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Sulla via del ritorno. Rientro in Italia per Pasqua. Trieste e Vignola 13^ ricetta
Ebbene sì, sono partita a Natale e ritorno a Pasqua, dopo aver attraversato il mare, le montagne, le splendide città del Mediterraneo. Arrivo in Italia nel periodo pasquale, finendo a Trieste la mia rotta balcanica. Dalla nascita di Gesù alla sua salita in cielo. A Trieste bevo un cappuccino con brioche, poi passeggio per le sue vie che emanano una riposante atmosfera mitteleuropea. Indugio, cammino lenta, come per rallentare il rientro. Ma poi mi dico che ad aspettarmi c’è la famiglia, gli amici, la montagna barghigiana. Mi spunta un sorriso e proseguo il viaggio con rinnovato ottimismo. A metà strada mi fermo in un’enoteca per un panino con il prosciutto crudo di S.Daniele, ripromettendomi di fare una pausa come si deve per l’ora di pranzo, a Vignola, la cittadina della ciliegie, che in questo periodo è addobbata con migliaia di alberi in fiore. In Emilia Romagna mi sento molto vicina a casa e, per non arrivare a mani vuote, dopo…
Sulla via del ritorno. Nel cuore dei Balcani. Slovenia – Grotte di Postumia – 12^ ricetta
Risalgo i Balcani dirigendomi in Slovenia, scegliendo come base le Grotte di Postumia, a circa 50 km dalla capitale Lubiana. Da sempre sono interessata ai fenomeni carsici e in queste terre trovo pane per i miei denti. Oltre alle grotte resto impressionata dal castello di Predjama, un pittoresco edificio inserito in una cornice di roccia. Ai suoi piedi ci sono molti negozi che vendono minerali e altrettanti piccoli ristori. Acquisto il biglietto per entrare nella grotta, il cui itinerario si estende per 21 km. Viene dato, a chi non possiede maglioni o cappotti, una mantella pesante, perché in grotta fa piuttosto freddo. Ne indosso una bella ampia, e mi accomodo sul trenino che sta per partire. Arrivati in un grande salone di pietra, scendiamo e ci dirigiamo ognuno verso la propria guida. Ognuna di loro tiene in mano un cartello con su scritto: lingua inglese, lingua francese, lingua italiana, lingua spagnola, lingua tedesca. Insomma, ci ritroviamo sotto un mare di…
Sulla via del ritorno. Nel cuore dei Balcani. Croazia – Split – 11^ ricetta
In Croazia mi sento a casa, un po’ come in Grecia. Percorro la costa, sino a Dubrovnik, una delle città più belle del mondo, circondata da imponenti mura medievali. Passeggio lungo la via principale, detta Stradun e mi fermo ad acquistare la famosa acqua di rose fatta dai Monaci. Poi mi siedo su un gradone di pietra difronte al porto e contemplo; il tempo sembra essersi fermato, come a Venezia: vedo navi arrivare, mercanti scendere con le mercanzie, sarti cucire tendaggi per donare frescura alle case di questa città assolata. Proseguo per Spalato, Split in croato, sapendo che riuscirà a curarmi la nostalgia che avverto già partendo da Dubrovnik. La costa Croata è una serie di fiordi e isole perse nel mito. Ti verrebbe voglia di saltare su una barca e visitarle tutte. Generalmente sono verdi e tingono di riflessi acquamarina il mare pulito e profumato di questo lato dell’Adriatico che lambisce la Dalmazia. Spalato è nota per il Palazzo…
Sulla via del ritorno – Nel cuore dei Balcani. Montenegro – Kotor – 10^ ricetta
Dalla Serbia al Montenegro il passo è breve, anche perché molti Serbi la considerano ancora come la loro terra, nonché il naturale sbocco al mare, la loro spiaggia sull’Adriatico. Fino al 2 giugno 2006 la Repubblica del Montenegro era infatti parte della Repubblica di Serbia e Montenegro, diventando uno stato indipendente solo a seguito di un referendum popolare. Repubblica nata dalla Ex Jugoslavia, ha dato i natali alla principessa Elena che sposò Re Vittorio Emanuele III nel 1896, futuro Re d’Italia. Bella donna, alta e austera, svettava sul più piccolo marito, costituendo una miglioria genetica per casa Savoia. E pensate che il viaggio di nozze venne fatto presso l’isola di Montecristo, sul panfilo Jela, che significa Elena in lingua montenegrina. Il mare del Montenegro ha i colori del nuovo mondo; sferzato dal vento, offre onde dipinte di un blu intenso, che si espandono nell’enorme fiordo di Kotor. E quali ricette la regina Elena avrà portato nell’austero Piemonte? Direi quelle a…
