Mi commuove la vita che resiste al tempo, mi piacciono i muri scrostati e i panni stesi, la vita in frammenti.
Sarò retorica, romantica, sdolcinata, banale, ma io penso che l’unica cosa che conta davvero è l’amore dato, preso, restituito, dimenticato, abusato, comunque, vissuto.
È inutile tutto il resto, qualunque altra cosa è pioggia che scivola. L’amore nutre.
È sole, terra, giardino.
L’amore punge, graffia, ma non basta mai.
È avido, pretenzioso, illuso, ubriaco, ma è l’unica cosa che conta.
Me ne devo ricordare a scuola, a casa, con amici, parenti, conoscenti, sconosciuti, gatti, cani, piante, libri, muri scrostati, alberi e panchine, panni stesi ad asciugare.
Non voglio vivere un solo minuto di amore mancato e il mio amore si esercita qui; in questo posto piccolo che ha forse bisogno di una maggiore tenerezza, di più benevolenza, di un pizzico di compassione in più.
Anche i luoghi meritano di sentirsi amati.
A Barga io non appartengo, eppure Barga appartiene anche a me.
Amare è un atto magico, quotidiano prodigio di minute attenzioni; è la misura esatta del cuore che ci abita.
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