Storia
In Sardegna, al terzo convengo di archeoastronomia
Presso l’Aula Magna dell’Università di Sassari, da giovedì 14 a sabato 16 novembre 2013, si terrà il 3° Convegno di Archeoastronomia in Sardegna, a cui hanno aderito ben trentuno studiosi, tra cui Mauro Zedda, personaggio ormai noto a Barga per il suo studio pubblicato nel libro Monte Forato e il Duomo di Barga edito nel 2012, in cui analizza quattro luoghi, poi sedi di chiese, da dove i nostri antichi tenevano mirato il Monte Forato, quel singolare gnomone, utile per il calcolo del trascorrere del tempo: Duomo di Barga, chiesa di Sommocolonia e quelle di Perpoli e Fiattone. Zedda, nel pomeriggio di venerdì 15, parlerà degli orientamenti delle chiese romaniche di Sardegna, Corsica e Toscana. Per quanto riguarda la nostra regione ci fa sapere che il caso “di Barga” da lui studiato tramite gli orientamenti delle due chiese avrà un particolare rilievo e che tra qualche giorno sarà ben più ampia tra gli studiosi la sua conoscenza, un luogo molto…
A proposito dei Brasiliani a Barga. Intervista con Luìs Carlos Romoli de Oliveira
Il 30 ottobre, giorno prima dell’importante e bella manifestazione di riconsegna dei resti di Rocco Botta, Nazareno Giusti ha intervistato nel Museo della pace di Sommocolonia il regista brasiliano Luìs Carlos Romoli de Oliveira; proprio in quelle ore stava girando delle scene di riconstruzione storica con il gruppo “Linea Gotica della Lucchesia” per il documentario sulla Forza di Spedizione Brasiliana di cui ha parlato nel video ripreso e montato da Cesare Baldassarri. Il documento sul regista brasiliano va a inserirsi nel “Progetto Memoria”: una serie di video interviste sul tema della guerra in Valle del Serchio.
Brugioni: genesi di un cognome e di una famiglia
Nello scorso mese di agosto a Fiumalbo si è tenuta una bella iniziativa: si sono ritrovati i Brugioni. Cognome molto diffuso anche nel nostro comune e nella nostra Valle. Una giornata di ritrovo, in amicizia e fratellanza, ben riuscita e in cui sono state spiegate le origini di questa famiglia che lo scorso anni ha compiuto cinquecento anni. Non a caso è stata scelta Fiumalbo come città di ritrovo perché è da qui parte tutto. Sulla antica porta principale del Duomo di Fiumalbo, infatti, il visitatore attento noterà, scolpito sulla destra, uno scudo con una immagine del castello e a sinistra, un altro scudo speculare con una grossa palla con tre fiamme, la così detta “granata svampante in tre fiamme”. Simbolo degli estensi ai tempi di Ercole I e di Alfonso I.“La granata svampante da sempre nella tradizione orale è, anche, lo stemma della famiglia Brugioni” ci ha spiegato Dario Brugioni che ha condotto ricerche in merito. Il simbolo si…
Sommocolonia ricorderà il sacrificio di Rocco Botta e la presenza a Barga della F.E.B.
Lo scorso mese riportavamo la storia dell’alpino Rocco Botta, morto sul fronte di Sommocolonia il 31 ottobre del 1944 e per anni rimasto una croce senza un nome nel cimitero di Sommocolonia. Il milite ignoto insomma, che nei giorni scorsi ha finalmente ritrovato un nome. Grazie alla richiesta di notizie della famiglia al giornale di Barga ed alle ricerche dello storico Vittorio Biondi, i suoi resti sono stati prima identificati e poi ritrovati presso il cimitero di Barga dove poi erano stati trasferiti e per fortuna conservati.Il prossimo 31 ottobre, nel giorno dell’anniversario della morte di Rocco Botta, decorato con la croce al valor militare, Barga commemorerà con una cerimonia il sacrificio di questo giovane che combatté al fianco degli alleati ed alla famiglia finalmente saranno restituiti i resti mortali per tanto tempo cercati. (contunua…) L’appuntamento è promosso dall’Amministrazione Comunale con la spinta ed il fattivo supporto dell’Associazione Ricreativa Sommocolonia e la collaborazione anche dell’Associazxiobne Liena Gotica della Lucchesia.Così il…
San Cristoforo d’Oro ai nostri Alpini: i perché in un bel libro di Giovanni Lugaresi
