Rubriche

- di Pier Giuliano Cecchi

Il 30 aprile 1479 moriva il Beato Michele da Barga. Il culto in Barga. (Seconda e ultima parte)

Come visto nel precedente articolo, sin dalla morte la memoria del beato Michele fu soggetta a venerazione, con dei picchi particolari nei vari secoli sino a oggi e che vedremo seguire. Iniziamo con il secolo XVII, tempo in cui fu tributata dai barghigiani una particolare attenzione al Beato. Infatti, come già osservato nel precedente articolo citando dei fatti avvenuti circa l’anno 1663, abbiamo capito che in quel tempo si fece pressante qualcosa di attinente alla memoria del Beato che ancora non si è detto e allora vediamo cosa accadde ancora in quell’anno a Barga. Il giorno è martedì 15 maggio 1663 e siamo entrati ora nel Consiglio Generale della Terra di Barga, situato nella sala grande di Palazzo Pretorio, convocato nel giorno precedente su richiesta del podestà Zanobi Pauli assieme ai Consoli e ora è radunato, “more solito”, dopo il richiamo sonoro della campana del Duomo. Vediamo che sui banchi siedono ventiquattro dei trenta ufficiali, tra Consoli, Capitani di Parte…

- di Redazione

Il 30 aprile 1479 moriva il Beato Michele da Barga (Prima parte)

Il beato Michele Turignoli da Barga, al secolo ritenuto Lodovico, nacque a Barga l’anno 1399. La famiglia, già allora di benestante posizione economica – in quel tempo fondeva e lavorava il ferro per cannoni a Gallicano (1) – “era fregiata del segnale guerresco” e dette uomini atti alle armi. Tra questi –valido condottiero del secolo XVI- Francesco Turignoli che si distinguerà alla difesa di Firenze repubblicana contro Carlo V, ovviamente distaccandosi –come gli altri- dalla santa figura del predecessore, che mai usò armi se non quelle affidategli dal Signore. In non più verde età –trentacinque anni- nel 1434, ascoltando la parola del Beato Ercolano da Piegale, sentì in lui farsi vivo e prorompente il desiderio dell’abito del Poverello e come questo Grande Santo lasciò gli splendori della famiglia –per quello che potevano essere- e privo di ogni agio volle dedicarsi al servizio di Dio. Divenne discepolo del Beato Ercolano, che in quel tempo stava costruendo il convento di San Bernardino…

- di Redazione

L’Istituto Alberghiero di Barga ricorda Stefano e il professor Lena

BARGA – Nel ricordo del sorriso di Stefano. Si è svolta anche quest’anno, la giornata che ogni anno l’ISI di Barga dedica alla memoria di uno studente dell’istituto Alberghiero, Stefano Antonetti, tragicamente scomparso a Marlia lungo la via del Brennero, nel 2008, a seguito di un terribile incidente stradale. Stefano è oggi ricordato da una associazione onlus “Il sorriso di Stefano” che  mette a disposizione ogni anno una serie di borse di studio destinate agli studenti più meritevoli dell’Alberghiero. Così è stato anche sabato quando, nell’aula magna dell’IUSI di Barga, sono state consegnate dai genitori di Stefano le borse di studio 2018. I riconoscimernti sono andati a Maria Sandru, per il miglioro voto all’esame di maturità (96), a Beatrice Ippia (settore Turismo) ed a Alessio Pistoresi (settore salabar/ oltre che a Edoardo Manfredini (settore cucina) assente però alla cerimoni a, per essere stati i migliori diplomati del triennio. Di seguito l’inaugurazione  della nuova sala ristorante dell’ISI di Barga intitolata a…

- di Pier Giuliano Cecchi

I medici Cocchi e Giannetti da Barga ed i rapporti con la cultura britannica. Ne parla a Firenze Manuele Bellonzi

Al “TheBritish Institute” di Firenze, mercoledì 2 maggio 2018, il dottor Manuele Bellonzi, abitante a Barga e molto conosciuto in tutta la Valle del Serchio, terrà una conferenza dal titolo molto interessante: “Due medici toscani del Settecento e i rapporti con la cultura britannica”. Si tratta del “mugellese” Antonio Cocchi (1695-1758) e Michelangelo Giannetti da Barga (1743-1796). Antonio Cocchi e Michelangelo Giannetti furono medici e lettori di anatomia nell’Ospedale di Santa Maria Nuova di Firenze e ritenuti due fra i più importanti testimoni del forte legame fra Firenze, la cultura britannica e la sua comunità cittadina. Il Settecento, Siècle des lumières, è anche, per la capitale del Granducato di Toscana, un’occasione di convivenza con molti rappresentanti di diversi paesi europei. Prevale però, su tutti, un confronto privilegiato con gli inglesi che, dopo l’esperienza del Grand Tour, decisero di risiedere stabilmente a Firenze, una scelta non dovuta solo alla passione antiquaria, come rilevato da molti, ma prevalentemente un’occasione d’incontro e integrazione…

