BARGA – Piazza Pascoli, chiusa ormai da quasi due mesi dopo i danni del vento del novembre scorso, è destinata a cambiare volto. Lo rende noto il Comune che annuncia intanto l’abbattimento dei cedri.
Partiamo dall’inizio, dal 22 novembre scorso quando le forti raffiche di grecale della nottata hanno spezzato una parte importante di uno dei cedri che rovinando a terra, ha creato danni alla piazza ed ai suoi arredi. E’ andata bene, in quanto le vicine case e nemmeno la scuola materna anch’essa a pochi metri sono stati interessati dalla caduta della pianta, ma questo ha portato il Comune di Barga a fare un approfondimento sullo stato delle piante.
Il Comune, spiega una nota, ha dato così l’incarico ad uno agronomo per uno studio per capire se la sicurezza della piazza poteva essere compromessa dalle due piante. Nel frattempo l’area è stata interdetta al passaggio ed al mercato e così è stata per tutto il periodo delle festività, in attesa di una relazione definitiva che alla fine è arrivata e non porta buone notizie per i due alberi: Dalle indagini effettuate , dice ancora il Comune, è stato rilevato sulle piante la presenza di processi di carie attiva e in risalita dell’apparato radicale ed attaccate da funghi tali da destinarle a morte certa secondo un processo ritenuto irreversibile: “Se si volesse lasciarle in piedi, ci sarebbe bisogno di imbragare le piante e comunque non potrebbe essere svolta al di sotto di esse qualsivoglia attività con i prati che andrebbero interdetti per non andare a sollecitare ulteriormente le radici.”
Il Comune di Barga ha dunque presentato alla Soprintendenza di Lucca una richiesta di autorizzazione a procedere al taglio dei due grandi cedri del Libano presenti nella piazza, come reso noto dalla sindaca di Barga, Caterina Campani. Autorizzazione che è arrivata nella giornata di ieri. Nella richiesta di parere è stato anche precisato che la piazza verrà ulteriormente riqualificata ed il progetto, compresa la tipologia delle nuove piantumazioni verrà condivisa con la Soprintendenza stessa e presentato anticipatamente alla cittadinanza.
“Di fronte ad un processo irreversibile e di fronte alla pubblica incolumità abbiamo deciso di procedere con la richiesta di abbattimento – spiega la prima cittadina.
Ora il primo passo sarà abbattere le piante, riaprire la piazza in completa sicurezza per i cittadini e contemporaneamente lavorare per un progetto di ulteriore riqualificazione pensando anche alle realtà commerciali dell’area circostante.
Il comune nel bilancio 2025 aveva già inserito una voce di 80 mila euro per una riqualificazione dello spazio; soldi che sicuramente, visto i costi dell’ abbattimento , ora non saranno sufficienti e quindi dovranno essere stanziate ulteriori risorse.
“Comunque sia – spiega Caterina Campani – siamo in contatto con la Soprintendenza per la nuova piantumazione, le cui possibili tipologie sono già state individuate con la soprintendenza stessa.
Per poter lavorare in sicurezza senza creare disagio alla scuola, agli uffici ed alle attività economiche il taglio avverrà Domenica 9 febbraio, salvo condizioni meteo avverse”.
Sa
29 Gennaio 2025 alle 21:37
Buona sera, sono una che piange quando vedo queste notizie e rifletto con quanta superficialità si abbatte un albero, perché? Perché rovina gli arredi ,la piazza. Ma chi c’era prima glia alberi o la pavimentazione e gli arredi. Diamo davvero più importanza alla pavimentazione che due cedri che avranno 150anni , la polemica nasce spontanea. Ma che faranno le famiglie, gli anziani i bambini nell’estate calde, questa è una domanda che porgo anche per il parco a fornaci , che già i giochi son di plastica poi baciati dal sole diventano roventi, uno spasso per i più piccoli e per chi sta lì. Ah ma ora l’albero è sporcizia è lavoro ,da fastidio al genere umano. Ricordo le lezioni alle alementari dove la maestra illustrava tutte le qualità e i benefici che gli alberi dava a noi e alla natura, come essere la casa degli uccelli. Ma la gente di ora con doppia laurea non è saggia, sembra che non lo sa. Sembra che ci sia il premio a chi fa piazza pulita di alberi poi come questi che hanno una lunga storia . Non servirà a niente quel che ho detto , non si ascolta più la semplice parola di una che non è nessuno di importante, ma è importante per me, soprattutto capire con quale criterio si prendono certe decisioni, perché le case intorno ci son sempre state le piante pure, l’unica cosa che non c’era è la pavimentazione e l’arredamento, ed è l’ultimo che non è adatto ,no le piante!
Valter Ghiloni
30 Gennaio 2025 alle 15:56
Premetto che non è mio uso rispondere a chi non si firma, e che come più volte detto il direttore non dovrebbe nemmeno permettere commenti senza firma (anche se lui sa… sarebbe bello sapessero tutti!).
