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Intense memorie di Barga
BARGA – Le memorie di Barga, ecco la cronaca della manifestazione che è andata in scena ieri sera nella piazzetta San Felice, organizzata da tanti anni grazie alla spinta dell’Arciconfraternita di Misericordia di Barga e che da sempre hanno visto come principale protagonista, stella indiscussa ed amata da tutti per la sua passione per Barga, Graziella Cosimini. Graziella a questa edizione ha preso parte in qualità di regista. Dopo l’incidente di percorso e di salute che l’hanno interessata nei mesi scorsi, in suo aiuto sono venute tante donne riconoscenti del bello che in queusto anni ha saputo regalarci, che hanno deciso di condividere con lei un nuovo corso della serata: Maresa Andreotti per il comune e poi Sara Moscardini e Valeria Belloni. Tutte hanno fatto la propria parte con l’aiuto anche di Paul Moscardini e naturalmente del governatore della Misericordia Enrico Cosimini. A completare un nuovo corso tutto bargeo, il pianista Andrea Anfuso e la giovanissima soprano barghigiana Celeste Nardi…
Fornaci: le attività commerciali nel tempo. (Seconda e ultima parte)
La prima guerra mondiale, che aveva causato distruzioni (anche se lontane dalla valle del Serchio), feriti e morti, produsse pure profughi. Una famiglia, quella di Nicolò Civran, di Conegliano in provincia di Treviso, proprietaria di grandi magazzini di tessuti e telerie, riuscì a far arrivare a Fornaci anche una piccola parte delle merci stoccate nei loro magazzini e qui, durante il periodo bellico, aprì un lussuoso negozio. In seguito, un negozio di tessuti, fu aperto da un certo Emilio Arrighi. Tra i profughi che giunsero nel Comune di Barga vi fu anche Bruno Sereni, nato a Milano nel 1905 e fuggito dal Veneto nel 1917 dopo la disfatta di Caporetto. Giunse nella cittadina barghigiana insieme alla famiglia e lavorò, come operaio alla SMI e come garzone d’albergo, fino a che, nel 1920, non decise di emigrare in Scozia. Tra il 1923 e il 1924 rientrò a Barga, ma, non condividendo le idee del nuovo regime, espatriò clandestinamente fino a New…
Fornaci: le attività commerciali nel tempo. (parte 1)
L’osteria “La Mora”, aperta in Fornaci Vecchia intorno alla fine del 1700, fu il primo esercizio commerciale del quale si abbia una segnalazione certificata. Altri esercizi furono aperti durante il secolo successivo e inizio 1900. Alcune di queste attività furono avviate da emigranti ritornati al paese natio. Nella parte vecchia del paese, all’inizio del XX secolo era già aperto il Caffè Italico gestito dalla Beppa del Camberino. Lì vi andavano le persone più in vista e benestanti del villaggio. C’era anche la più vecchia rivendita di sale e tabacchi, portata avanti da Celestino Batastini, dove si verificavano ardenti discussioni politiche, e l’Antica bottega del Sargente di Leopoldo Bernardini, detto “Poldo del Sargente”, dove, il vino, si mesceva direttamente dalla botte. Una popolare sartoria era gestita in loco da Giuseppe Motroni, mentre, alla domenica, un certo “Peppone” si recava in Fornaci Vecchia a vendere il gelato di sua produzione. Nell’anno 1920, la maggior parte dei negozi di generi alimentari si trovavano…