Barga ha celebrato il Tricolore

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BARGA – Il Rotary Club Antiche Valli del Serchio, con il patrocinio del Comune di Barga e della Fondazione Ricci, e la collaborazione di numerose realtà culturali ha organizzato a Barga in occasione del 228° anniversario della Bandiera Italiana, martedì 7 gennaio, una partecipata  Festa del Tricolore

Tra i primi momenti la deposizione di una corona presso la statua di Antonio Mordini, patriota barghigiano e figura cardine del Risorgimento italiano; momento che ha visto tra gli altri  la presenza della prima cittadina di Barga, Caterina Campani e della presidente del Rotary Raffaella Martini, con la partecipazione anche dei rappresentanti delle associazioni d’arma.

Di Mordini e del suo ruolo di patriota e di figura cardine del Risorgimento si è poi parlato nella interessante conferenza che si è tenuta a tardo pomeriggio presso la Fondazione Ricci di Barga, dedicata al significato storico, culturale e simbolico del Tricolore.

Dopo i saluti istituzionali, un bel momento, grazie al supporto del “Serchio delle Muse” è stata la magnifica interpretazione dell’Inno Nazionale da parte del baritono Bruno Caproni, accompagnato a piano da Julian Evans.

Tra gli interventi anche quello di Leonardo Mordini, pronipote di Antonio Mordini e custode dell’archivio familiare che ha ricordato il profondo legame della Valle per il tricolore grazie ai fatti di Pieve Fosciana: il primo tricolore toscano fu infatti realizzato proprio  a Pieve Fosciana dove, il 6 marzo 1861, la popolazione si ribellò a Francesco IV di Modena, sostituendo l’aquila di pietra (simbolo della dinastia modenese) con il tricolore.

Di Mordini ha mostrato anche due preziosi cimeli, le sciarpe tricolori di ministro ai tempi del Governo Guerrazzi, nel 1849 che gli sono costati l’esilio. Mordini entrò nel governo democratico come titolare del dicastero degli Esteri e, dal 13 febbraio, in seguito alla rinuncia da parte di Mariano D’Ayala, prese l’interim di quello della Guerra.

Con la caduta però del governo toscano, dopo l’arresto di Guerrazzi, e la restaurazione del governo di Leopoldo II, Mordini, ricercato dalla polizia, fu costretto  a fuggire dalla Toscana imbarcandosi il 10 maggio a Viareggio e raggiungendo Bastia, in Corsica, e poi Nizza.

Di Antonio Mordini e di una vita spesa per la patria ha parlato in un intervento molto apprezzato da tutti il prof. Christian Satto che ha aperto gli interventi legati agli approfondimenti sul tricolore, poi proseguiti con Sara Moscardini che ha parlato del Tricolore secondo Giovanni Pascoli.

Il programma ha visto proporre diversi contributi storici, letterari e artistici. Sullo sfondo anche la storica bandiera tricolore, risalente a dopo la I Guerra Mondiale, della sezione di Barga dei Combattenti e Reduci.

L’evento ha visto la partecipazione di istituzioni, studiosi e associazioni locali, tra cui l’Istituto Storico Lucchese – Sezione di Barga, la Fondazione Giovanni Pascoli, Unitre Barga,  BargaScot,  Associazione Militari in Congedo di Barga, ArmonicaMente e Il Serchio delle Muse.

Commenti

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  1. È stato ricordato il ruolo svolto da Antonio Mordini nella Massoneria Italiana essendo stato egli il vice di Giuseppe Garibaldi ai vertici della Istituzione?

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