Rubriche
A proposito dell’assemblea pubblica per la sanità: parla l’Osservatorio
Riceviamo e pubblichiamo dall’Osservatorio della sanitàù della Valle del Serchio la seguente presa di posizione. “L’assemblea, fortemente voluta dall’Osservatorio, ha evidenziato diverse sfaccettature. Ci sono stati aspetti positivi, come la grande partecipazione della gente , che è la conferma di una presa di coscienza circa la gravità dei problemi sanitari, che fa ben sperare per le future azioni di verifica, controllo e di proposta, l’emergere , con una chiarezza mai sperata, delle tante criticità che la politica sanitaria dello Stato, della Regione Toscana e dell’ASL locale hanno provocato nel tempo nelle nostre strutture ospedaliere, sanitarie e sociali, criticità che ora i residenti in Valle del Serchio conoscono in maniera più puntuale grazie alle informazioni fornite dal sindaco Bonini prima e dall’Osservatorio della Sanità poi, positive soprattutto le proposte fatte durante la serata per affrontare i problemi dell’assistenza ospedaliera e sanitaria. Abbiamo particolarmente apprezzato, il riconoscimento, da parte di amministratori, politici ed operatori sanitari della correttezza delle tante segnalazioni da noi…
La Grande Guerra 1915-18: come nasce a Fornaci l’asilo pro-orfani Giovanni Pascoli (nona parte.)
Nel passato articolo abbiamo detto che con il presente avremmo continuato il nostro percorso alla riscoperta di come nacque l’Asilo per Orfani di Guerra a Fornaci di Barga, cosa che puntualmente faremo. Infatti, eccoci alla sera di lunedì 4 novembre, giorno della divulgazione ufficiale dell’Armistizio, il Bollettino della Vittoria, e vediamo che a Fornaci di Barga diverse persone stanno entrando all’interno della fabbrica. Non sono operai ma i consiglieri del Comitato Pro Orfani di Guerra che procedono per fare ingresso all’interno della palazzina della direzione, dove, nella sala del Consiglio della Metallurgica, terranno il loro consiglio d’amministrazione del sodalizio. L’incontro è dei più importanti ma nonostante ciò, alcuni sono gli assenti, comunque e tranquillamente si procederà alla discussione dell’Ordine del Giorno, che prevede il resoconto delle Dame Visitatrici agli Orfani e alcune rilevanti comunicazioni del presidente onorario Ing. Luigi Orlando. Dopo aver affrontato il primo punto portato in discussione, lo stato dei soccorsi agli Orfani e prese le dovute deliberazioni…
I piccoli ospedali funzionano
Attraverso questa mia, vorrei rivolgere un grande e sincero ringraziamento a tutto il personale medico ed infermieristico del reparto di Ortopedia dell’ospedale S. Croce di Castelnuovo Garfagnana, dove sono stato operato. Qui, durante la mia degenza, ho ricevuto una grande per la grande dimostrazione di professionalità e umanità . A dimostrazione che i piccoli ospedali funzionano. Gianfranco Pinelli
Il ricordo di Bruno Sereni. Il primo che mi fece capire che potevo scrivere
Bruno Sereni per me è sempre stato lì, alla base del mio percorso nel campo dello scrivere di storia locale. Infatti, fu il contatto che ebbi con lui, dopo la metà degli anni settanta, poco più che ventenne, a farmi capire che avrei potuto mettere nero su bianco la mia grande passione, scrivere qualche articolo sulla storia di Barga. In altre parole lo sento come padrino di questo mio cammino, che oggi annovera certi risultati, molti articoli e qualche libro, di cui vado contento. I primi contatti con Bruno Sereni furono occasionali, come passare dalla redazione del Giornale di Barga per prendere il prenotato libro che lui aveva scritto, dove immancabilmente poneva la sua dedica. La Guerra a Barga, Ricordi della Guerra di Spagna, Barga nella lunga Estate del 1943, Ricordi di New York e tra questi Itinerario Francescano, lasciato per ultimo perché lo volle firmare con delle parole che a me ventenne fece un bellissimo effetto: “Al giovane amico…
Una vita straordinaria
