Tag: emigranti
Aria di Barga, serata speciale in piazza San Felice
Già dal titolo un anticipo di ciò che si è respirato sabato sera in piazza San Felice: aria di Barga, così come ormai accade da alcuni anni grazie all’impegno dell’Arciconfraternita di Misericordia di Barga. La partenza di questo tipo d’incontri, affidata alla generosa e attenta cura della prof. Graziella Cosimini, si ebbe con la stessa professoressa, ricordando, sempre con uno spettacolo in piazza San Felice, i confratelli illustri della stessa e antica istituzione barghigiana: Maria e Giovanni Pascoli, in occasione del centenario della morte del Poeta che cadeva nel 2012. A fianco a Graziella Cosimini si sono alternati vari personaggi, come la soprana Sally, il chitarrista Guazzelli, il fisarmonicista Gronchi, il mezzosoprano Popolani e buon ultimo il tenore Pieruccini. Dal buon successo di quella prima iniziativa, incentrata su scritti e poesie di Pascoli che portavano alla riscoperta del vissuto di Barga e Comune, ben delineate dal Poeta, che della sua gente e cose innalzò tutto a poesia, è nata l’idea…
Accoglienza migranti. Difficoltà a Barga a trovare sistemazioni. Probabile il ritorno della soluzione Colle Fobia
Giorno decisivi anche per il comune di Barga per affrontare la questione dell’ospitalità ai richiedenti asilo, ai profughi che continuano ad arrivare al centro di accoglienza gestito a Lucca dalla Croce Rossa dove ormai siamo all’emergenza. Il Comune di Barga è da giorni impegnato in una trattativa con alcuni privati per individuare alcune strutture in affitto. Sono state viste abitazioni che in totale potrebbero accogliere da 10 a 14 migranti, dislocate nelle varie zone del comune. Per il momento però la situazione è in stallo. Il problema sta negli affitti richiesti dai proprietari delle abitazioni che sarebbero eventualmente disponibili, come ci spiega il sindaco Marco Bonini: “I privati che abbiamo contattato pensavano di realizzare cifre più cospicue ma fuori da ogni logica. Il doppio delle cifre di mercato per il nostro territorio. Pagare così tanto vorrebbe dire sottrare risorse da mettere invece a disposizione di quelle associazioni che secondo i nostri piani dovrebbero seguire l’accoglienza e l’assistenza dei richiedenti asilo…
Da Mattmark al Mare Nostrum: la fame che sfida la morte
(Giovanni Magri: “migranti” barghigiani) La tragedia di Mattmark in Svizzera di cui quest’anno ricorre il 50° – in cui persero la vita ottantotto persone, tra cui cinquantasei emigrati italiani, che lavoravano in un cantiere sotto il ghiacciaio dell’Allalin per la costruzione di una diga nelle Alpi vallesane – è stata ricordata sabato 29 e domenica 30 agosto a Briga, Naters ed ai piedi della diga di Mattmark con una serie di significative iniziative promosse da un Comitato italo-svizzero ad hoc presieduto dal professor Domenico Mesiano, già presidente del Comites del Vallese e dirigente dell’ ITAL UIL in Svizzera. Mentre in questi giorni la memoria va a quell’ultima grande tragedia dell’emigrazione italiana che, non dimentichiamo, avvenne in Svizzera in un clima di crescente xenofobia ed in contemporanea con il lancio della prima iniziativa antistranieri, le televisioni portano nelle nostre case le immagini ed i drammi di migliaia di disperati che stanno cercando di raggiungere la ricca Europa scappando dalle guerre e…
I nuovi emigranti barghigiani: Manuel Cipriani ed il suo “sogno australiano”
Sul sito sbs.com.au questa intervista in italiano a Manuel Cipriani, giovane barghigiano che dopo una brillante laurea ha iniziato la sua esperienza lavorativa in quel del Renaissance Tuscany Il Ciocco. Aveva l’incarico di e-commerce marketing supervisor a tempo indeterminato, ma poi ha sfruttato una opportunità emersa con la catena Marriott per un lavboro a Londra. Così ha lasciato l’Italia. Un pensiero che attraversa sicuramenbte la mente di tanti nostri ragazzi. Manuel è sbarcato prima in Gran Bretagna e dopo una prima esperienza lavorativa ha deciso di fare un ulteriore ed importante passo: a gennaio ha infine raggiunto l’Australia. Ora in quella lontana terra, che soprattutto nella prima metà del secolo scorso è stata nuova patria e terra di accoglienza e di lavoro per tanti barghigiani, anche lui sta portando avanti il proprio personale “sogno australiano”. In buona compagnia peraltro, visto che in Australia stanno facendo molto bene parlare di loro, con l’Italian bar aperto da tempo a Sidney anche i…