La pagina dei Lettori
Per le strade di Barga in un giorno d’ottobre
Barga non è Garfagnana, non lo dite a un barghigiano perché ve lo fate nemico. Barga è Media Valle del Serchio – tutta un’altra cosa, pure se circondata da Garfagnana -, cittadina medievale che se ne sta da tempo immemore a 410 metri sul livello del mare. E allora cominciamo la nostra visita da Porta Mancianella, chiamata Porta Reale perché nel 1887 il Granduca di Toscana passò proprio di lì, anche se alcuni dicono che il nome deriverebbe dalla strada Reale per Firenze, ché Barga è sempre stata fiorentina. Pare strana questa cosa, con Lucca così vicina, ma i barghigiani erano furbi e indipendenti, oltre al fatto che la rocca era abbastanza inespugnabile; preferivano un padrone lontano a un despota vicino. E preferirono Firenze, che chiedeva meno tasse ed era più distante, quindi lasciava più libertà di azione, a una Lucca troppo vicina, prepotente ed esosa che esigeva più imposte e concedeva meno libertà. Passiamo per anguste vie di paese,…
Scottish Weekend. Special thanks from the Bargascot association
BARGA – In considerazione del positivo riscontro avuto dallo Scottish Festival, l’associazione Bargascot ci teneva a fare alcuni ringraziamenti. Intanto grazie a tutte le numerose persone accorse nel nostro borgo dalla Scozia e da tantissime parti d’Italia per celebrare e rafforzare questa magica connessione; al Comune di Barga che ha fatto con noi ogni piccolo passo per arrivare alla realizzazione dell’evento; alla Proloco per l’indispensabile contributo e il sostegno fornito; a Unitre Barga per gli aspetti organizzativi e culturali. E poi ancora: ai Gatti Randagi, come sempre presenti; a tutte le attività commerciali, bar, strutture ricettive e ristoranti per il grande sforzo sostenuto nel week end e per aver accolto con gioia le numerose persone intervenute; agli espositori per la partecipazione entusiastica e la resistenza dimostrata nella piovosa e difficile giornata di domenica; a Nick e alla sua Band per aver come sempre rallegrato e movimentato le vie del centro storico; a tutti gli scrittori e relatori presenti, ai proprietari…
A proposito della scuola di Fabbriche di Vallico. Lettera aperta di un genitore al sindaco
FBBRICHE DI VALLICO – Ci ha scritto, in merito alla questione della scuola primaria di Fabbriche di Vallico, Matteo Bartolini, uno dei genitori dei bambini iscritti alla scuola. Che ha scritto una lettera al sindaco Michele Giannini ed ha chiesto di pubblicare le sue considerazioni. Ecco il testo della lettera. Egregio Sig. Sindaco Michele Giannini, sono Matteo Bartolini genitore di un bimbo dell’infanzia del plesso di Fabbriche di Vallico. Lei attribuisce la colpa a Pietro Onesti e al gruppo di minoranza per aver fatto ritirare i figli dalla scuola in particolar modo dalla primaria dopo le elezioni amministrative a causa di una politica denigratoria. A quanto so, alcuni genitori avrebbero spostato i propri figli prima di conoscere il risultato elettorale. Dopo, purtroppo, c’è stata a parere mio pochissima informazione e la questione è degenerata con altri ritiri. Ringrazio Pietro Onesti per aver chiesto un incontro informale con tutti i genitori per parlare in maniera corretta e trasparente del…
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Chiusura scuola primaria Fabbriche di Vallico, botta e risposta Giannini – Onesti
FABBRICHE DI VALLICO –Botta e risposta sulla questione della scuola Primaria di Fabbriche di Vallico di cui ieri è arrivata praticamente la quasi ufficialità della chiusura dopo che la dirigente scolastica Patrizia Farsetti ha comunicato ai genitori che per carenza di iscritti non saranno attivate pluriclassi ed ha invitato gli stessi ad iscrivere i propri figli (erano rimasti in quattro) ad altri plessi. Dopo l’intervista rilasciata dal capogruppo di minoranza Pietro Onesti sulla vicenda è intervenuto ieri il sindaco di Fabbriche di Vergemoli Michele Giannini che sulla responsabilità della chiusura della scuola punta il dito proprio su Onesti: “da giugno si discute il problema della chiusura della scuola, derivante dal fatto che, subito dopo le elezioni, ben 10 bambini regolarmente iscritti a Fabbriche di Vallico da gennaio sono stati puntualmente spostati presso altri plessi – scrive Giannini -; casualmente, quindi, proprio dopo la sconfitta di Onesti, determinando un effetto valanga che ha portato ad ulteriori uscite, vista l’impossibilità di costituire…