La famiglia di Bruno Sereni era originaria di Livorno, di antico ceppo ebraico, ma giunse a Barga dal Veneto verso la fine del 1917, in fuga dalla tragica rotta di Caporetto. I Sereni avevano abitato anche a Milano, dove Bruno era nato il 4 luglio 1905. Scelsero Barga poiché la mamma Palmira vi conosceva la signora Zaira Nardini, che fornì ai “profughi” i primi aiuti. A Barga Bruno terminò le scuole elementari e poi per alleviare il notevole disagio materiale della famiglia a poco più di 12 anni andò a lavorare ai reparti munizioni della “Metallurgica” di Fornaci. Terminata la prima guerra mondiale, dopo aver fatto il garzone presso l’Albergo Libano a Barga, partì per la Scozia, assunto per lavorare in una friggitoria di pesce e patate. Non aveva ancora 15 anni. In scozia rimase per circa 3 anni, tornò quindi in Italia per prestare il servizio militare nella Regia Marina. Congedato rientrò a Barga ed ebbe subito scontri con…
Una vita straordinaria
La famiglia di Bruno Sereni era originaria di Livorno, di antico ceppo ebraico, ma giunse a Barga dal Veneto verso la fine del 1917, in fuga dalla tragica rotta di Caporetto. I Sereni avevano abitato anche a Milano, dove Bruno era nato il 4 luglio 1905. Scelsero Barga poiché la mamma Palmira vi conosceva la signora Zaira Nardini, che fornì ai “profughi” i primi aiuti. A Barga Bruno terminò le scuole elementari e poi per alleviare il notevole disagio materiale della famiglia a poco più di 12 anni andò a lavorare ai reparti munizioni della “Metallurgica” di Fornaci. Terminata la prima guerra mondiale, dopo aver fatto il garzone presso l’Albergo Libano a Barga, partì per la Scozia, assunto per lavorare in una friggitoria di pesce e patate. Non aveva ancora 15 anni. In scozia rimase per circa 3 anni, tornò quindi in Italia per prestare il servizio militare nella Regia Marina. Congedato rientrò a Barga ed ebbe subito scontri con…
Biblioteca di Barga, un’eccellenza
Caro Luca, vorrei condividere con te e con i lettori del giornale una mia recente ed attuale esperienza che definisco, senza paura di essere smentita, un’eccellenza barghigiana. Circa un mese e mezzo fa mi sono recata, dopo moltissimo tempo, presso la biblioteca comunale per abbonarmi e prendere dei libri in prestito. La prima sorpresa è stata la possibilità del prestito interbibliotecario, ovvero fare arrivare da altre biblioteche libri non presenti nella biblioteca di Barga, in tempi brevissimi e senza costi per l’abbonato, a meno che non arrivino da fuori regione, ma l’importo è comunque irrisorio. Quando vi sono tornata per ritirare i volumi che avevo richiesto, ho guardato un po’ meglio l’ambiente ed ho deciso di provare a studiare in biblioteca. Da quel giorno ho scoperto un mondo. I locali di Villa Gherardi che la ospitano, contribuiscono, con la loro eleganza, a predisporre, fin da subito, la mente e lo spirito allo studio e al “bello”. Le persone che vi…
Ricordando Bruno Sereni
Bruno Sereni lasciò subito un gran vuoto nella vita barghigiana; personalmente, ad ogni mio rientro al Giardino, rivivo gl’incontri con lui e la sua Lily, lì, seduti ai tavoli all’aperto dell’Alpino; e torno ad ascoltare la sua fluente conversazione, i suoi vivacissimi racconti della sua vita, sempre vissuta secondo gli ideali di solidarietà con deboli e sfruttati, ricca di lotte contro le dittature di ogni tipo, lotte che nella guerra di Spagna, da lui combattuta contro i franchisti, lo videro primo ferito di quella guerra, a Barcellona. Era inevitabile, dopo quell’esperienza – e in un’Italia ormai dominata dal fascismo mussoliniano – il suo esilio: in Francia, dove conobbe ed ebbe contatti stabili con altri “fuorusciti” (umili e ignoti ai fasti della Storia ed anche figure fondamentali dell’antifascismo: Nenni, i Rosselli e molti altri). Furono anni difficili, durante i quali sopravvisse acconciandosi a lavori duri – scaricatore di porto a Marsiglia tra gli altri – o precari – venditore porta a…
“Un uomo di cui la comunità deve essere orgogliosa”. Commemorato Bruno Sereni
