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Le epidemie nei secoli di Barga tra fede e speranze. 1630: la peste e la nuova chiesa a San Rocco (terza parte)
Tutti sappiamo, avendo letto “I Promessi Sposi” di Alessandro Manzoni, cosa volle dire questa peste che colpì Milano nel 1630 e gran parte dell’Italia. Si pensi che al sopraggiungere del morbo quella città che contava 250.000 abitanti, quando cessò era rimasta con solo 64.000 persone. La nostra Valle fu lambita da tale sciagura ma Barga pare ne fosse rimasta immune, così come recita una delibera comunale del 5 ottobre 1631, dalla quale apprendiamo ancora che i Barghigiani, quale ringraziamento per lo scampato flagello, al pari di Sommocolonia, avevano iniziato la costruzione di una nuova chiesa dedicata a San Rocco. In pratica la presunta compagnia di San Rocco che gestiva il vecchio oratorio dedicato al Santo e costruito alla fine del Sec. XV, ora, per lo scampato pericolo della peste, volle dedicargli una nuova e più ampia costruzione, una vera e propria chiesa. Il luogo fu scelto con molta facilità perché, uscendo dall’oratorio, davanti a loro c’era un grande campo coltivato,…
- 3 di Pier Giuliano Cecchi
Le epidemie nei secoli di Barga tra fede e speranze (seconda parte)
I francescani di Barga e San Rocco Altro momento di pestilenza nella Valle successe al tempo del beato Michele da Barga (1399-1479), precisamente verso il 1470, epoca in cui il Beato con un suo compagno, eroicamente assistendo anche i moribondi, insieme con lui ne portò più di settecento alla sepoltura in tutta la Valle del Serchio. Allora i frati erano allocati in fondo al Piangrande di Barga, precisamente situati tra due importanti castelli: Barga e Gallicano, precisamente al convento di Santa Maria delle Grazie, odierno San Bernardino. La peste stava mietendo molte vittime nel castello di Barga e i barghigiani vollero quei buoni frati dentro le mura, così alloggiandoli nella casa della Compagnia del SS. Crocifisso. Cessata l’emergenza e al momento di fare ritorno al convento in fondo al Piangrande, sospinto dai barghigiani, ecco che il beato Michele con l’assenso del superiore, riuscì a convincere la sua famiglia, i Turignoli, a rendersi disponibile a una permuta dei beni su cui…