Pochi giorni fa, sulle pagine di questo giornale, parlavamo dei “nostri Alpini” della loro importanza a livello sociale, un tesoro per il nostro territorio. La proposta, del nostro direttore Luca Galeotti, di conferirgli un meritatissimo San Cristoforo d’Oro, speriamo non cada nel dimenticatoio. Perché senza troppi giri di parole i nostri Alpini se lo meritano. Per il loro lavoro portato avanti con dedizione e gratuità. Ma quello della nostra Valle non è un gruppo isolato, le sezioni dell’Associazione Nazionale Alpini di tutta Italia, infatti, portano avanti un lavoro incredibile come ben evidenziato nel libro di Giovanni Lugaresi “Alpini di Pace. Mezzo secolo sul fronte della solidarietà” edito da Il Prato e giunto alla quarta edizione. Proprio in questi giorni Lugaresi, noto giornalista, per anni caporedattore de Il Gazzettino, è tornato in Russia per celebrare i venti anni dell’Operazione sorriso a Rossosch, in Russia. A cinquant’anni dalla battaglia di Nicolajewka gli alpini italiani scelsero per celebrare i loro morti di costruire…
- 1 di Nazareno Giusti
Sempre maggiore interesse per la storia di Sommocolonia: in visita il colonnello Rosty, dell’Ufficio storico dell’esercito brasiliano
Sempre maggiore interesse sembra riscuotere Sommocolonia e la sua storia. Dopo l’importante ritrovamento dei resti dell’alpino Rocco Botta, il 12 settembre nel piccolo borgo c’è stata un’importante visita. È salito, infatti, nei luoghi che furono teatro della sanguinosa battaglia del Natale 44 e dei precedenti scontri avvenuti tra il 30 e il 31 ottobre, il colonnello Claudio Rosty del Centro di studio della Storia militare dell’Esercito Brasiliano. Il militare sta facendo alcune ricerche sulla presenza nella nostra zona della Feb, la Forza di Spedizione Brasiliana per il Centro da lui gestito su incarico del governo brasiliano con sede a Rio de Janeriro, vicino allo stadio di Maracanà in Brasile. I militari brasiliani, come è noto, per molto tempo stazionarono e combatterono nella nostra Valle e così Rosty si è fatto accompagnare dal signor Mario Peireira custode del monumento votivo al Soldato Brasiliano di Pistoia che ha contattato il tenente colonnello Vittorio Lino Biondi, noto esperto della battaglia di Natale non…
La Memoria ritrovata di Sommocolonia. Il Milite Ignoto alpino Rocco Botta
Quella che vi raccontiamo è una storia se vogliamo a lieto fine; sicuramente un abella storia. Che nasce nei giorni in cui ha riaperto i battenti giornaledibarga.it e che ha avuto un esito inaspettato quanto positivo per tutti quelli che l’hanno vissuta.Al nostro indirizzo mail riceviamo a giugno la richiesta di un avvocato, Sebastiano Di Filippo, che ci chiede aiuto per ritrovare i resti di un suo parente, un alpino deceduto a Sommocolonia nell’ottobre del 1944, di cui però si ignora il luogo di sepoltura.Abituati a sentir parlare di Sommocolonia e dei fatti bellici del 26 dicembre 1944, ci incuriosisce il mese citato dal parente di questo alpino e così informiamo dell’accaduto Vittorio Lino Biondi, la cui opera storica di ricostruzione dei fatti bellici di Sommocolonia è stata in questi anni ogni volta sempre più completa e preziosa.Biondi non se lo fa dire due volte ed alla fine ne viene fuori una storia, una storia veramente interessante; una nuova ed…
La luna che danza sul Monte Forato
L’allineamento Duomo di Barga (luogo di osservazione) e Monte Forato (punto di riferimento) in termini astronomici risulta orientato col tramonto della Luna al lunistizio minore meridionale e col tramonto di Sirio nel II millennio a.C. (per più dettagli cfr il libro Monte Forato e il Duomo di Barga).La questione del Sole che tramonta su Monte Forato a Novembre e Gennaio è dovuta al fatto che in quei periodi il Sole ha una declinazione pari a quella della Luna nel lunistizio minore meridionale. e di Sirio nel II millennio a.C. Il lunistizio minore ricorre nel 2016 ( e poi di nuovo nel 2034), ma in quell’anno la Luna Piena più prossima al solstizio estivo tramonterà proprio sopra Monte Forato. Ma non è tutto: la declinazione della Luna al lunistizio minore meridionale, oltre a coincidere con quella del Sole (33 gg prima e dopo il solstizio invernale), coincideva con la declinazione di Sirio attorno al 1600 a.C. , in altre parole attorno…
- 1 di Sara Moscardini
“La via del Saltello” di Pietro Moscardini
