poco: dopo gli studi degli ultimi decenni, proprio la mostra allestita nel 2016 alla Fondazione Ricci ha fatto riemergere alcune acqueforti prima non conosciute e che Cristian ha provveduto a riordinare cronologicamente, intitolare e descrivere.Di questo lavoro, e di quanto Vittorini ha operato in vita, comprese le drammatiche circostanze che lo portarono a perdere le lastre e i lavori incisori durante un bombardamento a Milano, ha discettato Cristian Tognarelli, intervistato da Sara Moscardini: l’anteprima della presentazione si è tenuta sotto…
30 acqueforti alla riscoperta di Vittorini
Dopo la bella mostra promossa la scorsa estate l’arte di Umberto Vittorini torna alla Fondazione Ricci di Barga grazie alla riscoperta di 15 acqueforti del noto artista barghigiano, figura di spicco dell’arte del ‘900., La opere ritrovate e soprattutto come si è arrivati alla riscoperta di altri pezzi che vanno ad arricchire la collezione delle opere calcografiche dell’artista, sono state presentate sabato pomeriggio nella conferenza “30 acqueforti d’autore – la riscoperta dell’arte incisoria di Umberto Vittorini”. Trenta, perché trenta sono adesso in tutto le acqueforti di Vittorini. La presentazione del lavoro che ha portato al ritrovamento delle nuove acqueforti, con anche i saluti della presidente della sezione di barga dell’istituto Storico Lucchese, Sara Moscardini e dell’assessore alla cultura, Giovanna Stefani, è stata a cura della presidente della Fondazione, Cristiana Ricci, dello storico locale Pier Giuliano Cecchi e soprattutto di Cristian Tognarelli, massimo esperto dell’opera di Vittorini e principale artefice della riscoperta della acqueforti. Proprio la presidente Cristiana Ricci, ha spiegato…
Umberto Vittorini: le 15 acqueforti ritrovate. Sabato 1 luglio a Barga la presentazione delle opere
Si tiene sabato 1 luglio alle 17 alla Fondazione Ricci di Barga (via Roma, 20 – Barga), a ingresso libero, la conferenza “30 acqueforti d’autore – la riscoperta dell’arte incisoria di Umberto Vittorini” (Barga, 1890-Milano, 1979). In seguito alla mostra che la Fondazione dedicò al pittore barghigiano l’estate scorsa, l’interesse intorno alla sua figura ed alla sua produzione è aumentato, ed ha portato all’individuazione e alla riscoperta di altre 15 acqueforti: un evento molto rilevante per il settore. Vittorini (amico di Lorenzo Viani, ha attraversato il Novecento e vissuto gli eventi tragici delle guerre ed è sicuramente una figura di primo pianmod ell’arrte italiana del ‘900. A 38 anni dalla scomparsa, questi 15 pezzi riemergono grazie alla ricerca effettuata da Cristian Tognarelli, collezionista, e da Cristiana Ricci, già curatrice della mostra “Umberto Vittorni nelle collezioni private” che si è tenuta nel 2016: entrambi hanno lavorato per “riportare” Vittorini alla sua Barga (era nato a Sommocolonia), con il sostegno della Fondazione…
30 acqueforti d’autore. La riscoperta dell’arte incisoria di Umberto Vittorini
La Fondazione Ricci organizza presso la propria sede in via Roma, il prossimo 1 luglio (ore 17), una conferenza dedicata al ritrovamento di acqueforti del noto artista barghigiano del ‘900, Umberto Vittorini, pensate distrutte. “30 Acqueforti d’autore – La riscoperta dell’arte incisoria di Umberto Vittorini” , è un incontro su un aspetto poco conosciuto dell’artista, non marginale o secondario alla sua attività di pittore. Una presentazione, per la prima volta in assoluto come detto, di un numero notevole di opere, molte delle quali inedite o pezzi unici.
Un pomeriggio dedicato all’Ariosto alla Fondazione Ricci
Un pomeriggio di bella cultura ha avuto luogo sabato 3 dicembre alla Fondazione Ricci di Barga: protagonista dell’evento è stato uno dei più illustri personaggi che ha abitato la Valle del Serchio, vale a dire Ludovico Ariosto che per tre anni, dal 1522 al 1525, operò a Castelnuovo Garfagnana come Commissario Generale incaricato dal Duca di Ferrara. Il ricordo del cinquecentenario di Ariosto in Garfagnana si è già avviato da quest’anno, visto che nel 2016 sono caduti i 500 anni della pubblicazione dell’Orlando Furioso, come hanno già ricordato alcune belle iniziative come la mostra di Possenti tenutasi la scorsa estate presso la Fortezza di Mont’Alfonso. E ora è il turno di due meritevoli lavori promossi dalla Fondazione Banca del Monte di Lucca, quelli presentati lo scorso sabato a Barga: si tratta della docufiction “Il Furioso in Garfagnana” e del libro “Ludovico Ariosto Commissario Generale Estense in Garfagnana”. Sabato, alla presenza di un bel pubblico, in Fondazione i due lavori sono…
Un pomeriggio dedicato all’Ariosto
Sabato 3 dicembre alle ore 16.30 presso la Fondazione Ricci di Barga si terrà un pomeriggio dedicato a Ludovico Ariosto e ai suoi anni in Garfagnana.Sarà proiettata la docufiction “Il Furioso in Garfagnana”, a cura dell’Associazione culturale Chirone, con la regia di M. Bernardi e l’interpretazione di A. Bertolucci; a seguire sarà presentato il nuovo volume del prof. Pietro Paolo Angelini “Ludovico Ariosto Commissario Generale Estense in Garfagnana”, a cura della dr.ssa Sara Moscardini.