Per la cura del creato, tre appuntamenti a Barga
BARGA – Come ogni anno nel Tempo del creato, che va dal Primo settembre al 4 ottobre, nel Vicariato di Barga, proponiamo passeggiate e incontri per favorire quella che Papa Francesco ha chiamato, nella sua enciclica Laudato sì’, la “conversione ecologica” di tutti noi, cioè una profonda trasformazione del nostro atteggiamento interiore nei confronti della natura che siamo invitati a cogliere non come ammasso di risorse manipolabili per scopi umani ma come realtà piena di incanto che, uscita dalle mani di Dio, porta in sé la traccia della sua presenza e che non è separata da noi: “siamo inclusi in essa, siamo parte di essa e ne siamo compenetrati” (Laudato si’, n. 139). E così, per celebrare la Giornata mondiale di preghiera per la cura del creato ci troveremo martedì 3 settembre alle 18:15 alla chiesa di Catagnana e da lì partiremo attraverso la mulattiera per raggiungere la frazione di Sommocolonia dove, sulla terrazza che si affaccia sulla valle, in…
Per il prof. Viglione testimonianze dalla Scozia: “Barga ha perso una grande persona”
La morte del Professore Viglione mi ha colpito tanto. Dopo aver subito tre aborti spontanei in Scozia la mia cara mamma mi presentò il meraviglioso Professore di Barga. Con il suo aiuto è poi finalmente nata la nostra carissima e amatissima, Giuliana soprannominata ‘Cicibella’. Il Professore senza dubbio mi ha cambiato e migliorato la vita e per questo non ci sono parole sufficienti per quantificare il mio apprezzamento. Regolarmente gli abbiamo mandato foto di Giuliana durante la sua crescita e mi hanno detto che il Professore aveva pure una sua foto, come quella di tanti altri bimbi nati con lui, nel suo ufficio. A quel tempo, la nostra storia aveva destato l’interesse di molte persone che conoscevo ed un noto quotidiano scozzese e una rivista femminile avevano voluto raccontarla scrivendo come il Professore fosse riuscito ad aiutarmi quando nessun altro in Scozia era stato in grado. Sono contenta che in una piccola parte la sua fama sia pure arrivata in…
Al Cielo di Barga
Scrivo dalla mia casa in Calabria, scrivo di Barga per ringraziare. Le mie parole sono state scelte per dare significato a due eventi importanti per la comunità barghigiana: la marcia dei braccialetti rosa a Fornaci il 3 Agosto e Memorie di Barga il 4 Agosto. Io, da lontano, mi sono profondamente emozionata, che attraverso la voce degli altri le mie parole possano contribuire a costruire significati condivisi è per me una sorpresa e un dono. Per oggi posso offrire in dono il mio GRAZIE più sincero. Al cielo di Barga rendo grazie ché senza intenzione mi insegna a pregare. A modo mio prego nell’ora buona della sera e chiedo perdono alla rondine se il cielo è pieno di bugie e il tempo di migrare si confonde. Doris Bellomusto
La magia del ritorno
Il viaggio da Pisa verso Barga è sempre faticoso ma ben ripagato dalla certezza dell’aria fresca e pulita che mi aspetta. Anche gli occhi sono ben ripagati: alberi giganti sentinelle del tempo che passa, i sentieri nel parco all’ombra di tigli e castagni, i colori dei fiori sul ponte, la dolce armonia di tanti angoli ben curati. Questo attende il visitatore! Una bella salita verso il Duomo e poi lo sguardo sulla vallata accompagnata sempre da cinguettii in sottofondo. Mi fermo e osservo cime e pendii, paesi e colori. Se sono attenta e tralascio tutti i miei pensieri, Barga mi sorprende con piccoli giardini bordati di lavanda dove posso ancora sentire il profumo dei panni stesi al sole. Un giro tra i vicoli stretti del centro storico, gli steli di rose turche che spuntano a guardia di antichi portoni, una scalinata ripida che mi sfida, una volta ed un affaccio: mi fermo e ascolto. Camelie, rose e ortensie accolgono e…
A proposito del San Cristoforo d’oro alla Sportiva
