A Firenze le foto di Tommaso Teora con al centro il mondo della Garfagnana e degli anziani

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FIRENZE fonte ufficio stampa consiglio regionale)Nello spazio espositivo di palazzo Bastogi in via Cavour 18 mercoledì 15 gennaio è stata inaugurata la mostra fotografica Mi siedo, mi riposo e penso…” di Tommaso Teora. Sono intervenuti il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo, il consigliere regionale Mario Puppa, l’art director Gigi Lusini e l’esperto nelle attività di catalogazione e promozione dei musei Cristoforo Ravera, l’autore Tommaso Teora. Erano presenti le consigliere regionali Valentina Mercanti, Anna Paris e Elena Rosignoli.

Tommaso Teora di Castelnuovo Garfagnana è un’artista e fotografo dell’immagine che non finisce mai di stupire con le sue tematiche e i soggetti che colpiscono immediatamente l’attenzione e l’interesse del visitatore. Una mostra che è un inno al vivere lento e sereno, attraverso tre pose, il sedersi, il riposare e il pensare, rivoluzionarie in un’epoca presa sempre più dalla frenesia del vivere, del correre sfrenato, del desiderio di cambiare continuamente, per poi trovarsi stremati e delusi.

“Una mostra molto bella che affonda le sue radici nella memoria della Garfagnana – ha detto Antonio Mazzeo presidente del Consiglio regionale- con gli immagini, i volti, gli sguardi, la capacità di saper raccontare l’identità di un territorio. La storia di tante persone è qualcosa di unico e riuscire a fermare l’attimo in uno scatto è qualcosa di speciale. Oggi apriamo la mostra in uno dei nostri spazi più belli, le sale di palazzo Bastogi, e ospitiamo uno dei territori più belli della nostra regione: la Garfagnana. L’idea di lentezza appartiene alla sapienza contadina di terre come la Garfagnana. Una lentezza che ci mette in sintonia con i ritmi della natura, delle stagioni, di un tempo che si misura in mesi ed anni piuttosto che in secondi e minuti.”

 

“Una mostra significativa di un autore molto importante che descrive una zona molto lontana da Firenze come la Garfagnana e molto lontana nel tempo di un mondo che stiamo perdendo – ha detto il consigliere regionale Mario Puppa – e che ha bisogno di essere raccontata nella sua profondità come riesce a fare molto bene Teora con le sue foto. In queste immagini c’è un’identità forte legata alla terra, alle tradizioni, ad un mondo contadino che possiede un valore immenso per queste zone.”

 

“Un mondo che è scomparso e grazie alle foto di Teora rivediamo più generazioni che hanno fatto il passaggio dalla civiltà contadina a quella industriale – ci ha detto Cristoforo Ravera esperto in catalogazione e promozione dei musei – e la Garfagnana è un contenitore stupefacente di questi personaggi e alcuni di loro vivono ancora oggi. Tante storie e tanti luoghi, la montagna è un contenitore ideale per racchiudere questo mondo, grazie alla barriera delle Apuane e dell’Appennino, dove si è potuto conservare al meglio usi, costumi e tradizioni.

 

 

I personaggi delle sue fotografie, sempre contraddistinti da una atavica dignità, sono colti nella loro realtà quotidiana senza preavviso per cui ancora più veri e onesti. L’autore ha saputo approcciarsi ai soggetti con rispetto e sensibilità, senza creare imbarazzi o timori che avrebbero alterato la spontaneità e l’atmosfera serena che invece si respira leggendo le immagini.”

 

“Direi che questa esposizione racconta un’occasione persa perché gli anziani sono ad aspettare che i giovani gli chiedano qualcosa – ci ha detto l’art director Gigi Luisini – e invece i giovani non chiedono più niente, perché non hanno più speranze. Siamo di fronte ad un potenziale umano non sfruttato, gli anziani hanno tutto, hanno vissuto, combattuto e vinto le loro battaglie. Hanno un mondo ricco di cose da raccontare, ma non sanno più a chi dirle, i giovani di adesso pensano ad altro e non guardano più alle vecchie generazioni per comprendere la loro storia e guardare al futuro. Un ringraziamento a Tommaso Teora per l’occasione che ci dai con le tue serene e avvincenti immagini. Un invito piacevole per gli occhi e per la Mente.”

 

“Una mostra che rappresenta gli anziani che sono a sedere e pensano, che riflettono sempre sulla storia e sul passato – ci ha detto il fotografo Tommaso Teora – e in queste opere ci sono 43 anni di lavoro, c’è la vita della Garfagnana, la zona dove sono nato. In queste foto si vede molto bene i cambiamenti avvenuti nella società e nelle persone in questi anni, dal 1980 fino ai nostri giorni.”

 

La mostra proseguirà fino al 24 gennaio 2025 con il seguente orario: da lunedì al venerdì, dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 19.00. L’accesso sarà consentito, previa esibizione di valido documento di identità, nei limiti dei posti previsti ai sensi della normativa in materia di sicurezza.

 

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Tommaso Teora nasce a Castelnuovo di Garfagnana nel 1941, dove abita tuttora. Appassionato di fotografia, acquista la sua prima macchina fotografica a Milano nel 1960, durante un periodo di lavoro. Da allora inizia a immortalare ciò che cattura il suo interesse. Nel 1980 entra a far parte del Circolo Fotocine Garfagnana, utilizzando la sua amata Pentax K1000, con cui realizza scatti in bianco e nero e soprattutto diapositive. Profondo conoscitore della Garfagnana, Tommaso inizia a fotografare gli anziani del territorio, instaurando con loro un rapporto empatico e sincero.

Tra il 2022 e il 2024 presenta le mostre “Mi siedo, mi riposo e penso…” (prima e seconda parte), da cui nasce questa esposizione a Firenze. Parallelamente, dal 2010 raccoglie testimonianze di persone che hanno vissuto la Seconda Guerra Mondiale, pubblicando tre volumi: Racconti di Guerra Vissuta (2014), Storie di Guerra Vissuta (2016) e Memorie di Guerra Vissuta (2019). Nel 2021 pubblica il libro fotografico “25 anni fa – Alluvione Versilia

e Garfagnana”.

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