Kedrion, viaggio del plasma per la cura di malattie rare che guarda al futuro, ma anche alle radici di questa realtà

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CASTELVECCHIO PASCOLI – Il viaggio di Kedrion Biopharma, l’eccellenza del biofarmaceutico  per la cura di malattie rare che continua, che guarda all’Europa ed al Mondo, ma con un cuore tutto italiano, con radici tutte italiane che si vogliono mantenere e rafforzare.

Il tutto racchiuso in un evento dedicato al settore biofarmaceutico e al viaggio del plasma con il ruolo cruciale di questa preziosa materia prima nella produzione di farmaci per la cura di malattie rare.

Così la mattinata voluta da Kedrion e che ha coinvolto con una visita allo stabilimento di Bolognana una rappresentanza di parlamentari nazionali ed esponenti della Regione e poi con un meeting avvenuto nella sala Madia del Renasissance Tuscany Il Ciocco, per illustrate istituzioni il nuovo corso di Kedrion dopo la fusione avvenuta nel 2022 con BPL;  ma anche un momento di dialogo e confronto tra Kedrion e le associazioni di donatori e di pazienti legati ai famarci prodotti in azienda.

Un momento per far capire tutto quello che è il viaggio di Kedrion, dal plasma fino al ciclo completo che porta alla lavorazione del prodotto, ma anche nella costante ricerca; ribadendo al tenpo stesso alcuni fondamentali concetti.  Come dichiarato da Ugo Di Francesco, Amministratore Delegato di Kedrion, l’Italia continuerà a rivestire un ruolo cruciale per l’azienda nei prossimi anni; non solo, sarà proprio la Valle del Serchio il cuore pulsante di tutto questo. Un cuore decisamente italiano quello di Kedrion con, dei 5100 addetti in tutto il Mondo, ben 650 presenti nello stabilimento di Bolognana e 1127 in tutta Italia.

“Quale sarà il nuovo corso di Kedrion? Vorrei partire per rispondere dalla Kedrion di oggi. Il nostro futuro non può non passare dalla storia e dal presente di Kedrion; un presente ed una storia che sono un bellissimo esempio a mio parere di un territorio dove si può fare sistema. Abbiamo visto che quando si fa sistema si creano le condizioni per  poter costruire il futuro – ha detto Di Francesco – Qui in Garfagnana e Valle del Serchio  e nella zona di Barga il sistema c’è ed è un sistema di successo ed ha creato le condizioni per  continuare ad esistere, per continuare ad  svilupparsi nella Kedrion del futuro. In un azienda più grande, un azienda globale di successo che continuerà a fare sistema qui nella zona di Barga e in Garfagnana.”

“Puntiamo a potenziare la capacità di frazionamento dello stabilimento di Bolognana con il fine ultimo di espandere l’accesso dei pazienti ai farmaci plasma-derivati in tutto il mondo; vogliamo fare di Bolognana un hub sempre più all’avanguardia nella ricerca, nello sviluppo e nella produzione di farmaci plasma-derivati per la cura di malattie rare e ultra-rare”.

Gli fa eco Paolo Marcucci, presidente di Kedrion:

“Kedrion proviene da un nucleo fortemente radicato non solo in Italia, ma in particolare in Toscana  oltre che a Napoli e Sant’Antimo. Il nucleo forte, costante di azionariato è il nucleo legato alla famiglia Marcucci, al fondo strategico italiano ed a cassa depositi e prestiti,  che hanno investito in Kedrion già 12 anni fa e continuano a  rinnovare l’interesse e l’attenzione per questa azienda e per questo settore che come ha detto oggi il nostro amministratore delegato, è  strategico per il nostro paese e per il resto dell’Europa.

“Il nostro impegno costante nella ricerca e nello sviluppo di nuove terapie – ha concluso – ci guida verso un futuro di speranza e progresso, e la collaborazione tra tutti gli attori del sistema è fondamentale per garantire le cure necessarie a chi ne ha bisogno”.

Tra i motivi che hanno portato a rafforzare la scelta di un cuore valligiano per Kedrion la stabilità del personale, lo speciale ecosistema, ovvero un ambiente in cui tutti i vari partner collaborano con lo stesso obiettivo;  la piena capacità di sviluppare nello stabilimento tutto il prodotto, dall’inizio alla fine; avere comunque costi di produzione, del personale, dei trasporti e di energia competitivi.

Non si è parlato di investimenti e di sviluppi futuri in Italia in questa fase,  ma la sensazione è che i prossimi mesi porteranno interessanti novità;  senza dubbio il traguardo è crescere anche attraverso la ricerca che partendo dal plasma possa sviluppare nuove terapie. Insomma con la prospettiva di creare in questo territorio anche una vera e propria “innovation valley”

La nuova Kedrion, frutto dell’acquisizione nel 2022 da parte del fondo di private equity Permira e dell’integrazione con l’azienda inglese BPL, si presenta oggi come un’eccellenza biofarmaceutica di respiro globale sempre più focalizzata sulle malattie rare e ultra-rare. Con 7 impianti produttivi in 5 Paesi, 76 centri di raccolta del plasma, di cui la maggior parte negli Stati Uniti, e 5.100 dipendenti a livello globale, l’azienda è impegnata nella distribuzione di 37 specialità farmaceutiche in circa 100 Paesi del mondo.

La lavorazione del plasma rappresenta una fase complessa e cruciale nel processo di produzione dei farmaci plasma-derivati. Contrariamente a quanto avviene per i farmaci tradizionali, il plasma non può essere sintetizzato in laboratorio e richiede un lungo processo di lavorazione che va dagli 8 ai 12 mesi.

Questa specificità del settore biofarmaceutico sottolinea l’importanza della donazione del plasma e il valore di un’azienda come Kedrion nel trasformare questo dono in terapie vitali per i pazienti affetti da malattie rare.

Con il plasma come connessione tra la generosità dei donatori e la cura dei pazienti, Kedrion si conferma come un faro di speranza nella lotta contro le malattie rare, promuovendo un dialogo aperto e collaborativo che mette al centro le persone e le comunità.

Tra gli ospiti istituzionali presenti stamani in valle del Serchio hanno partecipato all’evento i parlamentari Elisa Montemagni, Riccardo Zucconi, Davide Faraone, Annarita Patriarca, il Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, l’assessore regionale Leonardo Marras (Economia e Turismo), i consiglieri regionali Enrico Sostegni, Gianni Anselmi, Marco Stella, Valentina Mercanti, Mario Puppa e Massimiliano Baldini. Presenti anche il Presidente della Provincia di Lucca, Marcello Pierucci, e i sindaci di Barga, Gallicano e Castelnuovo di Garfagnana, Caterina Campani, Davide Saisi e Andrea Tagliasacchi.

La giornata ha visto anche il coinvolgimento di Avis Nazionale, con la presenza del Presidente Gianpietro Briola, e di Fratres Nazionale; infine, hanno preso parte all’iniziativa il Presidente di AIP (Associazione Immunodeficienze Primitive) Alessandro Segato e, in rappresentanza di EUPATI (Accademia del paziente esperto), Fabiana Ruggiero

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