Borgo a Mozzano – Boom di pellegrini e camminanti in Media Valle, le vie Matildica e Del Volto Santo fra le più apprezzate da chi sceglie un turismo lento. E’ la rilevazione effettuata tra gli esercenti dell’albergo diffuso di Borgo a Mozzano. Stranieri in gran parte, ma anche provenienti dal nord Italia, questo l’identikit dei pellegrini che percorrono i 284 km che attraversano ben 11 tappe dislocate in 3 regioni italiane, ovvero Lombardia, Emilia-Romagna e Toscana. “In questi anni, grazie ai contributi del Gal Montagnappennino e dell’Unione Europea – spiega la consigliera comunale Simona Girelli – abbiamo realizzato diversi punti di promozione su questi percorsi, primo fra tutti l’albergo diffuso, poi il fontanello del pellegrino gratuito e diversi arredi. Abbiamo fatto in modo di far rivivere il centro storico grazie a questo tipo di turismo che aumenta sempre di più. Una risposta notevole che aumenta ogni anno, abbiamo visto che i pellegrini spesso si fermano anche più giorni per visitare le bellezze del nostro paese. Il cammino è il punto di partenza per visitare il nostro territorio”. La rete dei cammini si fa sempre più strutturata e il settore registra numeri in crescita in tutto il territorio nazionale: nel 2022 il passaggio dei camminatori ha prodotto almeno un milione di pernottamenti documentati secondo il dossier “Italia, Paese di Cammini” di Terre di mezzo Editore che raccoglie i dati di associazioni ed enti che rilasciano le Credenziali e i Testimonium, cioè i documenti di partenza e di arrivo dei Cammini. “Il pellegrino passa volentieri da noi perchè si trova a soggiornare proprio lungo la via Matildica – spiega Carmen Giannellidell’Albergo Diffuso – tantissime persone dal nord Italia che spesso si fermano a visitare Borgo a Mozzano. L’aumento di questo turismo green e di questa ricerca del camminare trova senz’altro spazio nel nostro paese che ha dei bellissimi percorsi, noi abbiamo già visto ora un aumento del 50% rispetto all’anno scorso e la stagione ancora non è finita”. Il Gal Montagnappennino è stato attore principale del progetto di valorizzazione del patrimonio storico-culturale rappresentato dai due cammini. Il progetto ha messo insieme due percorsi: la via Matildica, ovvero la strada che attraversava Matilda di Canossa per raggiungere i propri possedimenti in Toscana, Lombardia ed Emilia-Romagna e la via del Volto Santo, il percorso battuto dai pellegrini per collegare Lucca alla Via Francigena. La strutturazione della via Matildica e del Volto Santo ha previsto non solo la segnalazione del percorso e l’identificazione dei punti di interesse naturalistico e culturale ma soprattutto la valorizzazione nonché la qualificazione dei punti di interesse economico associati all’itinerario, incrementando e qualificando l’offerta turistica proposta dalle realtà produttive esistenti, quali agriturismi, ostelli, trattorie, produzioni agricole ed artigianali tipiche al fine di potenziare il tessuto economico esistente e costituire un volano per un processo virtuoso. “Questo progetto di accoglienza è nato all’interno di un Pit che ha saputo integrarsi con altri progetti che il Gal ha finanziato – spiega il direttore Stefano Stranieri – proprio sulla strutturazione dei due percorsi”.
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