Sulla via del ritorno. Nel cuore dei Balcani. Serbia – Vrnjacka Banja- 9^ ricetta
Proseguo addentrandomi in Serbia e mi dirigo verso una località termale in cui vive la famiglia di una mia cara amica di origine Armena: Vrnjacka Banja, 200 km a sud di Belgrado. Vi si trovanoben 7 sorgenti minerali, hotel affascinanti, viali e giardini alberati e aiuole fiorite. Irena, che era attivista in un partito comunista durante il conflitto serbo-bosniaco, da anni mi cucina piatti della tradizione Serba durante le feste raccomandate, le mie e le sue, essendo lei Ortodossa ed io Cattolica. Insomma, ci facciamo belle scorpacciate di carne arrostita, in umido, alla griglia, fritta, in tutti i modi. I Serbi sono carnivori e non è che in Toscana si trovino male! Prediligono il maiale e lo sanno cuocere intero, allo spiedo, ingannando il tempo con bevute di grappe alla prugna e tante storie esilaranti. Ma se dico musica balcanica a cosa pensate? Sicuramente alla scalpitante musica bandistica di Goran Bregovic, risultato della fusione di temi zigani e slavi. La…
Sulla via del ritorno – Nel cuore dei Balcani: Bulgaria – Varna, VII ricetta
Superata la Grecia, mi avventuro nel cuore dei Balcani, la grande penisola lambita ad Ovest dal Mare Adriatico, a Sud dal Mar Ionio, a Est dal Mar Nero. Balcani significa catena montuosa o monte, come quello che attraversa il confine tra la Serbia e la Bulgaria, caratterizzata da un coacervo di culture, lingue, religioni, cibi, tradizioni, caratteri somatici. I Balcani sono così vicini a noi e, nello stesso tempo, così lontani. Quanti di voi hanno viaggiato lungo il fiume Kupa, oppure hanno raggiungo Odessa? Ebbene, io intendo farlo e nel migliore dei modi. Confondendomi tra la gente e respirando le atmosfere che si susseguono dai confini dell’ex Impero Ottomano sino alla nostra bella Trieste. L’ambizioso programma prevede tappe balcaniche, ad iniziare dalla Bulgaria, dalla città di Varna, dove l’Orient Express traghettava per raggiungere Istanbul. Nel nostro immaginario l’Orient Express è sinonimo di un’epoca affascinante, in cui il confort delle carrozze notturne con servizio permanente e le carrozze ristorante apprezzate per…
Sulla via del ritorno: Thessaloniki – VI ricetta
Sono di nuovo in Grecia e mi sento a casa. L’atmosfera pacata di Thessaloniki, altrimenti detta Tessalonicco o Salonicco, mi ricorda l’Italia. Ho degli amici qui, che mi accolgono calorosamente e mi portano in giro per la città. Una città che durante l’impero Bizantino era sorella di Costantinopoli, la moderna Istanbul, dove ho trascorso gli ultimi giorni del mio viaggio tra l’Oriente e l’Occidente. Rivisito con piacere la chiesa di Agios Dimitrios e la sua indimenticabile cripta. Accendo due candele di cera pura, lunghe e sottili, legate tra di loro come usa nelle chiese ortodosse. Poi entro nella vita brulicante del mercato e mi fermo per uno spuntino. Proseguo quindi verso il mare, dove mi siedo a chiacchierare di politica in uno dei tanti déhor di Piazza Aristotele. Ho sempre sentito dire che a Tessalonicco ci sono le più belle donne della Grecia: in effetti non solo sono belle, ma anche estremamente attente al loro look. I capelli sono talvolta…
Sulla via del ritorno. Da Cipro ad Efeso in Anatolia – IV ricetta
