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Festa a Fornaci per il campanile
Con una semplice, ma significativa cerimonia la comunità cattolica di Fornaci ha festeggiato ieri mattina la conclusione dei lavori di restauro del campanile della chiesa del cristo redentore. I lavori si sono conclusi nei mesi scorsi ed hanno visto il completo rifacimento dell’esterno del campanile che, realizzato in cemento armato negli anni ’70, accusava diversi distaccamenti di cemento dalle facciate; un fenomeno pericoloso anche per i passanti, tanto che per due anni, in attesa che si potesse procedere ai lavori e soprattutto trovare i soldi, il campanile era stato ingabbiato da vistose impalcature di protezione. I lavori, realizzati per la parte muraria dalla Giacchini srl e per la tinteggiatura dalla ditta Flavio Toni di Fornaci, sono stati resi possibili grazie ai soldi messi insieme dalla Unità pastorale di Fornaci, Ponte all’Ania e Filecchio con un notevole sforzo di don Antonio Pieraccini e di tanti fedeli. Ci sono voluti alla fine qualcosa come 35 mila euro di cui una parte coperti…
Dopo due anni via i ponteggi, il campanile della chiesa di Fornaci è tornato!
(Foto Sauro Rigali) Dopo due anni di impalcature che deturpavano l’immagine della chiesa principale del paese, sono stati tolti i ponteggi che celavano allo sguardo il campanile della chiesa del Cristo Redentore. Ponteggi che erano stati posti a sicurezza dei passanti a causa dei continui distacchi di intonaco e cemento armato dal campanile, dovuti al passare degli anni ed alle intemperie. I lavori infatti sono finalmente finiti, eseguiti per la parte muraria dalla impresa edile Giacchini e per la tinteggiatura dalla ditta di Flavio Toni ed il campanile della chiesa di Fornaci è tornato a mostrarsi, completamente rimesso a nuovo e senza più alcun problema di sicurezza. Ci sono voluti alla fine qualcosa come 30/35 mila euro di cui una parte coperti dalla curia ed una parte messa insieme grazie alla generosità dei parrocchiani e della gente di Fornaci, con alcune cene organizzate anche dal Gruppo della Rovella. “Ho richiesto, per raccogliere i soldi necessari, anche un prestito ai parrocchiani…
Una cena per salvare il campanile di Fornaci
(Foto Ivano Stefani ) Aiutiamo a salvare il campanile della chiesa del Cristo Redentore. Prosegue l’impegno dei fedeli e dell’Unità pastorale per reperire fondi per il restauro del campanile della chiesa del Cristo redentore di Fornaci; ormai ingabbiato dalle impalcature da più di un anno, a causa della scollatura della copertura in cemento armato. L’intervento per salvare il campanile, che altrimenti rischia di rimanere a lungo un triste spettacolo, così come è adesso completamente nascosto delle tubature delle impalcature, richiede un notevole impegno economico e così si sta cercando di reperire i fondi anche grazie alla generosità ed all’aiuto della comunità. Per tal motivo per sabato 8 ottobre l’Unità Pastorale ha organizzato una cena (ore 210) che si terrà nelle sale parrocchiali di Fornaci con ribollita, porchetta ed altre specialità. Costo 15 euro. Per partecipare si può contattare Angelo Romagnoli 3333608088; Nilo Riani 3285331851; Piero Pellegrineschi 3487025444
Aiutiamo a salvare il campanile di Fornaci