- di Redazione

Collage sezioni fratres NON INDUGIARE

- 1 di Vittorio Lino Biondi

La storia dimenticata di Camp Monticello. Mercoledì a Lucca la presentazione

LUCCA – Questa è una storia di guerra, di guerra minore, ma sempre di guerra. E’ la storia dimenticata di Camp Monticello e dei prigionieri di guerras italiani di quel campo. Tutto nasce dalla storia di un uomo: il sottotenente pilota Antonio Bizio, abbattuto con il suo caccia CR 42 nell’agosto del 1942 sul Mediterraneo, viene recuperato in mare da una nave britannica, e dopo una sosta ad Edimburgo ( U.K.), viene trasportato in America. Gli Alleati si erano spartiti il carico dei prigionieri per non far pesare sul solo Regno Unito l’onore della sorveglianza e del relativo mantenimento. Dopo un lungo viaggio viene rinchiuso in un campo per “Prisoner of War”, adiacente ad una piccola città dell’Arkansas, Monticello. Lì trascorrerà due anni di detenzione, assieme ad altri 3.000 prigionieri. italiani; alla fine questa prigionia si rivelerà meno pesante e disagevole di quella patita da tanti altri commilitoni in altri campi sparsi in America, in Kenya, in Canada, nelle Hawaii, in…

- di Renzo Giorgetti

La cantoria dell’Oratorio di S. Maria della Quercia di Palleggio: osservazioni artistiche

Diversi siti web descrivono le principali attrattive turistiche ed artistiche del paese di Palleggio riferendosi anche al piccolo Oratorio di S.Maria della Quercia situato in località Pian di Scalchi. Sembra che la più rilevante di queste attrattive sia l’altare ligneo posto in fondo all’Oratorio, datato 1729 e realizzato da Frediano Nerici di Crasciana. Mi stupisco però che nessuno abbia notato o citato la bellissima cantoria lignea dipinta posta sopra la porta d’ingresso dell’Oratorio, che un tempo non lontano deve avere contenuto un organo di pregevole valore. Una foto della cantoria ha attirato la mia attenzione per le eleganti linee architettoniche e le pitture che decorano il parapetto curvilineo aggettante al centro. Il pannello centrale, curvilineo, presenta un pannello che raffigura una corona di fiori in vernice verde al centro della quale si trovano fiori rossi disposti a croce. Ogni braccio della croce termina con una testa maschile dipinta. Intorno si nota una decorazione floreale molto delicata e dai colori tenui.…

- di Renzo Giorgetti

La fugace apparizione del frate organaro Antonio Morelli in Garfagnana

Nel 2001 è stato pubblicato un interessante articolo relativo alla biografia del frate francescano Antonio Morelli di Fiumalbo. Nel testo si accenna in prevalenza alle sue vicende religiose e soltanto marginalmente alla sua attività di costruttore e riparatore di organi. Fortunatamente viene pubblicata la riproduzione fotografica di un suo memoriale manoscritto in cui vengono dettagliati i lavori svolti in varie regioni. Leggendo attentamente il diario dei suoi lavori, ho scoperto con sorpresa tre preziose informazioni riguardanti la sua figace presenza in tre località della Garfagnana, di cui parlerò in seguito. Frate Antonio Morelli, nato a Fiumalbo l’8 ottobre 1704, entrò in noviziato nel 1724 ed apparteneva all’ordine dei frati francescani conventuali. Nel 1729, mentre ancora studiava, costruì due “cembali, i quali furono comperati e tirai filippi n.16.” Dopo questa esperienza artigianale, egli fu molto attivo come costruttore e riparatore di organi nelle varie località in cui si trovava per predicare o dove era di stanza in qualche convento. Durante la…

