Truffa e farmaci spariti: interdetto un medico dell’ASL

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LUCCA – I Carabinieri della Stazione di Bagni di Lucca e del NAS di Livorno hanno dato esecuzione ad un’ Ordinanza del Tribunale di Lucca nei confronti di un medico della USL residente a Lucca, ma domiciliato a Pisa con l’interdizione per un anno dalla professione medica e dal relativo esercizio di pubblico servizio medico. A motivare il provvedimento l’accusa per i reati di  truffa aggravata e peculato che sarebbero emersi a seguito di indagini di fine 2023, dopo una denuncia di furto presentata presso i Carabinieri di Bagni di Lucca  da un altro dottore che aveva lamentato l’ammanco di un hard disk con dati sensibili dei suoi assistiti, sparito dal proprio ambulatorio insieme a due apparecchi diagnostici di  valore. Da qui i primi sospetti proprio verso il medico, che in quella circostanza, qualche giorno prima, aveva proprio usufruito di quei locali nel corso di un’attività professionale svolta a favore della Croce Rossa  nell’esecuzione di prestazioni  legate all’assistenza sanitaria in una gara ciclistica. Partendo da questi indizi i militari di Bagni di Lucca hanno avviato le prime indagini i ricercando anche la refurtiva unitamente al Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Livorno.

Proprio la loro competenza è stata importante  anche per la valutazione degli esiti di due perquisizioni nella residenza ed altri  domicili utilizzati dall’indagato, dove sono stati rinvenuti svariati quantitativi di prodotti d’impiego ospedaliero, abbigliamento sanitario, strumentazione diagnostica, materiale medicale, presidi deputati al pronto soccorso o per uso ambulatoriale. In tutte le circostanze si è trattato sempre di rinvenimenti di materiale e medicinali diversi da quelli fruibili nelle farmacie private, tra cui anche parecchi farmaci inseriti nelle tabelle riguardanti stupefacenti o destinati alle cure palliative.  Presidi sanitari che sarebbero stati asportati da sedi ed ambulatori delle province di Lucca, Pisa e Livorno della USL Toscana Nord Ovest, Misericordie e Punti Emergenza Territoriali,  dove il soggetto ha  svolto la professione  di medico convenzionato. Le indagini hanno fatto emergere anche altri presunti reati dopo le investigazioni dei Carabinieri della Garfagnana e del NAS: risulterebbe che in un periodo compreso tra gennaio 2022 e dicembre 2024, il medico avrebbe truffato il servizio sanitario nazionale percependo compensi non dovuti per quasi 1600 ore di prestazioni mai eseguite per un valore di circa 36 mila euro: Alle indagini hanno collaborato i militari della Guardia di Finanza di Lucca  per gli  accertamenti economico finanziari.

 

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