Quando agli inizi degli anni ’90 del secolo appena trascorso si cominciò a parlare e a voler progettare un’ampia strada asfaltata da Barga al Saltello, questo progetto doveva essere il proseguio dell’ampia carreggiata che da Barga giungeva a Pegnana Alta già nel 1959; opera realizzata con un consistente contributo del Ministero dei Lavori Pubblici dell’epoca. Il tragitto Pegnana Alta – Saltello fu diviso in tre lotti: Pegnana – Renaio, Renaio – Vetricia, Vetricia – Saltello. All’inizio del 1989 era già esistente il progetto Pegnana – Renaio, mentre i rimanenti due erano ancora allo stato larvale. Nello stesso anno partì la realizzazione del tratto Pegnana – Bebbio così come la percorriamo a tutt’oggi. Il resto rimase solo un’idea di progetto. Quello che a noi interessa è però il fatto che nei dialoghi quotidiani di quel periodo e nelle relazioni scritte troviamo per questa strada il comune termine di “strada del Saltello”. Anche oggi, se pensiamo al collegamento fra Barga ed il…
Duomo, Monte Forato e Liguri Apuani ancora nell’interesse degli studiosi
Nella ricerca di archeoastronomia poi trasposta nel libro “Monte Forato e Duomo di Barga”, l’autore Mauro Peppino Zedda ha indagato il duomo di Barga e altri templi della zona considerandoli come possibili, antichi osservatori astronomici.L’allineamento di queste antiche strutture con la morfologia del territorio o con alcuni pianeti, non può ritenersi casuale e la comunità scientifica ha riscoperto l’interesse verso l’antico popolo dei Liguri Apuani, ritenuti i fondatori di quelli che fin ora abbiamo ritenuto “solo” chiese o campanili.Sotto vi proponiamo la recensione che Stefano Carboni, fisico nucleare, ha realizzato interpretando le pagine del “Monte Forato e Duomo di Barga”, portando ancora una volta alla luce una verità poco conosciuta su alcune delle chiese più antiche dell’area di Barga. L’archeoastronomia è una disciplina che nell’ultima decade sta gradualmente destando l’interesse del grande pubblico, facendosi strada anche nel mondo accademico. Il dialogo fra astronomi ed archeologi necessita di uno sforzo interdisciplinare volto alla comprensione dei problemi dei rispettivi ambiti, ma tale…
Barga sulla Linea Gotica (12) – 1945: il martirio continua
[…] Passata la tempesta della Battaglia di Sommocolonia, con la controffensiva Alleata che ha ricacciato lo schieramento dell’Asse sulle precedenti posizioni, per Barga parrebbe aprirsi un periodo un poco più tranquillo ma è pura illusione frutto dell’inesauribile speranza. Comunque, anche se si fa per dire, riprende un minimo di vita civile, sempre tra un incrocio di cannoneggiamenti che mirano Barga adagiata sul colle aprico, come a ciò che ai suoi piedi si distende; così tutto il suo comune. (nell’immagine: distruzioni a Barga Giardino)Lassù al devastato Conservatorio di S. Elisabetta è entrata in funzione una parvenza di sede comunale, perché è lì che il barghigiano può trovare un sia pur minimo suggerimento, un soccorso, così come presso l’Ospedale. Il Comune in quanto tale ormai è assente, tutti sono fuggiaschi. Dal 4 dicembre 1944 il C.L.N. ha nominato sindaco di Barga un quasi sconosciuto Antonio Adami, ma è comprensibile, dato gli eventi e la possibilità di fare, che la sua azione fosse…
Barga sulla Linea Gotica (11) – il tragico Natale barghigiano (settima e ultima parte)
(nell’immagine: la chiesa di S. Frediano polverizzata dai bombardamenti aerei del 27 dicembre 1944) Come annunciato nel precedente articolo eccoci tornati a Sommocolonia. Il ferrigno Castello non è più quello di tre giorni fa – prima della fatidica e cruenta Battaglia di Natale – che seppur già duramente colpito dalle cannonate Alleate e dell’Asse, mostrava ancora la sua bella fisionomia. Ora che siamo al 29 dicembre è semplicemente un ammasso di fumanti rovine. La sua gente, con il rettore della parrocchiale S. Frediano don Fredianelli, è tutta fuggiasca, sparsa nei casolari in basso e in balia al terrore. Ogni tanto volgono gli occhi in alto, vorrebbero tornare alle distrutte case per recuperare quel poco che è rimasto, ma non è facile avere il permesso per introdursi nel paese circuito da filo spinato e sorvegliato da sentinelle. Dalle interviste raccolte nel libro di Solace Wales Sheets “La Battaglia e il bombardamento di Sommocolonia – Testimonianze dal vivo” (1996), possiamo farci un’idea…