Tag: bruno sereni
Una nuova voce Wikipedia dedicata a Bruno Sereni
Da ieri il web, e più precisamente Wikipedia, l’enciclopedia online libera e gratuita che costituisce ormai la base di partenza per ogni approfondimento da parte di chi naviga online, si è arricchita di una nuova voce dal sapore decisamente barghigiano. E’ stata infatti pubblicata una voce dedicata a Bruno Sereni, fondatore e primo direttore del nostro giornale. Ne è autore il nostro collaboratore Marco Tortelli che negli scorsi mesi ha approfondito questa appassionante figura, documentandosi con attenzione a partire non solo dalle pagine del Giornale di Barga, ma anche attraverso la lettura delle opere di Sereni stesso e di una ricca bibliografia in buona parte legata ai profili dell’antifascismo. Dagli studi di Marco, che è anche socio della locale sezione dell’Istituto Storico Lucchese, è derivata una pagina ricca di contenuti, storicamente ineccepibile e allo stesso tempo rispettosa dei criteri chiave di Wikipedia: neutralità, chiarezza, supporto delle fonti. D’altra parte non poteva essere diversa una voce dedicata ad un personaggio che…
Celebrati i 70 anni del Giornale di Barga
Settant’anni di informazione al servizio della comunità di Barga. Stamani in sala consiliare prima e poi al museo delle stanze della memoria, si sono celebrati i 70 anni del Giornale di Barga, del mensile fondato il 29 maggio del 1949 da Bruno Sereni. Vista la concomitanza il prossimo fine settimana con le elezioni, è stato deciso di anticipare la cerimonia a questo sabato con un dibattito sulla resistenza dell’informazione dove si è parlato anche della storia di questi settant’anni del giornale di Barga e poi con una mostra a cui hanno dato adesione tanti artisti locali che a loro modo hanno rappresentato il loro pensiero sull’informazione passata e futura. In mostra (l’esposizione, presso il museo stanze della memoria, sarà aperta fino alla fine di maggio), opere di Keane, Emanuele Biagioni, Fabrizio Da Prato, Ivano Stefani, Michela Bertolacci, Nazareno Giusti, Giulia Madiai, Riccardo Bertoni, Paolo Pieri, Massimo Salotti, Sandra Rigali, Emanuela Giannasi, Swietlan Kraczyna, Chico Molo, Caterina Salvi, Simone Togneri. Ognuno…
Tra bella musica e pagine del Giornale di Barga, un tuffo negli anni ’50 e ’60 e nella sua gente
Un tuffo nella Barga degli anni ’50 e ’60, a conoscere, a riconoscere, la sua gente. Così la serata di ieri in piazza San Felice, la bella serata promossa dall’Arciconfraternita di Misericordia di Barga, dal titolo “La memoria di Barga. Come eravamo… dalle pagine del Giornale di Barga”. E’ stato un bell’omaggio che quest’anno Graziella Cosimini, l’appassionata curatrice, lettrice e narratrice delle memorie barghigiane di queste serate agostane organizzate dalla Misericordia da alcuni anni, ha voluto dedicare al Giornale di Barga, nell’approssimarsi del 70° anniversario di fondazione che ricorrerà il 29 maggio 2019. Graziella ci ha letto le cronache di alcuni avvenimenti di quei due decenni, che ci hanno portato a rivivere una Barga che non c’è più, ma che è rimasta grazie a questo mensile che si avvicina ai 70 anni; una Barga che per certi versi rimpiangiamo per quel senso di appartenenza forte di una comunità che si stava riprendendo dagli anni terribili della guerra e si riscopriva…
Il ricordo di Bruno Sereni. Il primo che mi fece capire che potevo scrivere
Bruno Sereni per me è sempre stato lì, alla base del mio percorso nel campo dello scrivere di storia locale. Infatti, fu il contatto che ebbi con lui, dopo la metà degli anni settanta, poco più che ventenne, a farmi capire che avrei potuto mettere nero su bianco la mia grande passione, scrivere qualche articolo sulla storia di Barga. In altre parole lo sento come padrino di questo mio cammino, che oggi annovera certi risultati, molti articoli e qualche libro, di cui vado contento. I primi contatti con Bruno Sereni furono occasionali, come passare dalla redazione del Giornale di Barga per prendere il prenotato libro che lui aveva scritto, dove immancabilmente poneva la sua dedica. La Guerra a Barga, Ricordi della Guerra di Spagna, Barga nella lunga Estate del 1943, Ricordi di New York e tra questi Itinerario Francescano, lasciato per ultimo perché lo volle firmare con delle parole che a me ventenne fece un bellissimo effetto: “Al giovane amico…
Una vita straordinaria
