FABBRICHE DI VERGEMOLI – Il sindaco di Fabbriche di Vergemoli Michele Giannini risponde alle dichiarazioni rilasciate dal consigliere di minoranza Pietro Onesti in seguito egli eventi del consiglio comunale del 28 novembre.
“Sono sorpreso nel leggere le pesanti accuse riservatemi dal consigliere Pietro Onesti nelle sue dichiarazioni rilasciate alla stampa. Chi chiama in causa il rispetto del processo democratico, dovrebbe innanzitutto conoscerne regole e principi. Perché, sì, la democrazia è fatta anche di regole.
Si può prendere visione del video della seduta, che è pubblico e fruibile liberamente da tutti sul nostro canale Youtube, dove si può apprezzare come il consigliere Onesti, nel presentare le proprie interrogazioni, violi contemporaneamente sia le regole basilari di civiltà che quelle imposte dal regolamento comunale.
Se Pietro Onesti avesse letto il regolamento comunale da lui stesso citato, avrebbe scoperto che le interrogazioni possono essere effettuate verbalmente in consiglio solo dopo la trattazione di quelle presentate nei termini ordinari. Se invece avesse tenuto conto delle più semplici norme di educazione, prerequisito minimo per una discussione costruttiva, avrebbe realizzato che le questioni sarebbero da porsi non solo nei tempi previsti dalle regole che ci siamo imposti, ma anche in maniera civile e senza interrompere chi in quel momento ha la parola.
Sono felice che il consigliere Onesti si applichi con tanto ardore nel compito di rappresentare in Consiglio il suo elettorato, e proprio per questo mi chiedo se abbandonare la seduta dopo
letteralmente un minuto per un suo capriccio, sia effettivamente nell’interesse di chi ha riposto la propria fiducia in lui e nella sua squadra.
Tale presa di posizione risulta ancor più ridicola se congiunta alle dichiarazioni rilasciate dal consigliere, che lamenta la presunta assenza di servizi sul territorio per poi abbandonare un consiglio comunale in cui si è votato l’acquisto da parte del Comune di un immobile per la realizzazione di un rifugio a Fornovolasco, frazione attualmente sprovvista di questo tipo di struttura.
Mi si accusa, infine, di essere antidemocratico, ma cos’è la democrazia senza il rispetto delle regole condivise? Come si costruisce una democrazia sana se non si applicano le più basilari norme di civiltà?
L’impressione è che troppo spesso si confondano democrazia ed anarchia, ma sono le regole a garantire che rappresentanza e libertà siano garantite a tutti in egual misura. Proprio in virtù di ciò, prima di ergersi a paladini della democrazia, sarebbe forse il caso di studiare e comprendere le norme che stanno alla base della stessa.”
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