Fiori per i loculi abbandonati

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E’ davvero significativo e da lodare il gesto di due donne di Barga che di Barga portano nella loro storia familiare e nel loro essere tutto il meglio della sua civiltà: Nicoletta Nardini e Anna Maria Marchetti; appartenenti a due famiglie che hanno rappresentato al meglio la Barga del Dopoguerra con il loro impegno ed il loro amore. Un amore tramandato ad Anna Maria e Nicoletta che da un po’ di tempo si stanno occupando di tanti barghigiani che in molti casi non sono più ricordati da nessuno e che riposano, all’ombra dei vecchi forni seminterrati del cimitero di Sigliari, da ben più di un secolo.

Nel lungo corridoio dei forni più vecchi del cimitero di Barga, che vede anche  la lapide apposta sul loculo che ospitò per sei mesi le spoglie del poeta Giovanni Pascoli

(l’iscrizione recita: “Qui trovò il suo primo riposo / Giovanni Pascoli / dal 9 aprile al 6 ottobre  del 1912”)

sono tanti i loculi abbandonati e dove, vuoi per l’impossibilità dei propri cari di occuparsene  o per la scomparsa dei discendenti, visto che alcuni di questi sono più che centenari, i porta vasi non hanno neppure un fiore. E così, tra una visita e l’altra al cimitero, quando si è presentata l’occasione, Anna Maria e Nicoletta, trovandosi in questo impegno quasi per caso, nel più puro rispetto dell’economia circolare hanno recuperato dai cassonetti del cimitero tantissimi mazzi di fiori di plastica ormai scoloriti e per questo gettati; i cui colori , dopo una bella rinfrescata sono tornati ad essere variopinti.

“Così quelle  pietre spoglie, con le scritte ormai sbiadite e quasi illeggibili – scrive Nicoletta sui social – sono state per noi un richiamo forte a cui ci siamo sentite di rispondere con questo gesto di rispetto e compassione”.

Hanno pensato anche ai portafiori; decine di vasetti alimentari che solitamente si usano per preparare le conserve e che sono stati adibiti alla nuova funzione.

Quei vecchi forni ora non sono più bui e abbandonati; quei loculi ora sono illuminati e colorati di fiori come lo sono stati quando magari erano in vita e rendevano loro omaggio i familiari di quei barghigiani scomparsi un secolo fa… Nei “giorni dei morti” ormai alle porte, tutto questo assume un particolare significato, ma è giusto ricordare che questo impegno Nicoletta e Anna Maria lo portano avanti tutto l’anno.

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