Rubriche

- di Redazione

Una vita straordinaria

La famiglia di Bruno Sereni era originaria di Livorno, di antico ceppo ebraico, ma giunse a Barga dal Veneto verso la fine del 1917, in fuga dalla tragica rotta di Caporetto. I Sereni avevano abitato anche a Milano, dove Bruno era nato il 4 luglio 1905. Scelsero Barga poiché la mamma Palmira vi conosceva la signora Zaira Nardini, che fornì ai “profughi” i primi aiuti. A Barga Bruno terminò le scuole elementari e poi per alleviare il notevole disagio materiale della famiglia a poco più di 12 anni andò a lavorare ai reparti munizioni della “Metallurgica” di Fornaci. Terminata la prima guerra mondiale, dopo aver fatto il garzone presso l’Albergo Libano a Barga, partì per la Scozia, assunto per lavorare in una friggitoria di pesce e patate. Non aveva ancora 15 anni. In scozia rimase per circa 3 anni, tornò quindi in Italia per prestare il servizio militare nella Regia Marina. Congedato rientrò a Barga ed ebbe subito scontri con…

- di Redazione

Una vita straordinaria

La famiglia di Bruno Sereni era originaria di Livorno, di antico ceppo ebraico, ma giunse a Barga dal Veneto verso la fine del 1917, in fuga dalla tragica rotta di Caporetto. I Sereni avevano abitato anche a Milano, dove Bruno era nato il 4 luglio 1905. Scelsero Barga poiché la mamma Palmira vi conosceva la signora Zaira Nardini, che fornì ai “profughi” i primi aiuti. A Barga Bruno terminò le scuole elementari e poi per alleviare il notevole disagio materiale della famiglia a poco più di 12 anni andò a lavorare ai reparti munizioni della “Metallurgica” di Fornaci. Terminata la prima guerra mondiale, dopo aver fatto il garzone presso l’Albergo Libano a Barga, partì per la Scozia, assunto per lavorare in una friggitoria di pesce e patate. Non aveva ancora 15 anni. In scozia rimase per circa 3 anni, tornò quindi in Italia per prestare il servizio militare nella Regia Marina. Congedato rientrò a Barga ed ebbe subito scontri con…

- di Redazione

Biblioteca di Barga, un’eccellenza

Caro Luca, vorrei condividere con te e con i lettori del giornale una mia recente ed attuale esperienza che definisco, senza paura di essere smentita, un’eccellenza barghigiana. Circa un mese e mezzo fa mi sono recata, dopo moltissimo tempo, presso la biblioteca comunale per abbonarmi e prendere dei libri in prestito. La prima sorpresa è stata la possibilità del prestito interbibliotecario, ovvero fare arrivare da altre biblioteche libri non presenti nella biblioteca di Barga, in tempi brevissimi e senza costi per l’abbonato, a meno che non arrivino da fuori regione, ma l’importo è comunque irrisorio. Quando vi sono tornata per ritirare i volumi che avevo richiesto, ho guardato un po’ meglio l’ambiente ed ho deciso di provare a studiare in biblioteca. Da quel giorno ho scoperto un mondo. I locali di Villa Gherardi che la ospitano, contribuiscono, con la loro eleganza, a predisporre, fin da subito, la mente e lo spirito allo studio e al “bello”. Le persone che vi…

- di Antonio Corsi

Ricordando Bruno Sereni

Bruno Sereni lasciò subito un gran vuoto nella vita barghigiana; personalmente, ad ogni mio rientro al Giardino, rivivo gl’incontri con lui e la sua Lily, lì, seduti ai tavoli all’aperto dell’Alpino; e torno ad ascoltare la sua fluente conversazione, i suoi vivacissimi racconti della sua vita, sempre vissuta secondo gli ideali di solidarietà con deboli e sfruttati, ricca di lotte contro le dittature di ogni tipo, lotte che nella guerra di Spagna, da lui combattuta contro i franchisti, lo videro primo ferito di quella guerra, a Barcellona. Era inevitabile, dopo quell’esperienza – e in un’Italia ormai dominata dal fascismo mussoliniano – il suo esilio: in Francia, dove conobbe ed ebbe contatti stabili con altri “fuorusciti” (umili e ignoti ai fasti della Storia ed anche figure fondamentali dell’antifascismo: Nenni, i Rosselli e molti altri). Furono anni difficili, durante i quali sopravvisse acconciandosi a lavori duri – scaricatore di porto a Marsiglia tra gli altri – o precari – venditore porta a…