Gli alberi hanno una vita, un ciclo vitale. Se, e qui ci sono persone che hanno studiato sui libri a dirlo, se questi alberi sono intaccati da un processo irreversibile che li porta alla morte, in questo caso non ci sono soluzioni. Li vorrebbe lei nel suo giardino, a pochi metri dal tetto di casa?
Sul perchè siano ammalati e non curabili possiamo discuterne all’infinito, ma fondamentalmente bisogna pensare che sono esseri viventi, che hanno un ciclo e che quando giunge al termine è opportuno intervenire prima che, magari cadendo il sabato mattina alle 11, provochino danni maggiori di due mesi fa. Basta vedere quanti altri alberi sono caduti nei mesi scorsi per effetto del maltempo, non sempre per azioni meccaniche del vento e della pioggia ma anche perchè già minati da altri problemi.
Se, ovviamente, ci fidiamo di chi ha studiato in università. Se invece vogliamo fidarci degli esperti da bar… allora comincio a pensare che abbiamo poca speranza; ma in tal caso invito a rivolgersi al bar anche per le cure mediche personali, perchè non si sa mai che i dottori…(già, è vero, molti ormai lo fanno, e si vede)
Poi che la piazza vada riorganizzata con altri alberi, essenze diverse, che possano essere magari gestite facilmente in dimensioni (non tutti gli alberi arrivano alle dimensioni dei cedri, non tutti tollerano allo stesso modo le potature), in modo che la piazza possa avere la giusta ombreggiatura in estate… E’ un discorso totalmente diverso, e su questo credo che la cittadinanza intera debba, come obbligo morale, vigilare e fare pressioni affinchè ciò sia celermente (compatibilmente sempre con le indicazioni di chi, ripeto, ha studiato sui libri e non in rete o in piazza circa i tempi di reimpianto e le azioni di bonifica del terreno preventive) fatto e che presto la piazza torni ad essere un giardino alberato.
Marco Tortelli
2 Febbraio 2025 alle 11:06
Il punto è esattamente quello da te indicato, Walter: se ci fidiamo di chi ha studiato queste cose, prendiamo per buona la sua perizia sul grado di pericolosità delle piante e seguiamo le raccomandazioni contenute nella sua relazione. Siamo sicuri sia stato fatto così, in questo caso? Ci sono alcuni passaggi nella “nota” del comune che forse meriterebbero un approfondimento…
valter ghiloni
3 Febbraio 2025 alle 9:09
Chiaro. Se qualcuno conta una fola per un’altra c’è poco da fare. Ogni storia ha più risvolti e spesso, sempre, dipende da come si racconta. Detto questo, però, da normale persona che non ha studiato per quel tipo di lavoro… personalmente vicino al muro di casa mia non le avrei messe, non le avrei fatte crescere e, se per caso le avessi trovate già adulte, avrei fatto il possibile per non averle (che non vuol dire non avere alberi, la mia filosofia è taglio uno e pianto quattro), perchè a mio modo di vedere non sono ne adatte al luogo ne alle mutate condizioni meteoambientali del nostro territorio (che non a caso non contempla quel tipo di alberi, pur splendidi, tra gli endemici)
UGO CONTI
3 Febbraio 2025 alle 8:34
Ma sei sicuro che i cedri del giardino di Piazza Pascoli sono malati? Se hai un documento che lo dimostra producilo.
valter ghiloni
3 Febbraio 2025 alle 9:13
No. Non sono certo sicuro io; ne devo esserlo. Tendenzialmente mi fido, e non potrei fare altrimenti, di chi per ruolo deve fare quel tipo di valutazione. Perchè se comincio a mettere in discussione questo (fidarmi di chi è preposto a valutare e decidere), allora devo fare una scelta radicale, che è quella di vivere senza regole e solo fidandomi di quello che io so giudicare e valutare. Ma sarebbe mai possibile?
UGO CONTI
30 Gennaio 2025 alle 10:54
Non capisco come la Soprintendenza di Lucca, possa avere così serenamente autorizzato il taglio dei due cedri storici della Piazza Pascoli, quando NON ha autorizzato il taglio del ciliegio davanti il palazzo Giannetti, ora cantiere per la ristrutturazione dello stesso palazzo, Obbligando solo la potatura, seppur a ridosso di abitazioni di civile abitazione; per altro nel caso del cantiere di Palazzo Giannetti parliamo di un ciliegio selvatico, mentre per Piazza Pascoli si deve parlare di Cedri Storici e monumentali, dove forse una costante potatura era la soluzione migliore.
Purtroppo l’amministrazione comunale di Barga si distingue per il taglio di alberi, quando non serve, vedi Fornaci di Barga, davanti le scuole, vedi ora Piazza pascoli, mentre quando è necessario ed è anche motivo di sicurezza per un cantiere edile, il taglio si nega. (sempre contro la logica)