Verso il piano operativo intercomunale. Incontro partecipato a Barga

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BARGA – Piano operativo intercomunale. Una partecipata riunione ieri sera nella sala consiliare, con la presenza di politici (a cominciare dai capigruppo di opposizione Lucia Morelli e Francesco Feniello), professionisti del settore, rappresentanti delle aziende e cittadini, per conoscere il lavoro fin qui svolto relativamente allo schema di Disciplina di Piano del nuovo strumento urbanistico.

Un incontro che rientra nei passaggi del procedimento di formazione del Piano Operativo Intercomunale dell’Unione Comuni Media Valle del Serchio, che riguarda i Comuni di Barga, Borgo a Mozzano, Coreglia Antelminelli, Pescaglia.

A presentare tutto quello che disciplinerà il nuovo strumento urbanistico è stato l’arch. Fabrizio Cinquini, con i contributi anche della prima cittadina di Barga, Caterina Campani e dell’assessore all’urbanistica Marco Bonini; alla presenza anche dei tecnici che seguono, per il comune di Barga, tutto l’iter.

Per quanto riguarda le tempistiche, il nuovo piano operativo dovrebbe essere pronto per febbraio – marzo 2025; poi ci saranno 60 giorni per le osservazioni e quindi si andrà per la sua approvazione a dopo la metà del prossimo anno.

Nella fase attuale, come sottolineato anche dalla prima cittadina di Barga, il lavoro è in itinere ed è in fase di valutazione anche di tutte le manifestazioni i interesse presentate che sono state diverse anche per il comune di Barga.

Ci sarà comunque prossimamente un ulteriore passaggio per andare a conoscere a fondo  i contenuti più approfonditi del piano.

Da parte dei presenti ci sono state domande e richieste di chiarimenti su alcuni passaggi relativi alle discipline adottate per le aree urbane, ma anche per quelle rurali e per le aree industriali come KME. E’ stata l’occasione per richiedere alla sindaca alcuni chiarimenti sulle operazioni annunciate per la ristrutturazione della ex palestra delle elementari a Fornaci e per la realizzazione delle scuole materne e asilo nido in Piangrande; e sul fatto di non sfruttare strutture esistenti come l’edificio della ex scuola elementare di Piazza Pascoli; edificio che, ha spiegato la sindaca, rientrando tra quelli costruiti prima degli anni ’50 non potrebbe essere abbattuto e ricostruito e che soprattutto non potrebbe comunque essere riadeguato alle più stringenti normative di sicurezza e antisismiche.

Tutte le notizie e le informazioni sul procedimento sono disponibili sul sito internet del Piano Operativo, all’indirizzo https://pianoperativoucm.altervista.org.

Commenti

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  1. Valter Ghiloni


    Vista la frase “rientrando tra quelli costruiti prima degli anni ’50 non potrebbe essere abbattuto e ricostruito e che soprattutto non potrebbe comunque essere riadeguato alle più stringenti normative di sicurezza e antisismiche.” allora che si fa? Fatte le scuole nuove si lascia lì in eterno, inutilizzato, a marcire? Perchè se non è adeguabile per le scuole probabilmente non lo è nemmeno per mostre, incontri o altro. E non diviene nemmeno alineabile, perchè chi acquisterebbe un immobile su cui non si può intervenire? Credo che, come diceva il vecchio Gino, è tutto sbagliato, tutto da rifare. Soprattutto certe normative assurde che insistono in questo paese assurdo (inteso come nazione, ovviamente). Mi chiedo però, e chiedo: stessa normativa non sarebbe stata applicabile anche ad altri immobili, precedenti a tali anni, su cui invece interventi sono stati fatti? Domando da ignorante, ovviamente.

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