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- 1 di Vincenzo Pardini
Il nuovo mondo
Si suol dire che il mondo cambia, che quello di ieri non è quello di oggi. Non solo riguardo alle innovazioni tecnologiche, ma riguardo ai paesaggi che ci attorniano, e nei quali viviamo. Chi non è più tanto giovane ricorda, sul filo della memoria, come fosse un film, di quanto siano mutati i nostri panorami. A cominciare da quelli che vediamo percorrendo le strade che, da Lucca, conducono in Media Valle del Serchio e Garfagnana. Nel volgere di mezzo secolo, il cemento ha invaso spazi un tempo verdi. Lentamente, la Media Valle ha finito per congiungersi a Lucca, divenendone periferia. L’evento ha avuto inizio col boom industriale e con la fine della società agricola. Quella società che faceva della coltivazione della terra, e l’allevamento del bestiame la sua economia e la sua vita. Gli aratri, trainati da buoi o muli, furono sostituiti dai trattori, i mitici Landini i quali, nella piana attorno a Borgo a Mozzano, all’altezza di Valdottavo, venivano…
La galleria Alberto Magri. Anni ’60 e ’70 di Barga
Era domenica 23 dicembre 1973 quando a Barga, in Piazza del Comune, nel piano terra di palazzo Casci, s’inaugurava la Galleria d’Arte dedicata alla memoria del pittore barghigiano Alberto Magri, la prima di sempre nella nostra cittadina. La Galleria l’ha voluta il commerciante di Barga Luigi Clerici, che lì a pochi passi ha la sua bottega di ferramenta, un uomo nel cui sangue scorre impetuoso l’amore per tutte le arti, specialmente quella pittorica. Per questa prima della sua creatura ha invitato in una collettiva cinque pittori operanti a Barga: Fabrizio Gianni, Persio Da Prato, Giovanni Magri, Cesare Puccinelli e Romeo Ruggi; mentre nel successivo gennaio 1974 è la volta di altri tre pittori: Aldo Lucchesi di Fornaci di Barga, Fabio Scaparrini e Silvano Bonaldi di Castelnuovo Garfagnana. La Galleria suscita un vivo interesse e ospiterà molti altri pittori, come Swietlan Kraczyna, Wells, Colombo Da Prato e tanti altri, rimanendo aperta per altri anni a seguire. Fu con questa importante iniziativa…
L’Artista Bambino: Magri, Balduini a Lucca.
Era il 20 dicembre 2015, quando mossi da Barga per andare a Lucca a vedere una mostra che ancora oggi, pensandoci, mi emoziona. Si tratta dell’allora mostra “Dipingere l’incantesimo”, ospitata presso la Fondazione Banca del Monte della stessa città, curata da Umberto Sereni e dedicata con l’affascinante titolo alla riscoperta della pittura Toscana del ‘900. La mostra era stata presentata con una pittura di Alberto Magri che raffigura il profilo Apuano visto dalla Valle del Serchio, esattamente da Barga. Allora mi dissi: no! Questa è da non perdersi. Così è stato per questa mostra “L’Artista Bambino – Infanzia e primitivismi nell’arte italiana del primo ‘900”, parimenti presentata con un’affascinante pittura di Alberto Magri “Il gioco della corda” (1906-1908), che raffigura tre bambine che stanno attuando il predetto gioco in un verde prato cui fa da sfondo una casa. Questa mostra così è presentata su Exibart: L’esposizione esplora la “regressione” verso il disegno infantile e la volontà di recuperare un linguaggio…
L’artista bambino alla Fondazione Ragghianti, con Magri e Balduini
Dal 17 marzo al 2 giugno la Fondazione Ragghianti ospita la grande mostra L’artista bambino. Infanzia e primitivismi nell’arte italiana del primo Novecento. Curata da Nadia Marchioni, ma anche con i contributi tra gli altri del prof. Umberto Sereni, l’esposizione esplora la “regressione” verso il disegno infantile e la volontà di recuperare un linguaggio di stampo primitivista da parte di importanti artisti dei primi decenni del XX secolo. Nelle sale della Fondazione Ragghianti sono esposti, divisi in sei sezioni, oltre cento pezzi (dipinti, grafiche, sculture, fotografie, riviste d’epoca, documenti) di artisti come Giorgio Morandi, Giacomo Balla, Pablo Picasso, Carlo Carrà, Giorgio de Chirico, Mario Sironi, Ardengo Soffici, Lorenzo Viani, Ottone Rosai, Renato Birolli e Alberto Salietti e ci fa molto piacere che ci siano infine anche le opere dei pittori barghigiani Alberto Magri ed Adolfo Balduini. Di Magri è anche l’opera che si ritrova sul manifesto e sulle presentazioni della mostra: “Il gioco della corda” (1906-1908). In mostra anche il bellissimo…
Sgarbi a Castelvecchio e Barga in cerca di Pascoli e Alberto Magri
Visita a sorpresa a Casa Pascoli e Barga del noto critico e personaggio italiano Vittorio Sgarbi. Ospite del Renaissance Tuscany Il Ciocco Spa & Resort dove sembra sia arrivato con una compagnia locale conosciuta nei giorni scorsi al convegno su Possenti a Castelnuovo, ha voluto prima visitare Casa Pascoli e poi tornare a Barga richiamato in particolare, come ha raccontato, dalla voglia di rivedere il bel Duomo e le opere di Alberto Magri per il quale giunse nella cittadina circa venti anni fa per visitare la mostra che fu organizzata dalla Fondazione Ricci, ma che aveva già conosciuto in occasione della mostra che fu organizzata al Castello della Volpaia a Radda in Chianti nel 1984 Di Pascoli e di casa Pascoli, dove è stato accolta tra gli altri dall’assessore alla cultura del comune di Barga, Giovanna Stefani e dal senatore Andrea Marcucci, ha voluto sapere anche tanti particolari, soffermandosi in particolare sulle opere d’arte esposte ai muri e visitando tutto…
Riflessioni: visitando la mostra lucchese “Dipingere l’incantesimo”.
