Donatore di sangue, l’invito dei Fratres alle giovani generazioni

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BARGA – L’importanza di donare il sangue, un gesto prezioso per gli altri ma anche per se stessi. Su queste tematiche e sull’invito alle giovani generazioni ad incrementare il popolo dei donatori di sangue, si sono svolti due positivi incontri con i ragazzi delle classi quinte delle scuole superiori afferenti all’ISI di Barga. Il primo si è svolto ieri a Borgo a Mozzano con i ragazzi dell’ITI; il secondo stamani a Barga, con i ragazzi delle classi quinte di Licei e Istituto Alberghiero. L’incontro, organizzato dal raggruppamento territoriale della Media Valle del Serchio dei donatori di sangue Fratres, con il supporto del Regionale Fratres, è stato ospitato nella sala Colombo, sede barghigiana dei Fratres dove si è voluto incontrare i ragazzi che hanno compiuto i 18 anni o che li compiranno a breve: anno in cui si può iniziare a donare il sangue; attività che si può svolgere fino a 65 anni di vita.

A parlare con i ragazzi dell’importanza della donazione, del fatto che il sangue c’è solo se lo si dona perché non si produce in laboratorio, ma anche di altre tematiche come i corretti stili di vita, delle problematiche del fumo, dei rapporti sessuali a rischio, è stata la dottoressa Antonella Bertelli, ex primario al Santa Maria Annunziata di Firenze e che per Fratres Toscana  è stata consulente sanitaria. Con lei hanno interagito con i ragazzi anche il presidente del Territoriale Media Valle Giovanni Dinelli e gli altri volontari Fratres presenti. A portare i saluti della comunità e ad invitare giovani a donare il sangue, anche l’assessore alla scuola del comune di Barga, Lorenzo Tonini.

Gli incontri con i ragazzi delle quinte vengono organizzati dai Fratres ogni anno ed ogni anno la risposta che viene dai giovani è importante, ci racconta il presidente Dinelli. Mediamente, sui circa 170 ragazzi che ogni anno frequentano le classi quinte delle scuole dell’ISI di Barga, una settantina, tra studenti e docenti poi accettano di partecipare ad una giornata di “differita”, ovvero alle analisi preliminari che si effettuano presso il centro trasfusionale dell’ospedale “San Francesco” e che indicano se si è in grado di diventare donatore. Primo passo che poi porta alla donazione vera e proprio che può seguire di lì a poco.; donazione che i ragazzi possono effettuare non solo al centro trasfusionale del “San Francesco” ma anche nelle diverse località dove sono presenti le sezioni Fratres o anche di altre associazioni di donazione del sangue.

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