La famiglia di Bruno Sereni era originaria di Livorno, di antico ceppo ebraico, ma giunse a Barga dal Veneto verso la fine del 1917, in fuga dalla tragica rotta di Caporetto. I Sereni avevano abitato anche a Milano, dove Bruno era nato il 4 luglio 1905. Scelsero Barga poiché la mamma Palmira vi conosceva la signora Zaira Nardini, che fornì ai “profughi” i primi aiuti. A Barga Bruno terminò le scuole elementari e poi per alleviare il notevole disagio materiale della famiglia a poco più di 12 anni andò a lavorare ai reparti munizioni della “Metallurgica” di Fornaci. Terminata la prima guerra mondiale, dopo aver fatto il garzone presso l’Albergo Libano a Barga, partì per la Scozia, assunto per lavorare in una friggitoria di pesce e patate. Non aveva ancora 15 anni. In scozia rimase per circa 3 anni, tornò quindi in Italia per prestare il servizio militare nella Regia Marina. Congedato rientrò a Barga ed ebbe subito scontri con…
Una vita straordinaria
La famiglia di Bruno Sereni era originaria di Livorno, di antico ceppo ebraico, ma giunse a Barga dal Veneto verso la fine del 1917, in fuga dalla tragica rotta di Caporetto. I Sereni avevano abitato anche a Milano, dove Bruno era nato il 4 luglio 1905. Scelsero Barga poiché la mamma Palmira vi conosceva la signora Zaira Nardini, che fornì ai “profughi” i primi aiuti. A Barga Bruno terminò le scuole elementari e poi per alleviare il notevole disagio materiale della famiglia a poco più di 12 anni andò a lavorare ai reparti munizioni della “Metallurgica” di Fornaci. Terminata la prima guerra mondiale, dopo aver fatto il garzone presso l’Albergo Libano a Barga, partì per la Scozia, assunto per lavorare in una friggitoria di pesce e patate. Non aveva ancora 15 anni. In scozia rimase per circa 3 anni, tornò quindi in Italia per prestare il servizio militare nella Regia Marina. Congedato rientrò a Barga ed ebbe subito scontri con…
In memoria di Bruno Sereni, nostro fondatore
Il 25 febbraio 1986 moriva Bruno Sereni, fondatore di questo giornale. Ne fu direttore fino all’ultimo giorno, dopo averlo avviato e sviluppato a partire dal 1949, quando Barga, nel tentativo di scrollarsi di dosso le miserie della guerra, cercava di ripartire. Bruno Sereni impiegò tutte le energie della maturità per favorire la ricostruzione fisica e morale di Barga, sia esponendosi in prima persona in ogni progetto utile, sia utilizzando le pagine del suo giornale il quale ebbe anche un altro, nobile scopo: quello di tenere uniti alla loro terra d’origine i barghigiani partiti all’estero. Il suo giornale lo chiamava “una lettera da casa” e per molti anni – ed in parte ancora – fu un collante potente e prezioso per la comunità dei barghigiani all’estero, i “bargoesteri”. Se molti ricordano ancora Bruno ed il suo impegno per Barga, per la sua ricostruzione e per il suo sviluppo, forse sono meno quelli che conoscono la sua gioventù e le traversie che…
Nel 70° di Barga sulla Linea Gotica: i caduti civili e partigiani
Per la ricorrenza settantesimo anniversario del drammatico periodo di Barga sulla Linea Gotica (ottobre 1944 – aprile 1945) crediamo sia doveroso, dopo aver ricordato tutti i caduti militari nell’articolo “Proposta per un ricordo dei caduti della Seconda Guerra Mondiale”, ricordare anche tutti i caduti civili residenti nel Comune di Barga, morti in loco o altrove, così come i partigiani residenti nel Comune di Barga e caduti nel nostro territorio o altrove, e viceversa. Per farlo, come nel precedente e ricordato articolo, ricorreremo alle liste che Bruno Sereni stilò e pubblicò nel libro “La Guerra a Barga” edito nel 1968 per i tipi Gasperetti. Non essendo a conoscenza di osservazioni alla pubblicazione delle liste nel libro “La Guerra a Barga” che andiamo ripubblicando, eventualmente, se qualche lettore avesse da aggiungere dei nomi a suo tempo sfuggiti o correggere delle date, siamo a disposizione per farlo, inserendo o correggendo nel presente articolo quanto ci sarà comunicato. Avvisando comunque il lettore che noi…
Bruno Sereni e la guerra di Spagna. Dal Ticino spuntano gli articoli scritti per Libera Stampa
