BARGA – E’ argento per Sara Morganti, nell’individual test di freestyle, in sella a Mariebelle, ha superato se stessa ottenendo uno storico secondo posto, il primo argento nella storia del paradressage italiano alle paralimpiadi. Non solo: la quarta medaglia paralimpica per il paradressage italiano. Tutte conquistate da lei, da questa ragazza barghigiana di 48 anni che continua a regalarci grandi emozioni e che porta alti i colori di Barga, ma soprattutto i colori dello sport italiano.
Sara era l’ultima a gareggiare stamani ed alla fine per lei il punteggio è stato di 81.407%. Davanti a lei solo l’amico Rihards Snikus, il lettone che in queste paralimpaidi ha fatto davvero gradi cose che oggi ha ottenuto il punteggio di 82.407%.
Sara ha comunque condotto una prova spettacolare, inserendo anche nel programma alcuni esercizi di notevole livello di difficoltà, riuscendo a gestire la giovane cavallina Mariebelle che si è ben comportata.
“Sono felicissima – ha detto subito dopo la gara – ho fatto meglio che a Tokyo e quindi che volere di più.
Prima di Parigi un po’ di preoccupazione per questo nuovo binomio con Mariebelle c’era e invece tutto è andato bene. Il mio Freestyle era molto tecnico e molto difficile, e quindi sono contentissima perché lei è stata tranquilla, mi ha ascoltato”
Sara guarda già avanti e con ottimismo:
“C’è ancora margine – ha dichiarato – so che qual cosina di meglio si poteva fare oggi e per me questa è una cosa positiva per guardare avanti”
Ha poi aggiunto:
“Sono la persona più felice del mondo in questo momento. Dedico queste medaglie a tutti coloro che mi hanno aiutato, supportato, accompagnato per mano fino a questo punto; a mio marito Stefano, alla mia famiglia, ai tecnici, il gruppo sportivo della Difesa, a tutti… questo risultato non è solo mio ma di tutti coloro che mi hanno aiutato sino a qui”
Per Barga, che ha seguito in diretta tv la sua prova, un grandissimo momento, un giorno di festa e di orgoglio per questa sua grande donna che ha scritto un’altra pagina di storia.
Leonardo
7 Settembre 2024 alle 17:56
Non ci sono più parole…… Immensa Sara