Questa mattina, sotto una pioggerella intermittente e un freddo pungente, un nutrito gruppo di persone si è riunito al cimitero di Sigliari presso una tomba coperta di rampicanti e sormontata da croci di marmo bianco. Quelle persone erano lì per rendere omaggio alla memoria di Bruno Sereni, di cui oggi (25 febbraio) ricorrono i trent’anni dalla scomparsa. C’era il sindaco Marco Bonini, che con la sua amministrazione ha voluto rendergli un omaggio ufficiale, c’erano i figli Umberto e Natalia, c’era il sindaco di Molazzana Rino Simonetti, c’erano gli amici di Umberto e Natalia che conobbero e apprezzarono il vecchio Sereni, c’era Alessandro Adami, il sindaco che pronunciò l’orazione funebre per il funerale laico di Bruno, c’era Sara Moscardini in rappresentanza dell’Istituto Storico Lucchese Sezione di Barga. C’eravamo noi del Giornale e c’era, seppur con un messaggio inviato dal suo ufficio dal Senato della Repubblica, Andrea Marcucci. C’era insomma una piccola rappresentanza della comunità, lì riunita a ricordare un uomo che…
La Grande Guerra 1915-18: come nasce a Fornaci l’asilo pro-orfani Giovanni Pascoli (ottava parte)
Ci si è lasciati con la passata puntata a quando il senatore Adolfo Zerboglio, sabato 31 agosto 1918, dall’alto del bastione del Fosso tenne un applaudito discorso e ricordò anche Leo Giuliani di Barga, sunteggiando la sua figura di soldato con epigrafiche parole “Forse il più piccolo, forse il più grande di tutti”. La Corsonna ama particolarmente questa figura, come già detto, eroica nell’assoluto suo volere di essere arruolato e inviato al fronte di guerra, e sin dalla morte, avvenuta all’assalto sul Carso a quota 208 il 16 settembre 1916, ne dovrebbe essere eternato il ricordo. Questo l’auspicio più volte ripetuto dal giornale e oggi di lui resta memoria in una traversa di viale Cesare Biondi, vulgo di Canteo: “Via Leo Giuliani”. Sul n. 17 del 15 settembre 1918 de La Corsonna, a un giorno dal secondo anniversario della morte, si può leggere nella cronaca di Barga e delle frazioni il suo ricordo, con parole inequivocabili circa il suo patriottismo,…
In memoria di Bruno Sereni, nostro fondatore
Il 25 febbraio 1986 moriva Bruno Sereni, fondatore di questo giornale. Ne fu direttore fino all’ultimo giorno, dopo averlo avviato e sviluppato a partire dal 1949, quando Barga, nel tentativo di scrollarsi di dosso le miserie della guerra, cercava di ripartire. Bruno Sereni impiegò tutte le energie della maturità per favorire la ricostruzione fisica e morale di Barga, sia esponendosi in prima persona in ogni progetto utile, sia utilizzando le pagine del suo giornale il quale ebbe anche un altro, nobile scopo: quello di tenere uniti alla loro terra d’origine i barghigiani partiti all’estero. Il suo giornale lo chiamava “una lettera da casa” e per molti anni – ed in parte ancora – fu un collante potente e prezioso per la comunità dei barghigiani all’estero, i “bargoesteri”. Se molti ricordano ancora Bruno ed il suo impegno per Barga, per la sua ricostruzione e per il suo sviluppo, forse sono meno quelli che conoscono la sua gioventù e le traversie che…
“L’Osservatorio è fuoriviante? Non ci stiamo”. Lettera aperta al sindaco
Caro Sindaco, due giorni prima della manifestazione eravamo “politicizzati”, adesso sembra addirittura intellettualmente disonesti. Per prima cosa la invitiamo ad accertarsi del significato delle parole. “Fuorviante” significa letteralmente “che mette fuori strada” o “che svia, che induce in errore o comunque allontana dal vero o dalla linea logica” e quindi è come dire che l’Osservatorio, con le proprie affermazioni e puntualizzazioni, avrebbe raccontato cose non vere o quanto meno tese a mistificare la realtà dei fatti al fine di indurre volutamente la popolazione in errore. Spero che si renda conto della gravità delle sue affermazioni. Non è forse vero che sono alcuni mesi che la popolazione le chiede una pubblica assemblea per far luce sulle criticità via via denunciate dall’Osservatorio? (sono state raccolte ben 805 firme). E non è forse vero che è circa un mese e mezzo che ci promette un contatto “a breve” per organizzare e fissare una data per l’assemblea, contatto che è arrivato solo due giorni…