Leggendo per fortuita occasione l’annuncio di una mostra a Lucca, presso la Fondazione Banca del Monte della stessa città dedicata, con l’affascinante titolo “Dipingere l’incantesimo”, alla riscoperta della pittura Toscana del ‘900, e vedendo che era presentata con una pittura di Alberto Magri che raffigura il profilo Apuano visto dalla Valle del Serchio, esattamente da Barga, mi son subito detto: no! Questa è da non perdersi. Così, domenica 20 dicembre, pranzato velocemente, il sottoscritto con sua moglie ha preso la via di Lucca. Arrivato in piazza San Martino, l’accoglienza è stata delle più belle, con nel mezzo al campanile in restauro e il tetto della chiesa, una bella mezza Luna occhieggiante. Entrato alla mostra, un saluto ai presenti e a due amici di Barga che già giravano intenti ad ammirare i quadri. Il primo impatto, molto emozionante, la vista dello struggente e grande quadro di Lorenzo Viani: “Benedizione dei Morti del Mare” del 1914, in cui l’astante non può che…
Anche l’arte barghigiana in mostra a “Dipingere l’incantesimo”. Ieri anche la visita di Marcucci
C’è anche un bel saggio dell’arte di Barga del ‘900 nella bella mostra “Dipingere l’incantesimo – Pittori nelle terre di Lucchesia di inizio ‘900”, che la Fondazione Banca del Monte di Lucca organizza nel suo Palazzo delle Esposizioni (piazza San Martino, 7 – Lucca) nell’ambito del calendario degli eventi “Toscana ‘900”, aperta fino al 17 gennaio. In mostra anche una delle più significative opere del barghigiano Alberto Magri. Si tratta de La sementa, un quadro di grandi dimensioni, al quale il pittore barghigiano lavorò per circa dieci anni presentato nel 1928 alla Biennale di Venezia, uno dei pochi che l’artista riuscì a vendere e che dopo diverse vicissitudini in anni recenti è stato affidato al Comune di Barga. Il dipinto, conservato nel municipio, da quasi 20 anni non veniva esposto al pubblico. L’ultima volta fu in occasione della grande mostra dedicata all’artista che a Barga venne organizzata dalla Fondazione Ricci. Nella mostra lucchese anche altre opere di Alberto Magri come…
La Grande Guerra nelle pagine della “Corsonna”
Centododici anni fa, nel 1903, nasceva a Barga ad opera dei fratelli Alfredo e Italo Stefani il giornale indipendente Il Corsonna (che cambiò in seguito denominazione ne La Corsonna), periodico la cui pubblicazione proseguì, con alterne vicende, fino all’avvento della Seconda Guerra Mondiale. Sfogliare oggi, a un secolo di distanza, le pagine della “Corsonna” è un viaggio nel tempo e nello spazio che offre infiniti spunti per rivivere la quotidianità della vecchia Barga; e in questo centenario della Prima Guerra Mondiale gli articoli e le firme del giornale concorrono ad offrirci una panoramica di come il territorio di Barga e i suoi abitanti vissero gli anni della Grande Guerra. A dominare ovviamente sulle pagine del giornale erano i toni patriottici, di esaltante nazionalismo, che valorizzavano il sacrificio e il coraggio dei soldati al fronte, le cui lettere venivano spesso e volentieri pubblicate (non senza interventi censori); vi erano poi l’azione dei vari comitati formatisi a sostegno dei richiamati, le notizie…
Rinaldo Biagioni: in 90 opere lo splendido tributo ad un grande maestro dell’arte di questa valle
Ha fatto bene la Fondazione Ricci di Barga, con la sua instancabile guida Cristiana Ricci, a dedicare una mostra a Rinaldo Biagioni nel centenario della sua nascita. Biagioni è stato indubbiamente uno degli artisti più interessanti espressi dalla Valle del Serchio nel secolo scorso, in grado di figurare accanto a grandi nomi come Giovan Battista Santini e Bruno Cordati nel panorama artistico valligiano del ‘900, ma mai per lui è forse arrivata la giusta la notorietà, mentre le sue opere meriterebbero di essere valorizzate e conosciute. Il merito di questo va oggi alla Fondazione Ricci che in un temporalesco pomeriggio, sabato 20 luglio, ha inaugurato una completa mostra retrospettiva che ripercorre tutti ii temi e le opere cari a Biagioni.Ancora una volta la Fondazione Ricci è riuscita nel suo intento di sottolineare e far conoscere il bello ed il buono, per dirla alla Pascoli, di questa Valle del Serchio a livello artistico.. Un merito che le è stato riconosciuto anche…