- di Redazione

“Un uomo di cui la comunità deve essere orgogliosa”. Commemorato Bruno Sereni

Questa mattina, sotto una pioggerella intermittente e un freddo pungente, un nutrito gruppo di persone si è riunito al cimitero di Sigliari presso una tomba coperta di rampicanti e sormontata da croci di marmo bianco. Quelle persone erano lì per rendere omaggio alla memoria di Bruno Sereni, di cui oggi (25 febbraio) ricorrono i trent’anni dalla scomparsa. C’era il sindaco Marco Bonini, che con la sua amministrazione ha voluto rendergli un omaggio ufficiale, c’erano i figli Umberto e Natalia, c’era il sindaco di Molazzana Rino Simonetti, c’erano gli amici di Umberto e Natalia che conobbero e apprezzarono il vecchio Sereni, c’era Alessandro Adami, il sindaco che pronunciò l’orazione funebre per il funerale laico di Bruno, c’era Sara Moscardini in rappresentanza dell’Istituto Storico Lucchese Sezione di Barga. C’eravamo noi del Giornale e c’era, seppur con un messaggio inviato dal suo ufficio dal Senato della Repubblica, Andrea Marcucci. C’era insomma una piccola rappresentanza della comunità, lì riunita a ricordare un uomo che…

- di Pier Giuliano Cecchi

La Grande Guerra 1915-18: come nasce a Fornaci l’asilo pro-orfani Giovanni Pascoli (ottava parte)

Ci si è lasciati con la passata puntata a quando il senatore Adolfo Zerboglio, sabato 31 agosto 1918, dall’alto del bastione del Fosso tenne un applaudito discorso e ricordò anche Leo Giuliani di Barga, sunteggiando la sua figura di soldato con epigrafiche parole “Forse il più piccolo, forse il più grande di tutti”. La Corsonna ama particolarmente questa figura, come già detto, eroica nell’assoluto suo volere di essere arruolato e inviato al fronte di guerra, e sin dalla morte, avvenuta all’assalto sul Carso a quota 208 il 16 settembre 1916, ne dovrebbe essere eternato il ricordo. Questo l’auspicio più volte ripetuto dal giornale e oggi di lui resta memoria in una traversa di viale Cesare Biondi, vulgo di Canteo: “Via Leo Giuliani”. Sul n. 17 del 15 settembre 1918 de La Corsonna, a un giorno dal secondo anniversario della morte, si può leggere nella cronaca di Barga e delle frazioni il suo ricordo, con parole inequivocabili circa il suo patriottismo,…

- di Redazione

In memoria di Bruno Sereni, nostro fondatore

Il 25 febbraio 1986 moriva Bruno Sereni, fondatore di questo giornale. Ne fu direttore fino all’ultimo giorno, dopo averlo avviato e sviluppato a partire dal 1949, quando Barga, nel tentativo di scrollarsi di dosso le miserie della guerra, cercava di ripartire. Bruno Sereni impiegò tutte le energie della maturità per favorire la ricostruzione fisica e morale di Barga, sia esponendosi in prima persona in ogni progetto utile, sia utilizzando le pagine del suo giornale il quale ebbe anche un altro, nobile scopo: quello di tenere uniti alla loro terra d’origine i barghigiani partiti all’estero. Il suo giornale lo chiamava “una lettera da casa” e per molti anni – ed in parte ancora – fu un collante potente e prezioso per la comunità dei barghigiani all’estero, i “bargoesteri”. Se molti ricordano ancora Bruno ed il suo impegno per Barga, per la sua ricostruzione e per il suo sviluppo, forse sono meno quelli che conoscono la sua gioventù e le traversie che…

- di Redazione

“L’Osservatorio è fuoriviante? Non ci stiamo”. Lettera aperta al sindaco

Caro Sindaco, due giorni prima della manifestazione eravamo “politicizzati”, adesso sembra addirittura intellettualmente disonesti. Per prima cosa la invitiamo ad accertarsi del significato delle parole. “Fuorviante” significa letteralmente “che mette fuori strada” o “che svia, che induce in errore o comunque allontana dal vero o dalla linea logica” e quindi è come dire che l’Osservatorio, con le proprie affermazioni e puntualizzazioni, avrebbe raccontato cose non vere o quanto meno tese a mistificare la realtà dei fatti al fine di indurre volutamente la popolazione in errore. Spero che si renda conto della gravità delle sue affermazioni. Non è forse vero che sono alcuni mesi che la popolazione le chiede una pubblica assemblea per far luce sulle criticità via via denunciate dall’Osservatorio? (sono state raccolte ben 805 firme). E non è forse vero che è circa un mese e mezzo che ci promette un contatto “a breve” per organizzare e fissare una data per l’assemblea, contatto che è arrivato solo due giorni…