In questi giorni in Svizzera, in particolare nel Ticino, a cura della Fondazione Pellegrini-Canevascini, verranno pubblicati gli atti del convegno per i 100 anni di Libera Stampa: Sguardi su Libera Stampa a cent’anni dalla nascita (1913-2013). La pubblicazione offrirà una importante occasione per approfondire la storia di Bruno Sereni ed in particolare gli anni della sua presenza in Spagna.L’occasione la offre lo storico Renato Simoni che all’interno della pubblicazione, nel suo contributo “Il quotidiano socialista Libera Stampa e la Guerra di Spagna (1936-1939)”, si sofferma in particolare sull’apporto di questo nostro concittadino, fondatore del Giornale di Barga, ma sicuramente personaggi di spicco nella storia della Barga del secolo scorso.A Sereni lo storico dedica il capitolo “Bruno Sereni corrispondente di Libera Stampa”.Sereni, negli anni tragici ed intensi della Guerra di Spagna, intrattiene una proficua collaborazione con il giornale “Libera Stampa” per il quale dal 1937 al 1939 scrive ben 67 articoli nei quali riporta con l’intensità tipica della sua penna, il…
Premio al Lavoro 2014: riconosciute le “memorie storiche”. Tra esse anche il nostro giornale e il suo fondatore
Nell’avvicinarsi del 1° maggio si è tenuta questa mattina presso la sede istituzionale la quarta edizione del “Premio al Lavoro” ideato dall’Unione dei Comuni della Media Valle per celebrare chi, con la sua attività, ha fatto del bene per la comunità della valle e per il suo progresso.L’edizione 2014 è stata in particolare dedicata al tema della memoria storica, insignendo del riconoscimento coloro che, in diversi modi, hanno contribuito a conservare l’identità della nostra terra tramandandola e diffondendola. Tra i premiati (con targa e medaglia dell’Ente) anche il nostro Giornale di Barga, fondato da Bruno Sereni 65 anni fa per mantenere in contatto la comunità barghigiana che, dopo la guerra, riprese una dolorosa diaspora verso l’estero. Nato come una “lettera” da casa, nei lunghi anni della sua esistenza il Giornale ha fermato su carta e a volte stimolato piccoli e grandi eventi della vita barghigiana e della Valle divenendo custode di oltre mezzo secolo di cronache e quindi di storia.…
Premio al lavoro Media Valle: un riconoscimento ai giornali locali. Ci siamo anche noi
Si avvicina il Primo maggio, la festa dei Lavoratori e come tutti gli anni l’Unione dei Comuni della Media Valle del Serchio intende celebrare questa ricorrenza con l’ormai tradizionale appuntamento del “Premio al lavoro”: una iniziativa nata nel 2010 quando l’Unione era ancora Comunità Montana e che continua nell’intento di celebrare simbolicamente questo appuntamento consegnando riconoscimenti a cittadini della Valle del Serchio che, attraverso la loro professione, il loro servizio, hanno contribuito alla crescita culturale, sociale ed economica di questa terra. Il tema scelto per quest’anno mira a sottolineare il ruolo di persone e organizzazioni impegnate per la conservazione e valorizzazione della storia e della identità del territorio. “In quest’edizione – sottolinea il Presidente dell’Unione Nicola Boggi – intendiamo ricordare il ruolo di quelli che a me piace chiamare i “Custodi della Memoria”: donne, uomini, sodalizi che attraverso la loro professione, talvolta la loro passione, sono divenuti veicoli di divulgazione della cultura e della identità della nostra terra.”Otto i premi…
Su RaiStoria Bruno Sereni: come Nenni nelle maglie della spia fascista Carletti in Spagna.
C’è anche una inedita testimonianza della presenza del barghigiano Bruno Sereni, il fondatore di questo giornale, tra le file degli antifascisti italiani che giunsero a Barcellona per combattere nella guerra civile, nel bel servizio andato in onda su Rai3 e RaiStoria nella trasmissione Il tempo e la Storia.La puntata, intitolata “La spia che tradì Nenni”, si occupa di Mario Carletti, spia della Polizia politica fascista, infiltrata tra le file degli antifascisti italiani presenti in quegli anni tormentati a Barcellona. Fu infatti proprio Mario Carletti , militante comunista, fiero oppositore del fascismo che la polizia politica di Mussolini riuscì a corrompere , a tradire il leader socialista Pietro Nenni, divenendo una fidata spia del regime, l’agente segreto 523.Nella puntata realizzata da Massimo Gamba, condotta in studio da Massimo Bernardini con il tributo dello storico Mauro Canali, si illustra l’attività di Carletti proprio a Barcellona; fu poi il principale artefice del ritrovamento e dell’arresto da parte dei tedeschi di Nenni in Francia,…
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