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Castagni e problemi. E’ tornato il cinipide, ma la minaccia vera forse è il “marciume delle castagne”
E’ allarme cinipide, di nuovo? E’ presto forse per dirlo ma quel che è certo, e lo hanno notato in tanti anche nella montagna barghigiana, tanto che le segnalazioni che abbiamo ricevuto sono state più di una, è che qualcosa è cambiato nei boschi di castagni. La presenza delle galle di cinipide, quelle specie di bacche rosse che si trovano sui rami dei castagni, è tornata a farsi notare anche sui rami più alti e questo sta causando un po’ di apprensione per uno sgradito, quanto inatteso ai più, ritorno del cinipide galligeno; quella piccola vespa cinese che negli scorsi anni ha praticamente azzerato anche da noi la produzione dei castagni. Che ci sia una ripresa delle attività del cinipide, dopo che l’insetto antagonista lanciato gli scorsi anni, il Torymus sinensis aveva fermato il suo dilagare ed i suoi effetti sui castagni, è una realtà ed in questo confermiamo le impressioni degli abitanti della montagna. Il cinipide è tornato a…
Il Cinipide nel castagno? Non ci sono più rischi. La guerra è vinta
I castagni della Valle del Serchio ed il cinipide. Già da un paio di anni si afferma che la lotta contro il terribile cinipide galligeno, in grado di annientare praticamente la produzione dei castagni di tutta Italia, sia stata vinta e nel 2016 infatti la raccolta della castagna è tornata a livelli più che accettabili. Eppure, la ricomparsa della classica bacca rossa che si fonde alla foglia, nelle parti basse dei castagni o nelle nuove pianticelle, sta creando ancora un po’ di preoccupazione tra gli abitanti della montagna e tra i produttori in particolare. Quello che sta avvenendo rientra però nella normalità secondo il presidente dell’Associazione Nazionale del Castagno Ivo Poli, che rassicura i produttori, almeno sul discorso cinipide. Perché purtroppo ci sono altri pericoli che riguardano il castagno della Valle del Serchio e sono legati in particolare all’andamento delle stagioni.: “L’allarme che si riscontra è legato al fatto che si ritiene erroneamente che il Cinipide dovrebbe sparire – dichiara…
La castanicoltura: un incontro a Lucca
Il Gruppo Micologico Lucchese “B. Puccinelli” organizza per martedì 14 marzo (ore 21,15) in o in via Urbiciani, 380 a S. Concordio, l’incontro a tema dal titolo: “La castanicoltura ieri ed oggi nel mondo” a cura di Ivo Poli (Presidente “Associazione Nazionale Città del Castagno”). Nonostante l’arrivo del cinipide galligeno del castagno che ha bloccato la fruttificazione per alcuni anni, oggi si può affermare che con una lotta biologica con l’antagonista Torymus sinesis si è raggiunto un equilibrio tale da non destare più problemi al castagno e alla sua fruttificazione. Tutto questo grazie principalmente all’Associazione Nazionale Città del Castagno, che dopo vari incontri con il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, e Ministero dell’Ambiente a fine 2009 ha fatto in modo che si costituisse nel febbraio 2010 presso il MIPAA, un tavolo tecnico del settore castanicolo permanente. Dagli studi effettuati da tutti i soggetti componenti, è stato realizzato un piano castanicolo nazionale completo, dalle politiche di settore, al marketing…
Castagne, una lenta ma positiva ripresa della produzione
Il territorio montano del comune di Barga in controtendenza, per fortuna, per quanto riguarda la produzione delle castagne per l’anno 2014.Nei giorni scorsi infatti il grido di allarme lanciato da Coldiretti che aveva definito “disastrosa” la stagione per il castagno toscano: pioggia, condizioni climatiche molto sfavorevoli e cinipide galligeno ridurranno – avvertiva Coldiretti – fino al 90% la raccolta, quest’anno al minimo storico. Una “crisi” della produzione che indubbiamente mette a rischio uno dei prodotti simbolo della cultura alimentare toscana, che può vantare cinque tipi di castagne con riconoscimento europeo tra i quali anche la Farina di Neccio della Garfagnana DOP, nella cui produzione rientrano anche le castagne barghigiane. Ebbene, rispetto a previsioni così fosche e sicuramente reali, a Barga sembra che le cose andranno leggermente meglio. Stando alle ultime notizie relative alla raccolta 2014, dopo una stagione 2013, con una produzione quasi pari a 0, si sta registrando quest’anno una ripresa; un incremento della produzione attorno al 40%.Così secondo…
Una interrogazione parlamentare per combattere il cinipide che fa morire i castagni
Un’interrogazione per intervenire e trovare soluzioni alle pesanti conseguenze che sta subendo l’economia del castagno e individuare specifiche forme di indennizzo e di aiuto per la lotta biologica nel settore castanicolo, costituito da centinaia di piccole e medie imprese, spesso a conduzione familiare, gravemente minacciate dal cinipide.È stata presentata dagli onorevoli Ermete Realacci primo firmatario, Susanna Cenni e Luigi Dallai, al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, al Ministro per gli affari europei, al Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare. L’interrogazione fa seguito all’appello che Uncem Toscana giorni fa aveva lanciato sulla questione cinipide e che così commenta: “Un ringraziamento agli onorevoli che hanno colto l’appello di Uncem di pochi giorni fa quando abbiamo lanciato un grido di allarme per quanto riguarda la produzione di castagne in Toscana che a causa del cinipide si sta praticamente azzerando. L’auspicio ora è di un intervento da parte dei ministeri competenti nella speranza che si trovi un’adeguata soluzione”.L’interrogazione…
Produzione di castagne a rischio: è allarme cinipide. Giurlani: “situazione da stato di calamità”
“Il Cinipide sta creando una vera e propria situazione di emergenza per la produzione di castagne, è necessario intervenire con urgenza per non mettere in ginocchio, più di quanto già non lo sia, il sistema della castanicoltura toscana”.È quanto afferma il Presidente di Uncem Toscana Oreste Giurlani che dopo le numerose segnalazioni ricevute dagli amministratori dei Comuni montani, ha chiesto alla Regione Toscana che si prendano subito provvedimenti per rimediare alla situazione di emergenza dovuta all’azione del cinipide.“L’alta presenza dell’insetto cinipide – ha aggiunto Giurlani – sta mettendo in crisi il settore della produzione castanicola toscana, molto apprezzata a livello nazionale e che rappresenta una risorsa di vitale importante per l’economia delle aree montane interessate. E’ l’ora di trovare soluzioni efficaci in grado di debellare l’insetto parassita dai nostri boschi, offrendo un supporto ai coltivatori e ai proprietari dei terreni boschivi, che si trovano in una condizione di seria difficoltà perla produzione”.“Cresce inoltre la preoccupazione per le ripercussioni economiche che…