A margine la mostra cartografica su Domenico Cecchi
Sabato 8 ottobre 2016 si è avuto presso la Fondazione Ricci di Barga l’importante incontro su “La cartografia storica della Valle del Serchio: il singolare contributo di Domenico Cecchi”, con cui si è cercato di porre in evidenza, oltre lo sviluppo della nostra cartografia, soprattutto il contributo che a questo sviluppo ha dato lo stesso Domenico Cecchi da Castiglione Lucchese, oggi Garfagnana, cercando ancora di porre in rilievo una delle sue qualità. Alludiamo alla rivendicata “libera professione”. Dopo questa prima iniziativa, da domenica 9 ottobre sino al 16, è stata visibile alle Stanze della Memoria la mostra “Domenico Cecchi (1678-1745) Cartografo Agrimensore del secolo XVIII”, importante momento che ha permesso di entrare in contatto con i suoi vari lavori cartografici: carte corografiche della Garfagnana, altre a scopo militare della Fortezza di Castiglione e soprattutto esempi del suo lavoro nel campo degli estimi o “terrilogi”, con la seconda parola definendo lo stesso i molti lavori composti per enti ecclesiastici, opere laiche…
La mostra di Domenico Cecchi alle Stanze della Memoria
Dopo la giornata di studi dello scorso sabato, Barga dedica una mostra al cartografo castiglionese Domenico Cecchi presso le Stanze della Memoria. La mostra riprende le tematiche sviluppate all’incontro presso la Fondazione Ricci e ripercorre le avventurose vicende e le opere del castiglionese Domenico Cecchi, autore nel ‘700 di terrilogi e carte per le comunità della Valle del Serchio.Questa mattina hanno approfonditamente visitato la mostra l’assessore Giovanna Stefani insieme a Roberto Tamagnini in rappresentanza dell’Amministrazione Comunale di Castiglione di Garfagnana, Cristiana Ricci presidente della Fondazione Ricci Onlus, Sara Moscardini direttore della sezione barghigiana dell’Istituto Storico Lucchese, e Pier Giuliano, Samuele e Giuseppe Cecchi, discendenti del cartografo.La mostra, curata dal presidente della Pro Loco di Castiglione Luigi Lucchesi e dal compianto Mariano Verdigi, era stata proposta qualche anno fa a Castiglione e Castelnuovo, ed ha trovato oggi spazio a Barga, città dove il Cecchi risiedé e realizzò terrilogi per il convento di Sant’Agostino, le monache di Santa Elisabetta, la propositura e…
Domenico Cecchi: un cartografo castiglionese esule per forza. A Barga un convegno ed una mostra
Nato in terra Lucchese, Castiglione di Garfagnana, morì in terra Estense, a pochi passi da casa, a Pieve Fosciana. Ingegnere ed architetto, si impegnò come amministratore di Castiglione. Fu eletto anche Camerlengo. Egli sosteneva che la sua professione dovesse “essere indifferente rispetto ai committenti” e ciò, unito ad altre cause, compreso un complotto di un “vecchio camarlingo”, determinarono il suo futuro, pieno di traversie, che lo portarono a trasferirsi nella modenese Castelnuovo, a spostarsi nel Ducato di Modena e lavorare per gli Estensi. Ma per saperne di più sulla vita di Domenico consiglio la lettura del lavoro di Pier Giuliano Cecchi “La Vicaria Lucchese di Castiglione tra il sec. XVII e XVIII – Il caso del Camerlengo Generale, il cartografo sergente Domenico Cecchi (1678-1745)” ripubblicato nel settembre di quest’anno, con il contributo della Fondazione Ricci Onlus, ed estratto da “Architettura militare e Governo in Garfagnana – Atti del convegno tenutosi a Castelnuovo di Garfagnana nella Rocca Ariostesca il 13 e…
La storia della Valle del Serchio attraverso le sue carte: sabato 8 e domenica 9 si parla di Domenico Cecchi
La storia della Valle del Serchio attraverso le sue carte. Sabato 8 ottobre alle 17 alla Fondazione Ricci Onlus incontro di studio sulla cartografia storica organizzato dalla Fondazione Ricci e dall’Istituto Storico lucchese, sezione di Barga, dal titolo “La cartografia storica in Valle del Serchio: il singolare contributo di Domenico Cecchi”. Dopo i saluti istituzionali e l’introduzione a cura di Cristiana Ricci e Sara Moscardini, parleranno Margherita Azzari (Università di Firenze) su “La cartografia storica della Garfagnana”, Pietro Paolo Angelini su “La Valle del Serchio, terra di confine” e Pier Giuliano Cecchi sull’argomento “Il cartografo Domenico Cecchi e i terrilogi barghigiani”. Il pomeriggio, che ha il patrocinio dei Comuni di Barga e Castiglione di Garfagnana, della Pro Loco Castiglione di Garfagnana e realizzato con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, è dedicato alla rappresentazione cartografica del territorio della Valle del Serchio nelle varie epoche storiche. La complessa situazione di quella che per molti secoli fu terra di…