BARGA – Ieri pomeriggio la nostra società ha ricevuto dell’amministrazione comunale il piu grande riconoscimento per un cittadino del Comune di Barga. Con me erano presenti due figure storiche della società, Franco Barbetti presidente negli anni ’80 e Luciano Tortelli figura dirigente tuttofare e storica. Nel ritirare il premio, ho fatto mente locale al mio percorso all’interno della squadra ed alle persone che hanno permesso alla società di vivere per questi 100 anni. L’emozione dell’iscrizione al Nag alla fine degli anni 70 con la firma del cartellino a casa di Salvatore Piacentini, la Fiat 128 di Italo Fabbri “il chitarrina”, parcheggiata alle casine dell’Unrra; i primi allenamenti al campo nuovo, percorrendo lo stradello che solcava i campi in via del Cantoncello, i ritiri delle squadre professionistiche ed il fiume di gente presente alle loro amichevoli; i derby infuocati degli anni ’80, i ritrovi domenicali al bar Onesti, i commenti e le telefonate post partita a radio Fornaci, gli anni difficili…
Una storia meravigliosa
Son passati volando cinquant’anni da quella meravigliosa esperienza di Giochi senza Frontiere. Era la fine di maggio del 1974 quando nella Valle si sparse la notizia che la città di Barga, grazie al Ciocco, avrebbe partecipato al famoso programma televisivo “Giochi senza frontiere”; ci fu una chiamata collettiva di ragazzi che avessero capacità sportive, non solo di Barga e tanti ragazzi si precipitarono al Ciocco per essere selezionati. Provenivano dalle prime associazioni sportive della zona e dalla scuola magistrale “Giovanni Pascoli”. Sotto la guida di Vinicio Bertoli e Anna Donati, professori di educazione fisica, iniziarono gli allenamenti, giornate intense di prove e pure di servizi fotografici per riviste nazionali. Catapultati dall’aria di una provincia un po’ spenta all’aria internazionale di una gioventù più libera e senza pregiudizi, i giovani di allora poterono partecipare ad un’esperienza che ha segnato la loro vita, la conoscenza di altri modi di vivere e di rapportarsi con gli altri; aspirazioni a cui non avevano mai…
Aria irrespirabile per il cantiere. Le proteste di un cittadino di Barga Vecchia
Si lamenta Ugo Conti, cittadino dell’antico Castello di Barga, per la situazione che giudica invivibile legata a questi giorni di caldo, di feste nel centro storico e soprattutto di lavori con il cantiere per la riqualificazione del Palazzo Giannetti chiuso da anni per problematiche antisismiche e destinato a diventare adeso con un ingente investimento il nuovo archivio storico del territorio, oltre che centro per le attività delle associazioni grazie ai lavori legati ai progetti Pinqua. Di sicuro buone notizie queste per Barga. “Noi residenti – dice Però Conti – stiamo subendo di giorno un inquinamento pesante; aria che non si respira per i lavori di palazzo Giannetti: il compressore che produce elettricità alla gru è a gasolio, e quindi inquina; lo stesso è rumoroso dalle ore 08,00 alle ore 17,00. C’è polvere ovunque e l’aria, soprattutto in queste giornate di caldo, è irrespirabile. Se poi ci si aggiunge che in questi giorni ci sono le “Piazzette” di Barga e quindi…
- 1 di Redazione
In Viaggio sulle Apuane
MONTAGNA – Si è conclusa la nostra avventura, abbiamo passato due giorni, diremmo … costruttivi! Abbiamo percorso circa 40 km in due giorni, il primo giorno quasi 2000 m. di dislivello ed il secondo 1000 m. L’intera traversata delle Alpi Apuane è un’ impresa veramente tosta e per persone allenate. Purtroppo non siamo riusciti a concludere il giro prefissato e studiato ma l’esperienza è stata molto bella e gratificante… circondati da un ambiente pazzesco, quello che sentiamo come casa e che adoriamo. Abbiamo avuto modo di conoscerci ancor più nel profondo e di rafforzare la nostra amicizia, ci siamo divertiti ed a tratti anche odiati… La prima giornata è iniziata con partenza dal Passo Lucese per raggiungere la prima vetta, il Monte Prana. Inizialmente eravamo scoraggiati perché purtroppo c’era molta nebbia, poi mano, mano che proseguivamo il sole cercava di strizzarci l’occhio e venire ad abbracciarci. Da lì siamo poi scesi alla Foce di San Vincenzo, Campo all’ Orzo, Foce…