- di Redazione

Per M’illumino di meno alla Coop si abbassano le luci

Tra le varie iniziative di adesione a M’illumino di meno promossa dalla trasmissione Caterpillar di Radio 2 nell’ambito della giornata internazionale del risparmio energetico del 19 febbraio, anche quella di Unicoop Tirreno. A partire dalle ore 18 del 19 febbraio nei 106 punti ven dita della Cooperativa si spengono le luci non indispensabili e si riduce l’illuminazione. Così avverrà anche nei punti vendita di Barga e di Pieve Fosciana. Complessivamente questa attività consente un risparmio energetico di 2.514 KWh, pari al consumo medio giornaliero di 301 famiglie evitando all’atmosfera 1.200 kg di CO2. A livello nazionale sarà ridotta l’illuminazione in oltre 1.400 punti vendita promuovendo le luci “buone”, cioè che utilizzano energia da fonti rinnovabilii. Nei punti vendita InCoop di Barga e Pieve Fosciana complessivamente il risparmio energetico sarà di 30 kwh pari al consumo medio giornaliero di 4 famiglie evitando all’atmosfera 15 kg di Co 2

- di G.N.

Programmatori… in erba alla Primaria di Fornaci

“Nel mondo Moderno i computer sono ovunque e costituiscono un potente strumento di aiuto per le persone…”. (CM MIUR 2015) E in questo credono fermamente le insegnanti Giuliana Nardini e Sabrina Giannotti e i bambini della classe 2 A della scuola Primaria di Fornaci di Barga, anche cl@sse 2.0, che in questo anno scolastico hanno abbracciato l’iniziativa del MIUR “L’Ora del Codice” lanciandosi però un una sfida più grande: completare il CORSO I previsto per bambini di quell’età. Il grande impegno richiesto loro dall’insegnante di matematica non ha affatto spaventato gli alunni che hanno risposto dicendo: “Se usiamo i tablet o il computer non sarà poi cosi noioso o brutto, ci sarà da divertirsi”. E così è stato. A piccoli gruppi di massimo tre studenti, i bambini hanno affrontato con curiosità, condivisione, attenzione/calcolo, tanto entusiasmo e divertimento le 11 lezioni proposte per ben 131 moduli operativi , conseguendo in alcuni casi risultati anche inattesi! La classe ha iniziato poi a…

- di Redazione

Dal Ciocco a Barga, consigli per un week-end in Valle del Serchio

Il 4 febbraio scorso è uscito sul blog Juls’ Kitchen! Un ampio servizio dedicato al Renaissance Tuscany Il Ciocco Resort & Spa ed alla Valle del Serchio. L’autrice, Giulia Scarpaleggi, racconta delle pèossiubilità offerte dal nostro territorio per trascorrere al meglio un week-end, prendendo spunto da alcuni giorni di vacanza trascorsi nell’accogliente sistemazione dell’hotel di lusso e dalle esperienze culinarie e visive raccolte visitando la Valle del Serchio, grazie anche ai consigli ed alla guida di Alessandro Manfredini, chef del Renaissance Il Ciocco. Un ampia parte del servizio è dedicata anche alla scoperta delle bellezze barghigiane, della sua storia, dei suoi paesaggi e dei suoi monumenti, ma anche e soprattutto die suoi locali. Nel servizio si parla del caffè Da Aristo, degli alimentari dei fratelli Agostino ed Enrico Caproni, del ristorante Locanda di Mezzo. Tra gli altri approfondimenti dell’articolo uno è dedicato anche all’antica norcineria Bellandi ed un altro all’osteria Vecchio Mulino di Castelnuovo Garfagnana, ma quello che più ci…

- di Redazione

“Dalla rivoluzione al governo”, presentato il volume di Christian Satto su Mordini

Parlare di Antonio Mordini a Barga vuol dire soprattutto trattare di storia locale. Mordini in realtà è stato un personaggio di rilievo nazionale che a suo tempo comprese la necessità di maturare un’idea nuova di “Sinistra”, pronta a trovarsi un posto nell’amministrazione dello Stato come alternativa credibile alla Destra; per far ciò la Sinistra, tra molti dissidii, avrebbe dovuto imboccare la strada del compromesso e cambiare da rivoluzionaria a costituzionale. Una strada non sempre facile, in un decennio in cui si alternarono ben 12 governi, e in cui i presunti retaggi rivoluzionari erano ancora visti con preoccupazione dal neonato Regno, al punto che Mordini fu addirittura arrestato con l’accusa di favorire l’impresa garibaldina d’Aspromonte. Di questo e di molto altro si è parlato in occasione della presentazione del volume “Dalla rivoluzione al governo. La Sinistra di Antonio Mordini nell’età della Destra (1861-1869)” promossa dall’Istituto Storico Lucchese sez. di Barga in collaborazione con il Comune e con l’Associazione Amici del Machiavelli.…