Nella storia industriale di Fornaci: il centro ricerche della “Metallurgica”

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FORNACI – Il 2025 porterà importanti novità nell’ambito dell’impegno di KME per lo stabilimento di Fornaci, ma anche per consolidare il rapporto con il territorio. Una di queste sarà l’apertura del  “MUDY”: la nascita nell’ex Centro Ricerche del Museo Dynamo di Arte Contemporanea che sarà un punto di riferimento di un rinnovato rapporto tra Arte e Responsabilità Sociale d’Impresa.

Di questo riparleremo. Ci preme invece ricordare una storia della “Metallurgica” quella appunto del centro ricerche; ce ne dà l’occasione proprio la rimozione avvenuta ieri delle insegne dell’ex centro ricerche, in quell’area in cui sorgerà poi il museo.

Di quella storia ce ne parla in questo scritto, l’ing. Guglielmo Donati che la storia di quel centro ricerche l’ha vissuta da protagonista.

 

 

Mi sembra giusto scrivere qualcosa proprio nel giorno in cui scompare la scritta CENTRO RICERCHE dall’edificio che per anni ha ospitato questa importante attività (21 Gennaio 2025)

Mi riferisco principalmente ad una attività di ricerca che inizia verso l’inizio degli anni 80; lo sviluppo di un nuovo prodotto, i superconduttori, che nelle aspettative della società EUROPA METALLI (oggi KME) dovevano diventare una nuova produzione industriale all’interno dell’adiacente stabilimento.

Si forma quindi un gruppo di persone che vengono dedicate a tempo pieno a questa iniziativa. Si inizia dallo studio delle caratteristiche fisiche, si fanno i primi esperimenti di ottimizzazione delle proprietà fondamentali, corrente critica e campo magnetico critico, si partecipa ai più importanti congressi di superconduttività nel mondo, si studiano testi e lavori portati avanti da altri laboratori e università e si cerca di fare qualcosa di sempre meglio rispetto a risultati già raggiunti. Ricerca applicata che dopo alcuni anni si concretizza in una vera e propria nuova produzione industriale con assunzione di circa 100 persone

Tutto questo porta a aggiudicarsi la fornitura di una grossa quantità di cavo superconduttore per il progetto HERA al Desy di Amburgo a cui segue il contratto per un cavo molto più difficile per il progetto LHC e ATLAS al CERN di Ginevra. A questo seguono contratti di fornitura per applicazioni biomedicali tipo risonanza magnetica per i più importanti produttori di questi sistemi (GE, Siemens, Philips)

In relativamente pochi anni diventiamo fra i maggiori produttori di superconduttori al mondo e fra i primi a sviluppare il nuovo cavo per la fusione nucleare, argomento di cui si fa un gran parlare come soluzione di tutti i nostri problemi energetici.

Questi sono fatti concreti, dimostrabili e riconosciuti in ambito scientifico, e non è poco!

Quello che è successo dal 2004 in poi con l’ingresso nei superconduttori di una nuova proprietà, fa parte di un’altra storia. Ma la storia è passata ed ha lasciato il segno. Proprio da noi. Qui a Fornaci

Guglielmo Donati

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