- 3 di Giuseppe Nardini

A proposito del demanio civico: le origini del territorio storico di Barga

Il territorio storico di Barga si estendeva al di là del fiume Serchio fino a comprendere il monte di Gragno  e al di là del crinale appenninico spingendosi oltre confini naturali inequivocabili. Le origini di questi possedimenti non risultano documentate in quanto risalgono a tempi assai remoti e ciò rende difficile un’esatta ricostruzione storica. Considerando però una serie di circostanze  storicamente accertate, è possibile formulare ipotesi ragionevolmente attendibili. Le controversie intercorse tra Barga e Gallicano per il monte di Gragno e tra Barga e la gente del Frignano per la zona adiacente al lago Santo sono documentate a partire dal 1400. In seguito sono andate sempre più intensificandosi fino a coinvolgere le rispettive autorità in veri e propri affari di stato. La contemporaneità delle contestazioni per i due «sconfinamenti» lascia immaginare che essi possano aver avuto la stessa origine. E’ cosa nota che i Longobardi a seguito della loro discesa verso il centro Italia, utilizzarono per quasi un secolo la…

- di Redazione

ISI Barga: “Gli obiettivi ora sono il recupero dell’edificio ex scuole medie e di tutta l’area sportiva esterna”

BARGA – Dovrebbero essere definitivamente risolti all’ISI di Barga, entro il mese di febbraio, i problemi relativi al mancato utilizzo  delle aule e degli spazi al piano terreno del nuovo ISI di Barga, demoliti e ricostruito ex novo con un investimento di oltre 3 milioni di euro ed inaugurato nei mesi scorsi. Quella parte è rimasta per il momento inutilizzata a causa di problematiche tecniche tra l’impresa costruttrice e la Provincia, ma secondo la dirigente scolastica siamo in dirittura di arrivo. Secondo Catia Gonnella: “Al di là di una stanza che non sarà ancora disponibile, mi è stato assicurato dalla provincia che con la metà di febbraio sarà finalmente messo a disposizione l’intero piano terra che ospiterà due aule,  il back-office e la reception per le attività dell’alberghiero, la biblioteca e l’archivio della scuola. Anche perché, soprattutto per questi ultimi due, entro febbraio dovremo liberare i locali provvisoriamente occupati nella filanda di Villa Gherardi.”. La dirigente fa il punto anche…

- di Redazione

All’Istituto comprensivo Pascoli di Barga “Rallysti” matematici in corsa

E’ iniziato a gennaio il 26° Rally Matematico Transalpino, una gara internazionale fra classi volta alla risoluzione di problemi matematici, per alunni dalla terza classe della scuola Primaria al secondo anno di scuola secondaria di secondo grado, e che si svolge in Algeria, Argentina, Belgio, Francia, Italia, Lussemburgo e Svizzera. Obiettivo della gara è quello di migliorare il rapporto dei giovani con la matematica attraverso il lavoro di gruppo, la discussione ed il dibattito scientifico e, allo stesso tempo, fornire agli insegnanti occasioni di sperimentare una didattica attiva, dinamica per migliorare l’insegnamento di questa amata/odiata disciplina. Quest’anno sono quattro le classi dell’Istituto comporensivo Giovanni Pascoli di Barga che parteciperanno alla competizione: la IV A della Primaria di Fornaci con la docente Giuliana Nardini classificatasi nona nel 2017 a livello regionale su 87 classi partecipanti; le seconde C e D della Media di Fornaci, quest’ultima, pronta a difendere il meritatissimo quanto inaspettato secondo posto conquistato lo scorso anno nella finale a…

- di Redazione

159 mila euro dal governo per ridurre le tariffe del nido d’infanzia di Castelnuovo di Garfagnana

In arrivo a Castelnuovo di Garfagnana risorse statali pari a 159 mila euro per i servizi all’infanzia 0 -6 anni. “Grazie al Governo una grande opportunità per il sistema educativo del territorio”, così Chiara Bechelli, Assessore all’Istruzione, commenta con entusiasmo la notizia. Sono stati assegnati alla Regione Toscana quasi 14 milioni di euro per il 2018. Una bella cifra che, grazie soprattutto alla gestione associata del servizio con i comuni di Careggine, Fosciandora, Pieve Fosciana, Castiglione di Garfagnana e Villa Collemandina, ha permesso al comune di Castelnuovo di accaparrarsi una fetta importante delle risorse assegnate. “Abbiamo destinato la maggior parte dei soldi” – commenta l’Assessore Bechelli – “alla riduzione delle tariffe per la fruizione del Nido d’Infanzia La Nuvoletta arrivando a ridurre, già dal mese di gennaio, il costo della retta per i residenti a Castelnuovo e nei Comuni facenti parte della gestione associata da 240 euro a 90 euro per la frequenza fino alle ore 14. Da 280 euro…