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Grande festa a Barga per la battitura del grano in Gragno
In questi mesi a causa della Guerra in Ucraina si è tornato a parlare di grano e del suo approvvigionamento e a molti è tornata anche la voglia di seminare un appezzamento di terra come accadeva nel passato. Una volta, chiunque avesse un pezzo di terra da coltivare era indispensabile che tra le varie culture non mancasse mai quella del grano. Questa voglia però non è mai mancata alla famiglia Marchetti e ai suoi amici che in questi anni hanno sempre coltivato grano per fabbisogno famigliare. La famiglia Marchetti ha la fortuna di vivere in un luogo stupendo: ci troviamo a Barga e questa è la zona di Gragno dove lavorare la terra oggi come ieri è sempre stato un privilegio ed una tradizione in quanto qui si trovano appezzamenti di terra in piano, perfetti per l’agricoltura. Qui ogni anno, da sempre, si celebra la battitura del grano come un grande evento: arrivano amici, parenti e altri agricoltori proprio…
La battitura delle castagne come ai tempi antichi
In una classica mattina piovigginosa autunnale, nella campagna borghigiana, nei pressi di Cune, si è celebrato un rito che ci riporta indietro nel tempo, quando i lavori venivano svolti grazie alla forza delle braccia dei contadini. In questo caso però non si è trattato di una rievocazione storica, ma di un disciplinare scientifico che porterà dall’approfondimento del ciclo di lavorazione alla conoscenza di alcune varietà di castagne selezionate dai castanicoltori lucchesi in collaborazione con l’università di Firenze. Il progetto, realizzato grazie alla Fondazione Cassa Risparmio di Firenze è stato seguito in ogni suo passaggio dai ricercatori Universitari e potrà dare indicazioni importanti, soprattutto mirate anche al miglioramento qualitativo della farina di castagne. In attesa di conoscere i risultati finali del progetto ringraziamo la famiglia Fazzi di Cune per averci fatto vivere la battitura delle castagne proprio come veniva svolta una volta
Tempo di battitura di castagne
MONTAGNA .- Lo scorso 29 novembre siamo stati in Val di Vaiana per assistere ad una lavorazione del periodo. Questi infatti sono giorni tipici dedicati nelle nostre montagne alla battitura delle castagne. Un rito antico e sempre nuovo che ritorna in Valle del Serchio e che prosegue il cammino per arrivare alla farina dolce, alla farina di castagne, base di tante specialità della tradizione. Valdivaiana è uno dei piccoli punti di riferimento per quanto riguarda tutto quello che sta attorno alla coltivazione ed alla raccolta delle castagne per arrivare a produrre la farina di neccio. Così avviene in altre cinque o sei realtà nella montagna barghigiana; laddove funzionano ancora i metati cui fanno riferimento alcuni gruppi di famiglie. Valdivaiana è appunto una di queste realtà in una zona da sempre vocata alla coltivazione e alla raccolta delle castagne. Al metato di Giovanni Giovannetti, al secolo Giovannino, dopo oltre 40 giorni di essiccazione e affumicatura è stato spento e le castagne…
Castagne, lavoro e tradizione nella montagna barghigiana
Per Giornale di Barga TV durante i mesi autunnali a più riprese siamo stati nella montagna barghigiana per riprendere alcune fasi della raccolta, dell’essiccazione e della lavorazione delle castagne per produrre la farina dolce. Era una delle principali attività che permetteva di vivere a tante famiglie della montagna barghigiana ed oggi questa tradizione, nei suoi metodi tradizionali, viene ormai portata avanti da poche famiglie che meritano un grande plauso per il notevole lavoro che sta dietro a tutta questa lavorazione. C’è davvero un grande impegno da portare avanti e meritano rispetto coloro che ancora portano avanti questo lavoro. Che inizia dalla cura dei castagni prima, prosegue poi ogni autunno con la faticosa raccolta delle castagne che alcuni fanno ancora con pochi attrezzi tradizionali: il rastrelletto di legno a denti larghi, fatto sempre a mano, il grembiale dove riporre le castagne raccolte, sostituito ora da un secchio di plastica che è più capiente… Nel filmato che vi proponiamo siamo agli Angeletti…
La gente vera della montagna
(da sinistra: Doriano Giovannetti, Luigiuigi Renucci, Marco Gonnella, Giovannino Giovannetti e Emanuele Renucci) La montagna è viva, la montagna resiste, la montagna ci crede. Era il 2014 quando scrivevamo questo su giornaledibarga.it Raccontavamo di una giornata particolare trascorsa nelle nostre montagne, nei colli sottostanti l’Appennino, in mezzo a castagni secolari dove si ripercorrevano i momenti della tradizione della battitura dlele castagne, fatta come la si faceva e la sia fa da secoli Eravamo allora nella proprietà di Giovanni Giovannetti, al secolo il Giovannino di Val di Vaiana. Cultore indiscusso, insieme ad un gruppetto di uomini forti e caparbi come lui, delle tradizioni della nostra montagna; convinti della bontà di dover tramandare, per non farli scomparire, i lavori, i momenti della vita della montagna che per secoli sono stati fonte di sostentamento per tante famiglie della nostra terra. Sono uomini come Giovanni e come gli altri che permettono alla memoria della nostra gente di montagna di non scomparire, di non venir…
La montagna che resiste. In Val di Vaiana la tradizione della battitura delle castagne
La montagna è viva, la montagna resiste, la montagna ci crede. La montagna barghigiana è viva, grazie a quelle poche famiglie ancora presenti sul territorio; resiste, grazie a questa gente, che ci mette ogni giorno sudore, fatica e tanta passione; ci crede, perché nessuno tra questi abitanti guarda al futuro con pessimismo ed anzi spera che le cose possano cambiare, che ancora si possa fare qualcosa per salvare le tradizioni della montagna e la montagna stessa. Tutto questo abbiamo visto stamattina a Val di Vaiana, nel cuore della più bella montagna barghigiana, dove, grazie alla spinta ed alla passione di quello che qui tutti chiamano il Giovannino, al secolo Giovanni Giovannetti, è stata organizzata una giornata speciale alla scoperta delle tradizioni legate al castagno ed alle castagne che qui per secoli sono stati la principale fonte di sostentamento. Una giornata dedicata a mostrare come si faceva e come si fa la battitura delle castagne lasciate essiccare per circa 50 giorni…