Mi imbarco per la Turchia e decido di visitare l’Anatolia ed una delle sue perle più belle, l’antica città di Efeso che, in qualche modo mi ricorda Petra. Me la ricorda nei colori pastello delle sue pietre e nell’imponenza delle sue colonne che vincono il tempo. Durante la guerra contro i Persiani Alessandro Magno entrò in Efeso accolto come un Dio, e sulle sue vecchie pavimentazioni oggi si accalcano i turisti provenienti dalle grandi navi da crociera. Ma tale è il fascino, che si trova sempre un angolo per restare soli, a contemplare tanta bellezza. Peperoni dolma In un luogo così intenso, mi fermo in una locanda poco distante dalle rovine e mi siedo sotto una grande pianta di vite centenaria. Mangio i peperoni alla turca, ovvero, farciti di riso condito con ragù e passati nel forno. Ingredienti per 4 persone 4 peperoni verdi (nella ricetta originale sono molto sottili, quindi procuratevi peperoni sottili di qualsiasi colore) Quattro cucchiai di…
Dalle Gole Del Kadesc all’isola di Cipro – III ricetta
Riprendo la via del mare e mi dirigo verso Cipro, la terza isola del Mediterraneo per dimensione, dopo la Sicilia e la Sardegna. E di queste due isole ha il profumo, sia della macchia mediterranea che delle pecore e delle capre ai pascoli. Approdo a Limassol, nella Repubblica di Cipro e mi dirigo verso la capitale, Nicosia. L’isola è divisa in due dalla “linea verde”, che separa i territori governati dalla Repubblica Cipriota dalla Repubblica Turca di Cipro Nord. Nonostante le guide turistiche mi dissuadano dal visitare la parte Turca di Nicosia, esibisco il passaporto e passo dall’altra parte del confine. Risultato? Ordine e armonia. Locali puliti e negozianti gentili. Non c’è differenza tra le due parti della città, ma solo diffidenza. Cambio gli euro in lire turche e mi compro un pacco di chicchi di caffè dall’aroma irresistibile. Raggiungo la spiaggia di Venere, nell’area di Pafos. Non resisto al mare azzurro e faccio un breve bagno. Sulla spiaggia noto…
Sulla via del ritorno. Da Byblos alle gole del Kadesc – II ricetta
Ho sempre pensato che la raccolta di poesie “Il Profeta” fosse una grandissima lettura. Così non perdo l’opportunità di visitare i luoghi che diedero i natali al suo autore, Khalil Gibram, nato in Libano, nella valle del Kadesc ed emigrato negli Stati Uniti durante gli anni Venti. La raccolta è strutturata a domande e risposte, per ogni argomento un personaggio fa una domanda al Profeta, che risponde su temi come la natura, lo spirito e la mente. Ottengo un passaggio da una camionetta militare che porta i rifornimenti ad una base di montagna e mi faccio lasciare all’inizio di un percorso di trekking che si sviluppa in una profonda gola creata dal fiume Qadisha, sino a raggiungere la parte più spettacolare del canyon nei pressi del villaggio di Bcharré, il paese natale di Gibran. Lo spettacolo naturale è assicurato, spaziando dalla vetta del monte Qurnah che arriva a 3083 metri, alle foreste di cedri del Libano, e ad arroccati insediamenti…
Verso Nord, passando dai Balcani. Da Gerusalemme a Byblos – I ricetta
Dopo essermi congedata dai Re Magi, decido di tornare a Barga passando dai Balcani, quindi procedo verso Nord. Sulla via dei pellegrinaggi non si resta mai soli, così condivido il cammino con pellegrini, turisti, commercianti, viaggiatori.Avevo studiato il Libano a scuola e mio padre, della classe 1927, sostiene che una volta il Libano era chiamata la Svizzera dell’Oriente. Uno stato opulento in cui viveva una società internazionale. Ad oggi le cose sono cambiate, ma pur sempre il Libano resta un paese tollerante e molto accogliente. Nutro la curiosità di vedere con i miei occhi cosa resta della bella epoque di questa terra meravigliosa, che ha dato i natali ai monumentali cedri del Libano, albero che prende posto sulla bandiera nazionale. Proprio come quello che impera a Barga, davanti all’Albergo Alpino e anche poco più giù, ai giardinetti. Chi non ama questo splendido esemplare, simbolo della cittadina per chi viene da fuori? “Dove ci incontriamo?” io rispondo sempre “Sotto il cedro…