(foto Ivano Stefani) – E’ all’incirca dal 2015 che si presenta così. Completamente ingabbiato dalle impalcature che impediscono di avvicinarsi ulteriormente per motivi di sicurezza. Stiamo parlando del campanile della Chiesa del Cristo redentore, la principale chiesa di Fornaci. Costruito con la chiesa attorno agli anni ’70, risente da tempo del passare degli anni. Essendo il cemento armato presenta una delle problematiche ricorrenti di strutture così edificate. Il cemento esterno si stacca e lascia scoperte le intelaiature in acciaio. Ma essendo un fenomeno lento quanto inesorabile, c’è il rischio che eventuali scollamenti di altre parti di cemento, possano colpire qualcuno. Da qui la decisione della parrocchia di ingabbiare completamente il campanile, in attesa di trovare i fondi per realizzare gli interventi. Non sono pochi i soldi necessari, si parla di qualcosa come almeno 30 mila euro e di fondi al momento la parrocchia non ne ha per realizzare l’intervento. Qualche cosa è stata messa insieme dai parrocchiani, qualche cena per…
La storia della chiesa nuova a Fornaci
Il primo parroco che si adoperò per una nuova chiesa, – “per la quale vivo, lavoro e mi sacrifico”, scrisse in un biglietto indirizzato al comm. ing. Luigi Orlando nel giugno 1929 – dopo che quella piccola e malridotta in Fornaci Vecchia fu danneggiata dal terremoto del 1920, fu don Silvio Scali. L’idea era quella di intitolarla “Tempio della Rimembranza”. Don Scali si impegnò per molti anni in questo progetto, ma, forse, nonostante che piano piano Fornaci stesse crescendo come popolazione, i tempi non erano ancora maturi. Per questa sua idea spese molte delle sue capacità ed energie, ma nel luglio 1929 dovette desistere: il terreno dove sarebbe dovuta sorgere, e per il quale da tempo era in contatto con il proprietario per giungere ad un accordo sul prezzo, fu acquistato dalla SMI. Da quel momento in poi, e fino alla sua morte avvenuta nel febbraio 1931, si prodigò per ingrandire quella esistente. La ditta che vinse l’appalto per i…
I festeggiamenti per il Cristo Redentore
Purtroppo il brutto tempo ha impedito lo svolgersi della tradizionale infiorata in via mozza a Fornaci, allestita ogni anno sotto la guida di Giancarlo Bianchi dai parrocchiani più mattinieri per celebrare la festa del cristo redentore.Niente processione quindi a causa anche del vento che ha continuato a soffiare per tutta la mattina, ma comunque la Chiesa Nuova era gremita di fedeli per assistere alla celebrazione di questa ricorrenza. Presenti tra gli altri anche il maresciallo della stazione di Fornaci, Mauro Morotti ed il Sindaco di Barga Marco Bonini per la santa messa cantata dalla Schola Cantorum.
- 2 di m.e.
Don Ferretti adesso riposa in Chiesa Nuova
Il Pretone torna a casa. Finalmente, infatti, le spoglie mortali di don Lido Ferretti, parroco, anzi, monsignore per quarant’anni di Fornaci tornano nel luogo che tanto aveva desiderato e dove aveva vissuto assieme ai suoi parrocchiani la vita della comunità per più di 30 anni.A 18 anni dalla scomparsa, superate difficoltà e complesse pratiche burocratiche, la sua ultima volontà pare essere compiuta: lui stesso, infatti, aveva chiesto di essere sepolto nella Chiesa del Cristo Redentore, lasciando addirittura il disegno per la nuova sepoltura. Quando, nei giorni scorsi, la bara è stata estratta dal camposanto di Loppia si è presentata incredibilmente intatta. E’ stata in seguito chiusa in un nuovo feretro di zinco, trasportata in Chiesa Nuova e coperta provvisoriamente con marmo bianco, in attesa della lapide definitiva che sarà in travertino rosso come gli altari e il fonte battesimale della sua chiesa. Poi, giovedì sera, i fedeli dell’unità pastorale, vecchi amici e parenti sono giunti in tanti per salutare Don…
- 1 di Redazione
Messa in Cena Domini nella Chiesa del Cristo Redentore
Messa in Cena Domini con tradizionale lavanda dei piedi in Chiesa Nuova a Fornaci
- 1 di Redazione
Quarantore in Chiesa Nuova a Fornaci
Esposizione e adorazione del Santissimo sacramento Dalle 15.30 Alle 17.00, a seguire, messa e benedizione delle famiglie; l’esposizione prosegue anche il 7 e l’8 aprile.
- 1 di Redazione
Domenica delle Palme
Benedizione dei ramoscelli d’olivo nella chiesa del Cristo redentore a Fornaci durante la funzione delle 11.15.