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Altari nel Duomo di Barga tra il sec. XVIII e inizi del XX. La sorte di alcuni quadri? (quinta e ultima parte)
Noi non ripartiamo con questo nostro ultimo capitolo dell’excursus storico sugli altari del Duomo nei tre secoli passati senza prima di aver fatto una riflessione, che poi è anche un impegno per il futuro dei nostri articoli tesi alla riscoperta del passato di Barga, che ormai solo su questo sito assommano a decine. In effetti, se Dio vorrà, potremmo anticipare che dopo questa storia ce n’è sarà un’altra molto espressiva che riguarda le opere barghigiane dei Della Robbia, alcune sono qui nel Duomo ma che avrebbero potuto essere di più. In pratica parleremo di tutto un ottocentesco moto diretto alla generica conservazione delle pale esistenti al San Francesco, che seppure sia stato un movimento importante, non raggiunse il deliberato fine o forse si mosse proprio per ciò che ormai è arcinoto a tutti: la sperimentata fuga da Barga che probabilmente smosse la successiva discussione politica tendente a toglierle da un luogo divenuto pericoloso per la loro conservazione, l’abbandonata chiesa di…
Altari nel Duomo di Barga tra il sec. XVIII e inizi del XX. La sorte di alcuni quadri? (quarta parte)
Ci siamo lasciati con il secondo articolo al punto in cui parlavamo della cappella del SS. Sacramento, che nel 1825 fu pronta per essere inaugurata sia come lavoro che come compimento finale del Duomo di Barga. Per farla fecero ricorso alle entrate dell’altare di Filippo Neri e degli Angeli Custodi, dove era conservato, appunto, il SS. Sacramento e si è detto che quell’altare si era spostato qui all’allora nuova cappella e lo testimonia anche il proposto Bientinesi quando nella sua e da noi già citata Relazione dell’anno 1862 ci fa conoscere che l’altare di San Filippo Neri e Angeli Custodi sia un tutt’uno con quello del SS. Sacramento. Intanto, come ormai tutti dovrebbero sapere, la cappella del SS. Sacramento fu iniziata l’anno 1823 e terminata con il 1825. Qui ci misero un bell’altare di marmo che dopo cento anni, al tempo dei restauri al Duomo del 1927-39, fu portato alla chiesetta del cimitero urbano di Barga. Oggi, all’interno dell’altare…
Altari del Duomo di Barga tra il sec. XVIII e inizi del XX. Ritrovato il San Nicola di Baccio Ciarpi? (terza parte)
BARGA – Durante lo studio di quest’argomento è capitato allo scrivente di imbattersi in quadro che è ancora oggi conservato nel Duomo nella cappella di San Cristoforo. L’opera che apre quest’articolo e che così è conosciuta secondo la classificazione datagli al tempo delle mostre di Barga Medicea, anno 1980: Madonna in Gloria, con i Santi Niccola da Tolentino, Vincenzo e l’Arcangelo Michele. Ambito del pittore fiorentino Simone Pignoni (Firenze 1611 – 1698). La prima domanda che uno si pone di fronte al quadro, come sempre accade, cioè, che attinenza possa avere San Vincenzo con il san Niccolò da Tolentino e San Michele? Questo anche cambiando l’ordine dei Santi. Tale domanda è stata sempre nei nostri pensieri, magari dicendo tra noi: mah! Il mondo della Chiesa è talmente grande che tutto è possibile e così pensando avanti ad osservare altre opere d’arte. Altra domanda: ma perché è qui nel Duomo? Altari specifici dedicati al Santo di mezzo: San Vincenzo, qui non…
Le celebrazioni di Santa Elisabetta al Conservatorio
Come tradizione, la domenica più vicina al giorno di Santa Elisabetta d’Ungheria, 17 novembre, ha visto un pomeriggio di incontro e condivisione, all’insegna dell’arte e della fede, nella chiesa che a Barga porta il nome di questa santa. La Fondazione Conservatorio di S. Elisabetta, con il presidente Alberto Giovannetti in testa, ha promosso come ogni anno una iniziativa di stampo culturale volta a valorizzare il grande patrimonio storico – artistico conservato presso i locali della chiesa e dell’ex-convento di Santa Elisabetta, un’istituzione che per i barghigiani è non solo motivo di orgoglio, ma anche di affetto particolare, visti i legami con la storia dell’istruzione sul nostro territorio. Così, alla presenza di un folto pubblico, dell’amministrazione comunale rappresentata dall’assessore Salvateci e del proposto Mons. Stefano Serafini, si è presentata una delle opere d’arte del Conservatorio, la “Madonna del Rosario”, recentemente oggetto di restauro. A parlare di questo dipinto, conservato su uno degli altari laterali della chiesa, sono stati Marcello Lera della…
Festa di Santa Elisabetta
Domenica 18 novembre a Barga si celebra la festa di Santa Elisabetta, promossa dalla Fondazione Conservatorio Santa Elisabetta di Barga, per ricordare anche la storia di questo luogo. Alle 16, presso la sala refettorio del conservatorio, la presentazione dei lavori di restauro del dipinto raffigurante la Madonna del Rosario, attribuito a Baccio Ciarpi. La presentazione sarà a cura del restauratore barghigiano Lorenzo Lanciani e del dott. Marcello Lera della Soprintendenza. Alle 17,30 la santa messa che si terrà nella chiesa del Conservatorio celebrata da don Stefano Serafini ed accompagnata dal Coro del Duomo di Barga. Seguirà a concludere una cena a buffet preparata dagli studenti dell’Alberghiero di Barga
La Natività di Baccio Ciarpi
La pittura che rappresenta la “Natività”, riprodotta in questa pagina, è dovuta all’arte del pittore Baccio Ciarpi nato a Barga nel 1574 e morto a Roma all’età di ottanta anni.Alcune sue opere realizzate per il paese natio sono andate perdute ma quelle che rimangono evidenziano il suo talento.Il Ciarpi ebbe una buona notorietà nel suo tempo per cadere poi nell’oblio, ma recentemente i maggiori critici italiani ne hanno riconosciuto i meriti.Visse oltre mezzo secolo a Roma dove produsse opere pittoriche sempre di soggetto religioso, per confraternite laiche e ordini religiosi di chiese minori fatta eccezione della chiesa di San Giovanni dei Fiorentini, di cui fu rettore anche Filippo Neri e della cattedrale di Roma San Giovanni in Laterano.Le chiese minori sono, Santa Maria in Selci, Santa Maria in Monticelli, Santa Maria in Campo Marzio, San Silvestro in Capite, San Martino al Monte, Santa Maria in Vallicella, tutte ubicate vicine alla via Monserrati, ove abitava il pittore con i fratelli, nel…